«La nonna non voleva andare in Florida.Voleva far visita a certi suoi lontani parenti nel Tennessee orientale e approffittava di tutte le occasioni per far cambiare idea a Bailey. Bailey era il figlio con cui viveva, il suo unico maschio.
Era seduto a tavola, sull’orlo della sedia, curvo sulle pagine sportive, arancione, del “Journal”.
- Dammi retta, Bailey, guarda, leggi un po’ qui, - disse la nonna con una mano esile sul fianco, sventolando con l’altra il giornale frusciante sopra la testa calva del figlio. - C’è questo tizio che si fa chiamare lo Sbagliato… é evaso dal Penitenziario federale e si è diretto verso la Florida. Leggi un po’ cosa dicono che ha fatto, a quella gente. Leggi.
Io non porterei i miei bambini dove scorrazza un delinquente simile. Non saprei giustificarmi di fronte alla mia coscienza.
Bailey non alzò gli occhi dalla lettura, così, la nonna girò sui tacchi e affrontò la mamma dei bambini, una ragazza in pantaloni, dalla faccia larga e innocente come un cavolo, incorniciata da un fazzoletto verde con due cocche in cima, a orecchie di coniglio. Era seduta sul sofà e dava da mangiare al pupo le sue albicocche da un barattolo.»
La vita che salvi potrebbe essere la tua
Flannery O'Connor (Ed. Bompiani)
2 commenti:
Non sarebbe il blog che é se ogni tanto, puntuale, non si citasse la divina Flannery (^-^)
Pippo
hai capito bravo, Pippus ;-)
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