mercoledì 16 settembre 2015

nei torbidi meandri dell'America...

ringraziando Iddio continua a essere incredibilmente prolifica la penna di quella gigantessa della letteratura che risponde al nome di Joyce Carol Oates, autrice venerata che da queste parti segnaliamo con periodicità ossessiva poiché ci auguriamo quotidianamente che a chiunque, prima o poi, capiti tra le mani un suo libro: il blog è pieno di appunti e citazioni della grande scrittrice americana (naturalizzata in Canada) ma oggi ricordiamo un must come Acqua nera, che i tipi de Il Saggiatore qualche anno fa hanno ridato alle stampe in un'ottima ed elegante versione tascabile.
4 luglio, metà anni '90. Grayling Island, Maine. Una Toyota nera corre a tutta velocità. È notte e gli alberi riducono la visibilità. Al volante un senatore degli Stati Uniti, uomo grande e rassicurante, guidatore aggressivo e alticcio, macina la strada con aria decisa: gli restano solo pochi minuti per raggiungere il traghetto che porterà lui e la giovane Elizabeth "Kelly" Kelleher, appena conosciuta nel corso di un esclusivissimo party, verso la terra ferma. Poi, una curva, gli pneumatici perdono aderenza, l'auto impazzita esce di strada, sprofonda nell'acqua nera dell'Indian River. L'uomo riemerge dalla palude e si salva. Ventisei anni, una laurea in Storia americana, una ricerca sulla figura del Senatore, Kelly Kelleher perde la vita. Da questo episodio di cronaca che sconvolse l'America (l'uomo era Ted Kennedy, la ragazza la sua giovane segretaria), Joyce Carol Oates ha tratto un romanzo intenso, una storia che scorre nei minuti in cui Kelly, intrappolata nell'auto, ripercorre per rapidi lampi le ore precedenti l'incidente e la sua intera esistenza. La coscienza abbandona la ragazza, le immagini le affollano la mente mescolandosi e correggendo la sua imprecisa visione della realtà. Ricordi e riflessioni, impressioni e brani di dialogo si alternano in una serie di schegge sempre più confuse. Attorno a questa cupa istantanea, reiterata senza pietà capitolo dopo capitolo, Joyce Carol Oates assembla un quadro brutale della tracotanza del potere e della politica. Amazing!

Acqua nera
Joyce Carol Oates (Ed. Il Saggiatore)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La Oates, che mostro di bravura... fai bene a rimarcarlo: una che passa dal biografico al noir al romanzo d'amore eccellente in ogni genere...
(Pippo)

sartoris ha detto...

@Pippo eh sì, lo diciamo sempre da 'ste parti: bisogna darle il Nobel (ma tanto agli americani non lo danno più:-)(d'altronde attendono anche Roth, McCarthy e DeLillo, inutilmente:-)