«La ruspa si zittì a mezzogiorno meno dieci, e Gianni Vincenzi tirò un sospiro di sollievo. - Meno male - , borbottò, - hanno deciso di fermarsi un po' prima, stamani.
Stavano sbancando la cima della collinetta da tre giorni, e quell'ossessivo, fragoroso ruggito non dava tregua, non gli consentiva di concentrarsi sullo schermo del computer. Lavorava all'ultimo capitolo di quello che sarebbe stato il suo secondo libro, e aveva bisogno di pace e di silenzio. Ma neppure coi tappi nelle orecchie riusciva a ottenerli, e non capiva se a disturbarlo davvero fosse quel po' di rumore che trapassava le palline di cera, o la rabbia per la tranquillità perduta. Perduta forse per sempre.»
in Gotico Rurale - Eraldo Baldini (Ed. Frassinelli)
4 commenti:
Posso dire che è un grande? Lo dico (^-^)
PIPPO
@ Pippo posso affermare che mi trovi d'accordissimo? Lo affermo e lo confermo :-)
Uh, questo Baldini è davvero grande.
(ma anche quello dell'uomo nero e della bicicletta blu)
@Annalisa : Sì ricordo perfettamente la tua predilizione per Eraldo. Su questo blog in questi anni ne abbiamo sempre e ripetutamente incensato il talento, trovandoci concordi :-))))
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