venerdì 1 luglio 2011

gli Appalachi di Pancake...

Il grande Kurt Vonnegut, qualche anno prima di lasciarci, disse di lui: «ti do la mia parola d’onore che si tratta dello scrittore più sincero che io abbia mai letto. Quello che temo è che questo gli abbia dato troppo dolore, non c’è nessun divertimento a essere così bravi. Ma né tu né io lo sapremo mai». Queste invece sono le parole di Roberto Wilson «Un racconto come Trilobiti, che contiene così tanta conoscenza, che esplora il suo soggetto così bene e su così tanti livelli, deve averlo invecchiato come scrittore, deve avergli fatto sentire che aveva utilizzato tutto ciò che sapeva. È impossibile non ammirare, e invidiare, lo scrittore al lavoro su questi racconti». Anche Joyce Carol Oates e Philip Roth dispensarono giudizi pieni di ammirazione sul suo lavoro. E Bono Vox degli U2 lo trovò vivido e commovente. Stiamo parlando di Breece DJ Pancake, autore statunitense di vibrante intensità poetica che si tolse la vita il 7 aprile 1979. Non aveva ancora 27 anni. Di notte entrò in una casa vicino al suo appartamento e là, al buio, si sparò. Aveva scritto un libro di dodici racconti, che in Italia la casa editrice del titolare ha pubblicato una cinquina d'anni fa (e oggi riproposta in versione tascabile) col titolo, appunto, di Trilobiti. Nelle sue pagine sfila una Spoon River dei Monti Appalachi (nord-est degli Stati Uniti, al confine col Canada), luoghi periferici di un’America che non conviene mostrare, una piccola nazione sghemba e scordata (nel senso letterale di strumento non accordato) che le cronache preferiscono eludere per non offuscare l'immagine vincente della Grande Madre. Allevatori di bestiame, pugili, ragazzine che già percorrono la Highway to Hell, spostati, cacciatori che scuoiano procioni e cerbiatti. E che vivono alla meno peggio una esistenza alla deriva di cui viene colto ogni gesto, ogni sfumatura. La paura anzitutto («Sento che la mia paura si allontana in cerchi concentrici attraverso il tempo, per un milione d’anni»). Ma soprattutto la morte, declinata attraverso la vita in tutte le sue minute manifestazioni («Mi fermo davanti alla stazione dei pullman, dentro guardo le persone che aspettano (…) ma so che non riusciranno a scappare o che non sarà una sbornia che li tirerà fuori di lì, o che non sarà la morte a liberarli da tutto»). Tutto resta nella prosa di Pancake, «ogni gramigna che cresce al lato dell’asfalto, lancinante e meraviglioso, nello spazio e nel tempo, nell’istante e nel luogo, in questo infinito morire», come recita un passo della sentita prefazione di Giacomo Papi.

Trilobiti - Breece DJ Pancake (Ed. ISBN)

45 commenti:

Boh non so mah ha detto...

Penso che lo leggerò senz'altro perché ne parlano come un cult assoluto. Grande segnalazione.
E poi a me, poeti\scrittori\cantanti\attori maledetti, hanno sempre profondamente ispirato...

sartoris ha detto...

@Eddy, il respiro epico e la struggente desolazione di questi racconti sono davvero UNA POTENZA :-))

(te lo consiglio di cuore)

(e pensare che su aNobii c'è qualcuno che considera farlocca la sua fama! Dannati aNobiiiiini, sono un popolo a parte:-))

Annalisa ha detto...

Eh, guarda... Ce l'ho lì, ed è il primo libro che ho acquistato della ISBN, attirata dalla copertina (la vecchia classica bianca con il codice, che continuo a preferire).
E non l'ho mai letto. Così che ora ho qualcosa da leggere, e ciò è un bene
:-)

sartoris ha detto...

@Annalisa: non ne sarai delusa, garantisco (spero però che tu non abbia una copia difettata, essendo tra le prime pubblicazioni di ISBN ricordo che ci furono problemi con questo titolo, però poi ne ristamparono un bel numero perché ebbe successo, e ora che esiste la versione tascabile so per certo che non ci sono problemi!!!)

Anonimo ha detto...

Grandioso Pancake...nei suoi memorabili racconti nessuno sfugge al destino di una vita senza senso. Come i fossili essiccati al sole ogni personaggio è privo di un futuro auspicabile se non quello dell’immobilità. Pancake non prevede consolazione.
E brava la ISBN per la lungimiranza dei suoi Reprints!
silvia

Anonimo ha detto...

C'è qualcuno che ha letto (e apprezzato) Katherine Dunn, quella di Carnival love?
silvia

sartoris ha detto...

@Silvia:«fossili essiccati al sole» mi piace assai, penso lo utilizzerò in qualche romanzo (o magari addirittura nei discorsi: «ciao come stai?», «come un fossile essicato al sole!»:-) ...Della Dunn ne ho letto benissimo ma non ho mai sondato la sua prosa, ora che me l'hai consigliata non mancherò di leggerla, i tuoi gusti sono troppo «di livello» per non tenerne conto... (tenchìu)

@Ratto: lieto di averti fatto conoscere un grande! (si batte un po' la fiacca sul tuo blog, ultimamente eh? Vabe', dopo le ferie estive sarà opportuno ricominciare con le rat-recensioni, ché servono sempre:-)

sartoris ha detto...

@ ops, la risposta per Ratto riguardava un altro post... sorry! (sempre di un grande si trattava, però:-)

Alex ha detto...

@Silvia: Sì, io!:-)Scoperta e amata grazie al mito Palahniuk, (ora un po' meno mito... ma per me sempre grande)che ne parlava entusiasticamente in Portland Souvenir. Da leggere sicuramente! Brava per averla ricordata:-)

Ti consiglierei due libri, anche se uno non è più disponibile - peccato -,mentre l'altro lo trovi nei remainders di ibs:Clown girl di Monica Drake e L'uomo che si innamorò della luna di Tom Spanbauer! Monica Drake ha frequentato i corsi di scrittura creativa di Tom Spanbauer insieme a Palahniuk, che ha scritto una calorosa introduzione a questo stralunato e originale romanzo...
Inoltre Spanbauer è l'insegnante di scrittura che ha fatto conoscere a Palahniuk i grandi racconti di Amy Empel, proponendoli come esempio di scrittura 'minimalista' pressoché irraggiungibili.

E così torniamo ai racconti di Pancake, praticamente perfetti!
Mi dispiace soltanto una cosa, che li ho già letti. Certo, li rileggerò, ma scoprire un autore simile per la prima volta, ti lascia sensazioni che, secondo me, non si possono provare a una seconda lettura! O forse mi sbaglio?! Spero di sì:-)

sartoris ha detto...

@ Alex, anche tu gran bella biblioteca vero? (sono davvero felice che questo posto sia frequentato da lettori così attenti, un applauso!!!)

(hai ragione su Pancake, sarebbe stato bello averlo ancora in vita per poter godere ancora del suo lavoro:-(

Alex ha detto...

Modestamente...:-)
Omar, leggila la Dunn...anche se è un mattone di 500 pagine!

Poi, lo sai? Ho appena preso in libreria, e mi ci sono tuffato a bomba,un altro capolavoro di uno scrittore che anche tu ami... Apri bene le orecchie, sei pronto?
AMORE FRATERNO di Pete Dexter, appena pubblicato da Stile libero...attendo un tuo segno! Ma di questo passo, va a finire che prima o poi ci restiamo sui libri:-)

sartoris ha detto...

@Alex: Pete Dexter è un monumento. AMORE FRATERNO sta là sul comodino assieme a una colonna di altri volumi che presto prenderà vita autonomamente... (comunque ritengo TRAIN uno dei più bei romanzi sul razzismo americano!)

Anonimo ha detto...

@ Alex
Ho voluto ricordare Katherine Dunn proprio per condividere un amore quasi clandestino.
La sua scrittura scintillante ed oscura, grottesca e piena d'amore mi ha lasciato un po' orfana...ancora adesso penso alla straordinaria famiglia Binewski, alle ragazze dai capelli rossi, all'odore del circo. Per restare nell'ambiente circense anche Angela Carter con "Notti al circo" mi era piaciuto.

Grazie x le dritte sulla Drake , su Spanbauer e su Pete Dexter e grazie a Omar per questo spazio che gestisce da perfetto padrone di casa:)
silvia

abo ha detto...

Gran libro "Trilobiti", gran libro.
A me ha ricordato un po' il Denis Johnson di "jesus' Son" (anzi, cronologicamente, è Johnson a ricordarmi Pancake).

Nei commenti precedenti ho avuto alcune conferme, Spanbauer, Dunn e Drake li avevo tutti in wishlist (via Palahniuk, of course), e adesso mi sa che scaleranno posizioni...

PS: ma la somiglianza di Pancake con Ewan McGregor sembra impressionante solo a me?

Alex ha detto...

@Silvia: a proposito di ambiente circense, e di scrittori scomparsi troppo presto, mi viene in mente ancora un'altra scrittrice, amata (a ragione) da Michael Chabon e Jonathan Lethem - Amanda Davis- autrice del superbo Mi chiedo quando ti mancherò, pubblicato da Terre di Mezzo.
La Davis purtroppo ha scritto poco. E' morta a 32 anni, nel 2003, in un incidente aereo, mentre era in viaggio per presentare proprio questo romanzo.Ma sarebbe stata sicuramente una grande, ammesso che già non lo sia, anche se è quasi sconosciuta.
La protagonista, Faith, violentata dai suoi compagni di scuola, derisa perchè obesa, tenta il suicidio, dimagrisce, poi cerca di rifarsi una vita aggregandosi a un circo e ai suoi strani personaggi, avendo come amica immaginaria la sua vecchia lei 'cicciona'...Struggente davvero, triste e delicato!DA LEGGERE.

@abo:il confronto con Johnson ci sta tutto...ma quando si decideranno a pubblicare nuovi lavori di questo scrittore? Mah!
Complimenti anche per il tuo BLOG, sempre stimolante da seguire...

Omar, grazie per tutto lo spazio che ci concedi, e per gli ottimi argomenti di discussione che ci dai:-)
SEI come il Lipton ice tea... per me Numero Uno!:-)

Anonimo ha detto...

@Alex
Mi secca un po' dirlo- mi sento saccente e antipatica- ma Mi chiedo quando ti mancherò è già stato letto e apprezzato,l'avevo scoperto grazie al defunto forum sui libri di Fahrenheit.
Ehi, ma che alto tasso di affinità libresche che sto scoprendo con tutti voi, frequentatori di SARTORIS!
Bello.
@ Abo : la somiglianza tra Pancake e Mc Gregor è pittosto spiccata, è vero :)
silvia

Alex ha detto...

@Silvia:ma che antipatica e antipatica... Se hai letto i libri che ho citato, mi fa piacere...Anch'io, a pensarci bene, ho scoperto Amanda Davis diversi anni fa grazie a Fahrenheit, e mi è tornata in mente adesso... così come mi torna in mente ancora un altro, scomparso troppo presto...e che palle: John Kennedy Toole. Per il suo romanzo meno famoso però, La bibbia al neon.Bello!

E per finire...
Un altro libro di racconti, poi basta, giuro! Non ricordo se Omar ne ha già parlato, forse no, ma secondo me merita.
Rullo di tamburi... KNOCKEMSTIFF di Donald Ray Pollock! Protagonisti i losers che ci piacciono tanto, abitanti di una sperduta cittadina dell'OHIO. E anche qui i paragoni con Carver, Fante, Flannery O'Connor, Pancake,Un gelido inverno, ci stanno tutti! Scoperto anche questo grazie a Palahniuk, ancora lui:-)

sartoris ha detto...

@Alex: Palahniuk ti ha plagiato :-)))
(dirò una eresia: a me Palahniuk non convince sempre, cioè intendiamoci: un grande, però qualche libro sembra scritto con la mano sinistra!!!)
(John Kennedy Toole: altro mito!!!)
(consiglio anche uno strepitoso autore di racconti: Thom Jones che Minimum Fax ha portato in Italia - ma ora mi sa che è fuori-catalogo)

@Silvia: vero, sono piacevolmente stupito anch'io della stimolante coincidenza di gusti tra noi, d'altronde non ci ritroveremmo qui, se ci piacesse Moccia :-)

@Abo: cazzo ma lo sai che anche io ho sempre trovato Pancake uguale a McGregor!!! (grande Abo!!)

sartoris ha detto...

Ah, la Carter circense per me è assolutamente inarrivabile!!!! :-)

(sembriamo uno di quei circoli di lettura di provincia che descriveva in maniera sublime il buon Richard Yeats: qualcuno si offre per una partita di Ramino?:-)

(grazie di esserci)

Alex ha detto...

Omar, Palahniuk è un grande, anche se le sue ultime prove sono state un po' deludenti e sottotono, specie Pigmeo...Rimane comunque uno dei miei preferiti! Ancora ricordo (con piacere) l'attesa in fila per più di due ore, al Festivaletteratura di Mantova, per strappargli un autografo. Palahniuk è stato disponibilissimo con tutti, inscenando sketch con finti baffi alla Hitler, e con un velo da sposa...Un grande insomma, in tutti i sensi. Fight club, Soffocare, Invisible Monster, Survivor sono capolavori.

Thom Jones merita, e per fortuna è ancora in catalogo. E anche lui è senza dubbio un autore 'palahniukiano', non c'è niente da fare... Vai a dare un'occhiata sul sito THE CULT di Chuck nostro!

Un altro autore di racconti molto belli e duri, con uno stile asciutto e crudo? Lo vuoi sapere? Craig Davidson, Ruggine e ossa! Se lo hai letto, sai di cosa parlo, in caso contrario, non fartelo scappare!:-)

sartoris ha detto...

@Alex, The Fighter è davvero un signor libro, e anche Davidson è davvero palanhniukano, quindi tutto torna:-))

(però Davidson è vicino al mondo della Boxe come Thom Jones, direi che il cerchio si chiude: mi toccherà iscrivermi in palestra, mi sa!!!)

Alex ha detto...

D'accordo al cento per cento anche sul romanzo di Davidson!
Ricordiamo anche F.X. Toole così siamo a posto:-)
Be'se vuoi essere uno scrittore DURO, devi allenarti un po'...Ma non in palestra, è troppo da fighetti.
Allenati a casa, salta la corda, boxa con l'ombra, spaccati di addominali e piegamenti...magari rivediti i vari Rocky, per caricarti:-)Allora sì che diventerai un VERO scrittore da Fight club!:-)))

sartoris ha detto...

@Alex, minchia che bel ricordo hai evocato, il grandissimo F.X. Toole (ne ho parlato sul blog, da qualche parte, e pure di Thom Jones, a dire il vero: mi sa che riciccio un po' di post, 'st'estate:-)

(ti confesso che faccio solo finta di essere un sedentario: da qualche tempo ho scoperto il jogging, e devo dire che le trame dei miei romanzi trovano la loro migliore messa a fuoco mentre corro in mezzo alle campagne pugliesi, coi Chemical Bros nelle cuffie - e la paura che qualche pittbull vagabondo mi azzanni le caviglie:-)

Alex ha detto...

Occhio ai pittbull, allora!

Quello che dici sul rapporto tra corsa e scrittura, l'ho ritrovato anche in altri scrittori. Uno su tutti,Murakami Haruki, che nell'autobiografico L'arte di correre scrive di letteratura, scrittura, corsa, cultura fisica e dei legami stretti tra arte narrativa e disciplina del corpo.

Magari l'hai letto, se no,
prendilo come un consiglio, perchè è molto bello! Poi Murakami è apparentemente lontano dai 'nostri territori' letterari, ma come saprai, in realtà', si è formato sui grandi americani, Chandler, Fitzgerald, Carver...

sartoris ha detto...

@Alex: ragazzo, mi fai paura, se penso che sei dell'80!!!! (io alla tua età divoravo fiumate di robaccia: utile anche quella, per carità, però mi stupisci:-)

Anonimo ha detto...

Ehi, anche Murakami Haruki!!!
Ho letto tutto, ma proprio tutto, di suo tranne "A sud del confine, ad ovest del sole" perchè non viene ristampato da anni - confido in una nuova edizione dell'Einaudi, magari tradotta dalla Pastore o da Amitrano.
M.H è il traduttore in giapponese delle opere di R. Carver quindi il cerchio , pur chiudendosi, si allarga verso oriente:))
silvia

Anonimo ha detto...

Quando vado in crisi d’astinenza di M.H vado sul sito NORUWEI NO MORI http://www.harukimurakami.it/index_int.htm dove c’è il progetto “Traduciamolo” : lettori che traducono in italiano e mettono in rete alcune storie brevi dell’amato scrittore giapponese.
silvia

Anonimo ha detto...

@silvia: lo sapevo, la solita prima della classe :-))) (grazie per la segnalazione, il sito 'traduciamolo' mi mancava)

Sartoris

Anonimo ha detto...

Eddai, prima della classe è antipatico:((
E' che quando posso condividere un interesse, una passione, vado in brodo di giuggiole e non riesco proprio a frenarmi.

Chiedo scusa al *padrone di casa* e a *tutti* per l'invadenza^_^
Ciao
silvia

sartoris ha detto...

@Silvia, ovviamente scherzavo, non osare frenare o smussare i tuoi contributi in questa sede, sono sempre ben accetti e anzi preziosi :-))

(io ero sempre innamorato delle prime delle classe^_^)

Alex ha detto...

Ehi, non posso lasciarvi due ore che vi ritrovo a tubare come piccioncini?

@Silvia:ora basta, anche Murakami! Vuoi una sfida all'ultimo libro,eh?
Vediamo un po': hai letto tutto Cormac McCarthy? Tutto Bret Easton Ellis? Tutto Palahniuk? Tutto Lansdale? Tutto Willeford? Tutto Sallis? (Quasi) tutto Philip Roth? James Lee Burke? Tutte le poesie e tutti i racconti di Carver? Edward Bunker? Tanto Don DeLillo? Jim Thompson, David Goodis, James Cain, Chester Himes, Gischler,Kem Nunn, Newton Thornburg? John Kennedy Toole? McInerney? Tutto James Crumley? Salinger,Selby Jr.,Joseph Wambaugh,Chandler, Everett,Hunter S.Thompson, Elmore Leonard? Walter Tevis? Paul Auster? F.X.Toole, Leonard Gardner,Jack London? Tutta Agota Kristof? Amélie Nothomb? Tutto Don Winslow? Quasi tutto Truman Capote? Flannery O'Connor? Daniel Woodrell? Faulkner? Derek Raymond? Boris Vian? Tutto Jean Claude Izzo, Hugues Pagan, Tutto Manchette, Mc LiamWilson, Tutto Frank McCourt? Tanto McEwan, Tutto Hornby? Quasi tutto Fenoglio? Tutto Carlotto, Tutto Omar Di Monopoli? etc. etc...................................Eh, Eh!?
Allora? :-)

Erano anni che attendevo di poter lucidare in pubblico il mio Ego letterario!

P.S. Piccola precisazione: non sono un Nerd occhialuto! Anche se a volte per la mole settimanale di letture, mi faccio paura da solo:-)
E' che la letteratura mi piace proprio un casino!
Anche per me, aver trovato un gruppo con cui condividere le mie passioni letterarie, mi fa gongolare!

sartoris ha detto...

@Alex: sapevo che gira e rigira saremmo arrivati al "chi ce l'ha più lungo?" :-))

(i nerd occhialuti oggi non leggono granché, che credi? hanno i social-networks e i programmini da craccare, loro, per tutto il santo giorno) (e io aggiungo: ma meno male che craccano!!!!:-)

Alex ha detto...

:-))))
Buon fine settimana!
Viva la lettura. Viva il divertimento. Viva la vita!

Anonimo ha detto...

@ Alex : niente sfide all'ultimo libro :)))
( ma ho 3 anni più di te e non ho passato il tempo a pettinare le bambole!!!)
Viva la lettura. Viva il "quasi" blog di SARTORIS. Viva la vita!

*Cavalcarono verso Ovest, e andò tutto bene*
silvia

Anonimo ha detto...

Vabe' al solito il più' vecchio resta il padrone di casa:-( passate un buon week end, ragazzi :-)

Sartoris

Annalisa ha detto...

Voi dovete però rendervi conto che c'è qualcuno che deve anche lavorare. Non potete metter qui una serie di 35 commenti così, alla leggera, ché poi una ci perde minuti e minuti e minuti a legger(vi)li e si dimentica che avrebbe pure da lavorare. e scivola incauta nel sito di Murakami, eccetera.
Ché io, alla fine, ero passata di qui solo per dire che lo sto leggendo, "Trilobiti" prima edizione, e non capisco come mai non l'abbia letto prima.

(che bello, vedere nell'elenco tutto Lansdale e tutto Carlotto: entrambi eran da questa parti domenica, comprensivi di bionda figliola lansdaliana... No, tanto per vantarmi un po' anch'io :-P)

sartoris ha detto...

@Annalisa: contento per Trilobiti, cara (per i commenti: così impari a mancare per tanto tempo dal blog:-))

(con Lansdale e Carlotto ci vedremo de visu a Padova, i primi di ottobre, in una rassegna sul noir:-)
(ma con Carlotto ci siamo già conosciuti a Cuneo, anni fa, sempre in una tavola rotonda sul noir - ma sarà ora che la smetta, il sottoscritto, di parlare di noir???:-)

Anonimo ha detto...

E che manchino mai figa e vittorie! Visto, socio, che ci penso io ad abbassare un po' il livello del tuo blog? :)
Comunque: finalmente qualcuno che conosce e ha letto Donald Ray Pollock! Credevo che in Italia avesse venduto un'unica copia. La mia!

Andrea

sartoris ha detto...

@Pegasus: ah, quanto a letture "toste" in Alex abbiamo trovato un degno avversario, ti assicuro (un degno alleato, direi:-)

Gigistar ha detto...

La deriva "chicelhapiulunghista" profetizzata da Omar è evidente a scorrere i 40 commenti del post. Ma è bello poter mettere 2 o 3 nomi nuovi nella lista dei potenziali "ricercati".

Non volendo essere da meno, mi ricollego al filone "Circus/Freak Show" cambiando genere e virando sull'horroroso che tanto mi garba:

The Traveling Vampire Show (del compianto Richard Laymon): purtroppo non ancora tradotto in Italiano e non mi spiego il perché.

Fiamma Fredda (Joe Lansdale): anche noto ai più come Freddo Nell'Anima.

sartoris ha detto...

@Gigistar: Fiamma Fredda non mi era sembrato il più riuscito di Lansdale - lo riprenderò appena possibile per confermare o smentire - intanto sto leggendo il suo ultimo: formidabile!!!! :-)

Gigistar ha detto...

Sono d'accordo con te, sicuramente non il più riuscito, probabilmente "immaturo" è un aggettivo calzante in questo caso.
Ma se quell'atmosfera malata, satura di disperazione e follia, mi riecheggia ancora in testa a distanza di più di dieci anni (ho la mitica edizione dei gialli mondadori) penso valga la pena di consigliarlo. Se ancora ricordo Conrad "l'uomo-cane" mentre ho dimenticato decine di personaggi secondari incontrati negli anni a venire, qualcosa di buono credo ci sia.
Lo ripasserei se non avessi come voi tanta, troppa, roba da leggere. E una vita sola. Credo.
:-)

sartoris ha detto...

@Gigi: se non ricordo male era l'ambientazione metropolitana a stonare, il vecchio Big Joe è decisamente più a suo agio con le contrade rurali, i vecchi drive-in, il Texas dimenticato e gli sfasciacarrozze in disuso (oddio, sembra stia descrivendo il mio approccio alla Puglia:-))

Gigistar ha detto...

The Traveling Vampire Show: lo avevo citato qui sopra come non presente in Italia, ed ecco che puntualmente vengo smentito/accontentato. E' uscito questo mese per Gargoyle, a tanti anni dalla sua prima pubblicazione negli USA, come "Il circo dei vampiri".

Cibatevene, ché merita! :)

sartoris ha detto...

@ehilà Gigi, qual buon vento (d'agosto!): il circo dei vampiri mi attizza, appena riesco a sfoltire la pila della wish-list me ne abbevererò sicuramente (un buon titolo è già tutto: e in originale è pure meglio:-))

(PS devo confessarti un lapsus: ho confuso FIAMMA FREDDA da te citato con ATTO D'AMORE del grande Joe Lansdale: ecco perché parlavo dell'ambientazione metropolitana)(vabe', con le ferie cominciano a schiarirsi le idee:-))