Con la solidità di una prosa che non si concede mai una virgola in più del dovuto, pur abbandonandosi ad afflati lirici improvvisi quanto necessari, James Sallis è uno scrittore capace come pochi di scandagliare i misteri dell’animo umano. E con questo Il bosco morto, proposto dall’editore Giano, lo scrittore aggiunge un tassello importante alla sua personale recherche, focalizzando l'attenzione sulla figura del silenzioso Turner, poliziotto in pensione ed ex veterano del Vietnam oppresso da un fardello inconfessabile che, un pezzo alla volta, va riportato in superficie per essere esorcizzato. Un giorno riceve la visita dello sceriffo locale, in cerca di aiuto nel tentativo di risolvere l'assurdo e rituale omicidio di un vagabondo. Lo sceriffo - nella migliore tradizione hard-boiled - si presenta con una bottiglia di Bourbon e riesce a indurre Turner a uscire dal suo volontario isolamento. Qual è la ragione che spinge uno sceriffo in carica a chiedere il parere di un ex poliziotto che ha scontato undici anni di galera? Qual è il segreto di Turner? Chi si nasconde dietro quel misterioso omicidio?
Romanzo d'impressionante forza evocativa, apparso tempo fa in Italia col titolo originale di Cypress Grove Blues, è un noir classico che indaga i grandi temi della condizione umana; un romanzo dove risuona la voce di uno dei maggiori scrittori americani di oggi. Solito, ineccepibile lavoro di Luca Conti per la traduzione.
Il bosco morto - James Sallis (Ed. Giano)
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