mercoledì 24 ottobre 2012

la prosa matura e inarrivabile di Steinbeck...

«I campi si stendevano a grandi scacchi verdi e gialli: era maturo il grano, e le colline dall'altra parte avevano un colore scuro che sfumava nell'azzurrognolo. [...] Una brezza soffiava su dalla valle, a intermittenze, leggera come il sospiro di un dormiente. Una lunga valle si stendeva entro un anello di colline che la proteggevano dalla nebbia e dai venti. Disseminata di querce, era coperta di verde pastura e formicolava di cervi. Al cospetto di tanta bellezza il caporale si sentì commosso..."Madre di Dio!" mormorò. "Questi sono i verdi pascoli del Cielo ai quali il Signore ci conduce!»

I pascoli del cielo - John Steinbeck (Ed. Bompiani)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Vedi che anche qui ci sono gli scacchi... :-)
Grande Steinbeck che mi riporta...lasciamo stare.
Fabio

sartoris ha detto...

Acc... lo sapevo, mannaggia a me!

(scherzi a parte, Steinbeck un vero mito!)

Clara ha detto...

Concordo!

sartoris ha detto...

@Clara: nel mio personale pantheon ci sono lui, Faulkner e la O'Connor (poi naturalmente una ridda infinita di altri grandi, ma questi tre sono DAVVERO grandi;-)

Sandra c'era una volta Ilaria ha detto...

si miticissimo anche per me inarrivabile e unico.

sartoris ha detto...

@Sandra: ciao benvenuta in questa blog!

Dario pm Geraci ha detto...

E leggendo questi passi uno prende la penna e la butta fuori dalla finestra.

Mi inchino.

sartoris ha detto...

@Dario, è esattamente il sentimento che provo leggendo questi Giganti ;-(