lunedì 1 giugno 2015

ti ammiro, ti copio, ti plagio...

con il termine «swipe», evidentemente figlio del verbo to swiping («strisciare» ma anche «rubacchiare» secondo i più diffusi dizionari), nel rutilante mondo dei comics si fa solitamente riferimento alla diffusissima - quanto antica - pratica di appropriarsi dell'arte altrui senza accreditare la mano originale (salvo, una volta scoperti, montare su una discreta faccia di tolla e parlare di «omaggio»).
Maestri come Jack Kirby, Neal Adams, Hergé, e Jim Lee sono tuttora tra gli autori più saccheggiati dalle nuove generazioni di fumettisti, anche se nessuno di costoro, pur con tutta la genialità che gli annali dell'arte sequenziale gli conferisce, può a propria volta ritenersi irreprensibile: a dimostrazione di quanto in questo settore tale tradizione sia comune, infatti, sono attestati casi lampanti di swipe ad esempio da parte di Kirby (un gigante) nei confronti di Hal Foster all'inizio della sua carriera, quest'ultimo rigorosamente preso a modello anche da Alex Raymond per Flash Gordon. Ma la lista di nomi illustri comprende Art Spiegelman (beccato a strisciare una immagine dell'artista russo M. Mazruho nel suo capolavoro Maus), Eddie Campbell che pesca addirittura da Diego Velázquez, e Jill Thompson dall'opera di Arthur Rackham. Molti cartoonist della Golden Age sono peraltro periodicamente individuati come veri "swipe file" all'interno di cover e illustrazioni di fumetti odierni, anche famosi. Senza considerare che esistono casi di artisti che scopiazzano disinvoltamente sé stessi, come nel caso di due quasi identiche strisce di Peanuts a dieci anni di distanza l'un dall'altra, entrambe opera di Charles Schulz
from Kirby to Kirby...
Alcuni artisti contemporanei sono addirittura diventati famosi per le loro «strisciate», nomi tra cui riluce il talento copista di Rich Buckler (che solitamente guarda a Neal Adams e Jack Kirby), quello di Keith Giffen (José Antonio Muñoz) nonché quello di Roger Cruz (Jim Lee e Joe Madureira). Ma il più spudorato era e resterà l'«uomo delle anatomie deformi», quel Rob Liefeld che tanto materiale spassoso continua a fornire agli esegeti di internetlandia.
un classico caso di "prestito" made in Rob Liefeld
Ehi, è Leifeld o Jim Foley?
il buon Rob guarda con invidia a Marv Wolfman
E se è vero che oggi la cosa non sembra più suscitare particolare scompiglio tra i fan - al punto che basta googlare le parole «swipe comics» per avere un'idea della sterminata quantità di materiale già schedato - va segnalato quanto invece gli esperti abbiano sinora poco scandagliato l'attività di swiping dei maestri nostrani, molti dei quali insospettabili (per quanto assolutamente giustificati: se si prende ad esempio Galep o Ferri, in casa Bonelli, si può supporre che avessero una tale mole di lavoro a inizio carriera che qualche "ispirazione" fosse lecita). Anche se ovviamente eccezioni italiche come il caso Troisi, del 2009, hanno fatto parecchio rumore.
Galeppini guarda all'America
anche per il suo sangue navajo...
anche il grande Ferri sceglie gli USA...
...e come dargli torto?

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Uh liefeld! Come possa aver lavorato tanto una schiappa simile è un mistero! <3
Pippo

sartoris ha detto...

@Pippo, è tutta colpa degli anni '90 :-)

Luca Lorenzon ha detto...

In effetti quello degli swipe è un mondo vario e articolato, anch'io ne ho beccato parecchi.

http://lucalorenzon.blogspot.it/2011/10/very-first-image-public-saw-of-bat-man.html

Sulla vecchia rivista Sgt. Kirk dicevano in un articolo che in fondo i fumettisti più poveri che non potevano permettersi dei modelli come Alex Raymond erano giustificati nel copiare le sue immagini.

sartoris ha detto...

@Luca bella scusa quella dei modelli :-) (sia chiaro che in realtà neanch'io sono propriamente "contro" questa pratica, primo perché quando da ragazzo cercavo di fare il fumettista scopiazzavo tantissimo anch'io, ma poi la medesima pratica di fatto è inveterata anche in altri ambiti, si veda ad esempio la letteratura :-))

(bella la tua segnalazione su Bob Kane, è abbastanza famosa ma ce ne sono a dozzine in rete e ad averci le palle bisognerebbe fare un bel post fitto fitto di esempi)

Luca Lorenzon ha detto...

http://lucalorenzon.blogspot.it/2011/09/memoria-fotografica.html

http://lucalorenzon.blogspot.it/2012/11/memoria-fotografica.html

http://lucalorenzon.blogspot.it/2013/10/ricordare-con-la-memoria-fotografica-di.html

http://lucalorenzon.blogspot.it/2011/12/memoria-fotografica.html

http://lucalorenzon.blogspot.it/2011/10/il-re-della-memoria-fotografica.html

http://lucalorenzon.blogspot.it/2012/06/memoria-fotografica.html

sartoris ha detto...

@Luca vabbhe Luca ma tu sei un professionista :-) (sto perlustrando a puntate il tuo blog da qualche tempo, mooolto interessante :-)

LUIGI BICCO ha detto...

Argomento ricco e variegato. Un omaggio può essere anche non dichiarato, ma deve essere palese. Come ad esempio proprio la cover di amazing fantasy che hai messo in testa al post (e le migliaia di altre variant che hanno realizzato da anni a questa parte). Anche meno palese di quella, eh. Come la cover di Tex 600 ispirata a Sentieri Selvaggi. Voglio dire... non è che Villa ha copiato la posa di John Wayne con la speranza che nessuno lo beccasse. Palese.

In epoche non sospette la copia di una posa particolare aveva un uso diverso. Gli italiani "guardavano" ai grandi Maestri americani, tranquilli che certe cose non sarebbero arrivate sotto gli occhi di tutti (sai com'è, no? Non c'era l'internetto). Se lo fai oggi sei abbastanza stupido.
Non sopporto vedere una vignetta ripresa da un altro disegnatore se non addirittura intere sequenze. Se volessi copiare una prospettiva o una posa, farei comunque il possibile per non farla del tutto identica (muovendo una gamba, alzando un braccio, girando la testa). Invece spesso è accaduto che quelli colti in fallo abbiano sempre dimostrato una spiccata sensibilità nella copia "paro paro". Quella roba lì non la capirò mai. C'è un po' di marcio dentro, a mio avviso.

LUIGI BICCO ha detto...

P.S.: Ho visto solo ora gli ultimi quattro post che hai scritto. Tutti interessantissimi e su tutti mi sarebbe piaciuto commentare. Ma quanto posti??? ;)

CREPASCOLO ha detto...

Appena tornato da Venezia dove erano tutti, ma proprio tutti, quelli che speravo sarebbero stati alla Expo. Crepascolino è rimasto perplesso davanti a Canaletto ed al Tiepolo, ma si è commosso davanti ad una maglietta con un Hulk Salbuscemico. Io sono convinto che il sole sorga e tramonti solo x valorizzare i suoi capelli biondo cenere, ma se un giorno dovesse dirmi che apprezza la run dei FF di Rich Buckler , non esiterei a diseredarlo e gli imporrei dieci anni in una lamasseria tibetana a meditare. Quarant'anni fa circa, quando realizzai che i Cap e Bucky di quel tizio negli Invaders erano presi di peso da vecchi Tales of Suspense di King Kirby, compresi perfettamente come doveva essersi sentito un monaco umbertoechiano nel momento in cui Galileo smontava Tolomeo. Ebbi il mio quarto d'ora di crepuscolo dell'Innominato durante il quale guardavo con sospetto il centounesimo numero di Daredevil e la saga degli Avengers con le Sentinelle mutanti diventate di fatto il nemico a cui si opponevano, sebbene quel tizio le avesse disegnate con stile vagamente nealadamsiano e non pesantemente kirbyco. So che è stato processato ed assolto, ma non da me. E' stata la fine della mia innocenza. Se lo avessi incrociato oggi - non sono del tutto convinto che non fosse in piazza San Marco - non dico che lo avrei lanciato nella laguna, ma sarei stato tanto crudele da consigliargli il ristorante dove sono stato ieri sera. Pfui.

sartoris ha detto...

@Luigi tempi diversi, fuor di dubbio, oggi però la tiritera continua (il caso Licia Troisi e le Cronache del mondo emerso la dicono lunga). Comunque pratica diffusa e per certi versi utile (con tutta l'eterno dibattito su COPIARE e RICALCARE che l'intera faccenda si porta appresso)

PS sulla faccenda dei post, spesso, come per gli ultimi post, si tratta di puro riciccio di cose già scritte in precedenza (con otto anni di blog alle spalle mi basta pescare a caso e rinverdire, rivedere argomenti e recensioni ancora attuali)

PPS comunque non avere figli credo aiuti :-) (quando viene mia nipote a trovarmi posso dimenticarmi la postazione computer:-))

sartoris ha detto...

@Crepa, quanto era brutto (e insieme bellissimo) l'Hulk Salbuscemico? Odiavo quel suo tratto e al tempo stesso sono le storie disegnate da Sal nei '70 e '80 che mi hanno insegnato a amare il Golia Verde... (stranezze adolescenziali :-)

CREPASCOLO ha detto...

La run anni settanta con chine di Janson o Staton è puro Marvel Style. Negli anni ottanta la Casa delle Idee usa il cartoonist, che è velocissimo, su troppe testate contemporaneamente e la qualità dei suoi lavori cala. Davvero un peccato.
Trovo che Our Pal Sal , in finale di carriera, anche se non è ancora oggi realmente in pensione, abbia dimostrato cosa sappia fare, anche come inchiostratore delle sue matite, in alcuni numeri di Spidey anni novanta su testi della guest star Steven " The Punisher " Grant. Tratto nervoso e stilizzato, ma funzionale alla storia, chine spesse che allontanano l'effetto Rodolfo-Torti- con-la-tremarella di certe storie della run immediatamente precedente ( gli psicodrammi di De Matteis ).
Il suo erede diretto di questi gg è il Phil Hester dal Green Arrow di Kevin Smith ( 2001 ) in poi.

sartoris ha detto...

@Crepa per carità non metto in discussione le capacità del buon Sal, anzi troppo spesso immeritatamente trattato alla stregua di un piccolo artigiano privo di coolness nei forum, però non dimenticherò mai quanto mi disturbava quel suo Hulk completamente privo di punto-vita (cui da contraltare faceva invece un Banner perennemente dotato di six-pack addominale che neanche il miglior palestrato :-)))

LUIGI BICCO ha detto...

C'era stato anche un caso eclatante di qualche annetto fa dove un disegnatore aveva "preso a prestito" parecchia robina del Batman di Jim Lee e l'aveva piazzata su un Nathanneverone. Di casi del genere ce ne sono tantissimi. A me la storia non piace. Non piace né chi "copia" né chi "ricalca". Per quelle questioni di utilità e tempo che citi, oggi tantissimi professionisti hanno a disposizione un grande magazzino fotografico digitale dal quale estrapolare pose e scenari con discrezione. Ieri, ai tempi nostri di scuola, c'erano quei meravigliosi volumoni che raccoglievano pose e anatomie fotografiche (non mi ricordo più nemmeno come si intitolavano, me li aveva mostrati Bruno Brindisi ad una lezione alla Scuola del Fumetto di Napoli), oggi con l'avvento del digitale e con le risorse "webbifere" è diventato tutto più facile.
Vabbé. Comunque è anche un discorso che lascia il tempo che trova.

P.S.: Sui post intendevo che dall'ultima volta che sono passato a commentare qualche giorno fa, me ne sono ritrovati quattro o cinque in più e tutti che sfiorano argomenti saporiti. Si, non avere figli aiuta, per carità, ma quel poco che ci dedico io, al blog, lo faccio sempre più o meno dopo le dieci di sera. Quando la peste dorme :)

Anonimo ha detto...

Mi fate sentire un idiota.
Fabio

sartoris ha detto...

@Fabio: e perchè mai?

Anonimo ha detto...

Nel senso che avete una cultura fumettistica impressionante. Complimenti.
Fabio

sartoris ha detto...

@Fabio: siamo tutti chiacchiere e citazioni, solo chiacchiere e citazioni :-)))

Anonimo ha detto...

E metteteci pure il cinema...
Fabio