lunedì 2 febbraio 2015

pallottole e falchi neri...

«Blackbird si disse che beveva troppo perché il Silver Dollar era proprio a due passi dal suo hotel, bastava scendere le scale. Impossibile uscire di lì senza passarci davanti. Impossibile passare per Spadina Avenue, vedersi sparata dritta in viso quell'insegna del cazzo, lampadine a centinaia, e far finta di niente. Impossibile non entrare per qualche drink, prima di salire di nuovo in quella stanza col soffitto che sembrava una cartina stradale, da tutte le crepe che aveva. O magari a farlo bere troppo era la gente che c'era dentro, al Silver Dollar, e non la piantava di parlare dei Blue Jays. Ormai si era convinto che l'unico modo per darci un taglio ed evitare di sentirsi di merda al mattino era filarsela una volta per tutte da Toronto e dal Waverley Hotel. Seguire una di quelle crepe nel soffitto.»

Killshot
Elmore Leonard (Ed. Einaudi)

3 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Tonto Toronto aveva la faccia plissettata di chi non può legittimamente aspettarsi di fare la barba con i rasoi usa e getta senza sbucciarsi la scucchia grinzosa. Da anni lavorava in un parco a tema western dove bimbi crudeli ridevano del suo zerbinaggio forrestgumpico nei confronti di un masked misteryman che nella vita di tutti giorni si avvitava al seggiolino del Silver Dollar sognando un contestoga da difendere da qualche parte a sud di Nogales e ovest di Paperino.
Era il crepuscolo e Tonto si era addormentato davanti ad una pellicola dalla parte degli indiani x svegliarsi mentre il piccolo grande Kramer vs tutti mandava a quel paese il cantante dei NIckeback, o così sembrava ai suoi occhietti cisposi. Il rumore era intollerabile. Come una sporca dozzina di canguri che cantassero e pogasssero Enter Sandman al piano di sopra. Il controsoffitto cedette. Dal buco si affacciò il Crepa, praticamente Yellow Kid se fosse mai arrivato alla mezza età, ovvero l'inquilino inquientante del piano di sopra. Crepa nel soffitto. Di lui Tonto sapeva solo che aveva vissuto per anni nella mitica Via delle Bionde e che aveva smesso con il contrabbando di sigarette quando i ragazzi de Lo Scuru gli avevano spiegato che il fumo fa male. Da allora stava cercando di costruire un modellino in scala 1:10 del Salento usando una stampante 3D di sua invenzione che si nutriva di un rosolio vischioso che il Crepa aveva recuperato - diceva - a Roswell. Era come fare il burro con il C4.
Il Crepa stava cercando di scusarsi quando il pard di TT entrò a colt spianate - il Silver Dollar era a due passi - e centrò Brindisi facendo saltare il plastico quasi fosse fatto di plastico. L'edificio perse il tetto. Tonto , illeso, ebbe una di quelle epifanie alla Jimmie Joyce e capì che il suo cavaliere mascherato era un vero amico.
Nessuno riuscì a trovare il Crepa, ma qualche mese dopo, a parecchie miglia di distanza, era possibile incrociare un mendicante che odorava come una scaloppina impanata nell'olio di balena e che raccontava a tutti di aver visto Lecce entrare in orbita. So goes life.

LUIGI BICCO ha detto...

Ullallà, un classico di Leonard. Ragazzo, tu si che hai gusto per certe cose :D

sartoris ha detto...

Leonard è sempre ben accetto, da queste parti :-))))