lunedì 19 dicembre 2011

...il meglio del noir a un prezzo da sballo!

Jeffery Deaver, Joyce Carol Oates, Jim Thompson, Dennis Lehane, Elmore Léonard e lo stesso Ellroy: sono solo alcuni dei trentacinque autori presenti in questa antologia. Quelle qui raccolte sono storie uniche, spesso inedite in Italia, che ci conducono nelle strade di campagna della provincia o nei vicoli bui delle grandi metropoli americane. Racconti che spaziano dalle atmosfere fumose degli anni Venti fino alle tinte horror delle vicende ambientate ai giorni nostri. Storie cupe e morbose, violente e avvincenti, ricche di colpi di scena e suspense, che in molti casi sono state portate con successo sul grande schermo. (e il tutto, dannazione, a solo 9 Eurini!!!)

«Il noir è un incubo fatto di anime perse senza più sogni di gloria, è la dettagliata descrizione di come e perché tutto vada a rotoli. Il noir rappresenta l'opportunità come fatalità, la giustizia sociale come truffa legalizzata e la passione amorosa come biglietto di sola andata per l'inferno. Il noir fa impallidire tutti gli altri sottogeneri dell' hard-boiled e canonizza l'impulso umano verso l'autodistruzione.» (James Ellroy)

Millenium Thriller
a cura di James Ellroy e Otto Penzler
(Ed. Newton&Compton)

10 commenti:

Marco Parlato ha detto...

Senza parole.

sartoris ha detto...

@Marco: condivido, anche io sono stato giorni senza parlare di fronte a questo ca... di tomo succulento!!! :-)

Annalisa ha detto...

Primo round: Per intanto, appunto, son 751 pagine di lettura a meno di dieci euro (volendo, nei posti giusti, anche a meno di 9 euro); poi ci sono autori come Cain (quello del postino che suona due volte), Spillane, Hunter (che è poi l’amato McBain), Ellroy, Deaver, Oates, eccetera eccetera. E ci sono chicche come “Speroni” (da cui è stato tratto il film “Freaks”, che non c’entra poi quasi niente ma è per dare un’idea). E ci son racconti dal 1923 in poi, che si leggono come acqua fresca. Fresca, oddio… Siamo pieni di morti, cattiverie, tristezze, angoscia, vicoli pericolosi, squallidi circhi o puzzolenti camere d’albergo. Ma io sto leggendo e mi sto divertendo da matti. Probabilmente avrei bisogno di un analista.

Secondo round:Dopo 234 pagine una dopo l'altra, ebbene, sì, comincio a sentirmi un po' a disagio. Perché è vero che ci son racconti che non mostrano la loro età, e altri che sono davvero belli, ma è anche vero che una serata passata in compagnia di sadici, sparatori folli, ansiogeni delinquenti, angosciosi rapporti, e cattivi tout court, ti segna un po' l'umore. Detto questo, ho voglia di mettermi lì e continuare, anche per leggere quelle paginette introduttive dove di un autore ti viene detto l'indispensabile, e il più possibile, ma non ti viene quasi mai raccontato il perché di certi passi, di certe scelte, di certe rovinose cadute. Insomma, un libro nel libro.

Terzo round: inutile dire che da un Elloroy ti aspetti proprio un Ellroy; sono partita in quarta decisa a non farmi fuorviare dai settecentosessantacinque tra nomi e cognomi che impestano letteralmente la storia del Nostro, nomi veri, nomi inventati, persone vere, persone inventate; l’importante è capire chi ammazza chi e chi rimane in piedi o vola dalla finestra; grosso modo, ce l’ho fatta.
Ricompensata da una chicca deliziosa mezza noir e mezza fantascienza (sarà per questo che mi è garbata? Perché per la prima volta potevo pensare che, sulla vecchia Terra, una roba così non potrà mai succedere?), scritta bene bene, disinvolta, credibilissima e con doppio, no, triplo scarto finale carpiato.

Quarto round: e alla fine? Sì, alla fine, forse (forse) i modernissimi patiscono un po' il confronto, ma ci sono dei guizzi anche lì, magari meno noir ma sempre, sempre altrettanto desolanti e desolatim che vai avanti finché non hai letto proprio tutto.
Che poi, alla fine, avrà mica ragione Ellory? ("il solo fatto di aver letto il libro vi bolla come pervertiti"). Argh.

Anonimo ha detto...

Ecco perché non l'ho comprato. Ancora...:)
Fabio

Anonimo ha detto...

@Annalisa: wow! Ma invece di commentarla 'sta po' po' di recensione non potevi inviarmela come VOCE AMICA? E io ti punisco: domani la posto, eeeeh si' :-)))

Sartoris by Mobile

Anonimo ha detto...

@Fabio: io te la consiglio, invece, cosi' poi ci dici la tua... :-)

Sartoris by Mobile

Alex ha detto...

E bravi... mentre io sgobbo (per fortuna) in libreria tutto il giorno, vedo che qui vi divertite senza di me:-) Maledetti:-)

Anch'io ho già fatto diversi round con questo malloppone, e c'è da divertirsi un bel po'. Tanto per fare due nomi J. Lee Burke e F.X. Toole volano alti. Adesso l'ho solo momentaneamente lasciata in sospeso per sbafarmi in un'unica tirata una perla a cui giravo intorno da un paio d'anni: Con Kubrick di Michael Herr, due giganti al prezzo di uno, e in cento pagine. Con il poco tempo che mi ritrovo a disposizione, è perfetto.
Resto sintonizzato e ci risentiamo per gli auguri...

Anonimo ha detto...

Quando ci sono di mezzo certi nomi si va quasi sempre sul sicuro. Mi riferisco agli autori ma anche ai curatori come Otto Penzler. Ricordo con piacere "Donne pericolose" della Piemme e "Tracce d'America della Mondadori in cui c'era anche la manino santa di Scott Turow. Però il libro è pesante da portare in giro in quel di Ampugnano (areoporto vicino a Siena) dove vado a leggere la mattina. Mi sa che lo leggerò a tappe direttamente in libreria (mi lasciano fare dato che ci lascio più di mezza pensione).
Fabio

Annalisa ha detto...

Oh, Capo, non ci avevo pensato. Cioè: ho pensato che ormai la recensione c'era già, qui bella sul post, e che inoltre la mia è stata fatta a pezzi e bocconi mano a mano che leggevo. Vale lo stesso? ;-)

sartoris ha detto...

grazie a tutti, vi rimando al post successivo per altri eventuali commenti sulla raccolta!!!!!!!