sabato 8 giugno 2013

mezzosangue, crotali e poesia estrema...

«Se voi siete il diavolo, allora non sono io a raccontare questa storia. È non-io, Out-in-the-Shed, Fuori-nella-Baracca. Questo è il nome che mi aveva dato lei senza neanche saperlo. […] Credevo di chiamarmi anche Ehi-tu e Vieni-un-po’-qui-ragazzino. Più o meno per i primi dieci anni di vita pensavo di essere quello che dicevano queste parole tybo. Tybo significa “uomo bianco” nella mia lingua. E la mia lingua è poche parole che ricordo ancora.
Mia madre era un'indiana Bannock. Lavorava con Ida come donna delle pulizie, e tutte le volte che a un uomo veniva voglia di un'indiana. Così ero nato io… o almeno credevo. Mia madre mi aveva chiamato Duivichi-un-Dua, che ha un significato, e ciò dimostra che ero uno da portare un nome come quello, e non come Out-in-the-Shed, Fuori-nella-Baracca.»

L'uomo che si innamorò della luna 
Tom Spanbauer (Ed. Mondadori Strade Blu)

2 commenti:

Pimpi ha detto...

Ottima scelta, mio caro...;)

sartoris ha detto...

ho buoni suggeritori ;-)