In quel gigantesco lupanare che è il confine tra gli USA e il Messico, la giovane prostituta senza scrupoli Perdita Durango incontra Romeo Dolorosa: un eccentrico rapinatore di banche, profanatore di tombe oltreché «santero» (sciamano nella superstizione popolare messicana). Valicato il limite americano, questi due Bonnie & Clyde latini rapiscono una coppia di ragazzini yankee, guidano un camion pieno di feti umani, uccidono chi li intralcia e fanno l’amore come animali.
Sesso, sangue, deserto, ironia e magia nera. Perdita Durango (1997), scoppiettante pellicola di Alex de la Iglesia (realizzato subito dopo El dia de la bestia) è rimasto escluso dai nostri schermi per sette lunghi anni prima di irrompere nelle sale italiche proprio durante il periodo di massimo esodo del pubblico: l'estate. Ed è un gran peccato, perché Perdita Durango accumula un'infinità di chicche cinematografiche che per fortuna continuano ad alimentarne sotterraneamente il mito. All'inizio, un ghepardo sinuoso toglie coi denti il lenzuolo di dosso alla protagonista Rosie Perez nuda e dormiente. Bambine chiedono soldi con maschere di gomma sul viso, come rapinatori di banca. Javier Bardem, lungocrinuto e coi baffacci alla mongola, rapina una banca portando sulla faccia una maschera d'argento, ha il volante dell'auto fatto di catene, guida riti della «santerìa» che culminano in sacrifici umani, adora il petto delle donne e venera in maniera ossessiva il film del 1954 Vera Cruz con Gary Cooper e Burt Lancaster. Lei è una dark-lady spietata, fuma sempre, beve solo Coca Cola, ha lunghe unghie laccate di rosso-sangue rappreso.
Il film è ottimamente scritto, diretto con un intelligente gusto per l'eccesso e l'ironia spavalda. I protagonisti hanno caratteristiche opposte (lei ansiosa e melanconica, lui sbruffone e teatrale, entrambi però sono letali), ma i loro continui avvinghiamenti sessuali sono brutali e meravigliosamente filmati. La location in cui la vicenda si srotola è brulla e suggestiva (la stessa di tanti bei film di genere degli ultimi anni: da Le tre sepolture a Non è un paese per vecchi). In soldoni: una strepitosa pellicola ricolma di romanticismo cimiteriale che in Spagna ha saputo meritare numerosi Goya (astenersi stomaci deboli, però).
5 commenti:
Morte e tasse. Snipes sa che prima o poi sarà arrestato x evasione fiscale. Ci conta. Ha deliberatamente mancato di pagare qualcosa come tre milioni di dollari al gov. USA xchè vuole una scusa x raggiungere il buen retiro x criminali ricchi di cui ha letto in Getaway di Jim Thompson. Il suo buon amico Barry Gifford ha cercato di spiegargli che si tratta di fiction ( " è come mettersi in mente di raggiungere Paperopoli o Gotham City ! " ), ma Wes è granitico come la sua mascella e deposita Barry e Laura Morante - in quei gg la compagna dello scrittore - sul sidecar carico all'inverosimile di razioni kappa e parte nel crepuscolo. Da qualche parte nel deserto incontrano George Perez - la solita assurda camicia hawayana sul panzone - che aspetta un passaggio. Geo sta perdendo la vista - sarebbe grave x qualsiasi disegnatore, figuriamoci x il tizio che detiene il record per numero di personaggi stipati in una splash page - ed i suoi colleghi Jim The Bishop Starlin e Alan Moore gli hanno fatto mangiare un fungo magico che gli ha mostrato una strada da percorrere x ritrovare la luce. La motoretta di Blade è carica come l' arca biblica, ma Wes non può lasciare il cartoonist da solo in mezzo al nulla. Perez divide una strana muffa con il trio. Laura inizia a cantare " quando gli angioletti discesero dal cielo/ lo fecero soltanto x fare la pipì ", raccontando che era il song preferito da Moravia , a sentire Elsa. Barry propone di bendarsi tutti per vedere il mondo come Perez. Wes accetta entusiasta sebbene sia un vampiro diurno e sappia cosa si nasconde nel buio. Non vedono il crepaccio. Precipitano mentre tutt'intorno a loro l'aria fischia. Atterrano su di un buffo coyote appena schiantatosi dopo che uno struzzo bastardo lo aveva, x l'ennesima volta, preso x i fondelli. Non si fanno tanto male, ma le loro zucche cozzano una contro l'altra. Barry scopre di esser un evasore fiscale afroamericano, Laura prende una matita e comincia a schizzare una storia dei Teen Titans, Geo mangerebbe volentieri un polletto. Il coyote si gira di scatto e vede avvinarsi, rapidissimo, Nanni Moretti inmamorato, ma equivoca e pensa voglia divorarlo. Scappa incontro al crepuscolo e non sarà mai la star di una pellicola da festival. Pazienza.
@crepa: sei decisamente più sobrio quando commenti sul sito 400calci (LOL)
Il mio primo ricordo di Singer: sono al cinema a vedere Seven ed un tizio dietro di me, nel buio, quando John Doe si rivela esser Kev Spacey esclama : " Ehi, ma è Keyser Söze ! ".
Nonostante questo , qualche giorno dopo sono andato a vedere I Soliti Sospetti e, considerato che sapevo già chi fosse l'Uomo Nero, mi sono messo ad immaginare chi avrei calato dietro la maschera di Keyser Söze , se avessi scritto io la storia. Probabilmente Palminteri: il classico cliche del detective che finge di investigare, ma in realtà controlla che non ci siano fili pendenti, indizi puntati sul suo muso. E poi era osessionato da Gabe Byrne , nella storia un pulotto notoriamente corrotto ed ex galeotto ( il pubblico " sa" che esiste uno sbirro corrotto, ergo non crede ce ne sia un altro nella vicenda ).
Sono contento sia tornato ai suoi muties perchè traduce e riduce bene in pellicola il Claremont pensiero secondo cui non esistono buoni e cattivi, ma le solite, oggi, cinquanta sfumature di grigio. Mi pare di vedere le riunioni di redaz nella Casa delle Idee. Chris ed Ann Nocenti da una parte, l'Azienda dall'altra.
Chris: " Fenice è troppo potente ed io la stecchisco"
Azienda: " Poi la facciamo tornare indietro x rimettere insieme la Vecchia Banda ( X-Factor 1986) "
Chris: " Io purgo Magneto dal Male , lo faccio processare e lo rendo il nuovo leader degli Xmen "
Az: " Allora crea un cattivone che ne prenda il posto ! "
Ch: " Fatto: ecco Mister Sinister ! "
Az: " Non basta: Magneto torni cattivo ! "
Ch: " Faccio uccidere Logan dalla Mano e lo faccio tornare come cattivo "
Az: " No, mai. " ( run di Millar/JRjr di qualche anno fa autorizzata dalla az. )
Chris: " Azz...! "
Io in realtà non ho ancora visto l'ultimo x-men versione viaggio nel tempo. Troppa paura di star male come con l'ultimo Wolvie. Tu che dici, Crepa, vale? O aspetto il torrente? (Niente teorie e distinguo, stavolta, mi merito un Sì o uno Stattene a casa - ché io, per arrivare al primo cinema attivo quaggiù, mi devo sparare un po di km:-))
Vale la pena. E' il caso di non tuffarsi troppo nella Rete prima di andare a vederlo, perchè si rischia di ritrovarsi, come me tanti anni fa, davanti ad un film di Singer di cui si conosce già un elemento centrale.
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