«Quando Madeline Hammond scese dal treno a El Cajon, nel Nuovo Messico, era quasi mezzanotte; e la sua prima impressione fu di trovarsi in una deserta e tenebrosa immensità, pervasa da uno strano silenzio rotto soltanto dal soffiare di un vento freddo: il range, stendentesi all'infinito sotto una volta oscura punteggiata da grandi stelle bianche e scintillanti.
- Signorina, non c'è nessuno ad aspettarvi - le disse il ferroviere che annunciava il nome della stazione, con una certa inquietudine nella voce.
- Ho telegrafato a mio fratello - replicò Madeline, – Ma siccome il treno è tanto in ritardo, forse egli si sarà stancato di aspettare. Non dubito però che ritorni da un momento all'altro. Ad ogni modo, se anche non venisse, credo che potrò trovare un albergo, vi pare?»
Un gentiluomo del Range
Zane Grey (Ed. Sonzogno)
4 commenti:
Stiamo calmi, per favore. Ci manca solo che ci si metta a recuperare i vecchi classici western della Longanesi :)
Qualcuno ce l'ho. Era una grande collane e c'era anche Zane Grey.
Comunque "il range, stendentesi all'infinito" mi ha fatto ridere.
@stendentesi fa molto Istituto Luce del ventennio, vero? ;-)
(grandi copertine, comunque)
A proposito. Approfitto di questo post meno recente per segnalarti una nuova collana edita da Meridiani Zero:
http://www.farwest.it/?p=15856
:)
@Luigi: noooo maledetto, queste notizie devi tenertele per te (ora tocca spendere!) :-)
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