lunedì 14 gennaio 2013

la rivoluzione di Tepepa.


Diretto nel 1968 da Giulio Petroni - uno degli autori cosiddetti "minori" rivalutati dal solito Quentin Tarantino -  Tepepa è la storia di un peone messicano rivoluzionario interpretato dall'istrionico Tomas Milian che conduce la rivoluzione a modo suo e che deve confrontarsi con un antagonista spietato, interpretato dal magnetico Orson Welles (al suo esordio negli spaghetti-western) nei panni del colonnello Carrasco. Al caratterista John Steiner tocca invece il ruolo di un medico un po' idealista in cerca di vendetta. Scritto da Franco Solinas (sceneggiatore de La battaglia d'Algeri per Gillo Pontecorvo) è uno dei western all'italiana più efficaci per comprendere un genere molto frequentato dal nostro cinema attorno agli anni '70 che amava innestare tematiche d'attualità all'interno del cinema di genere. L'attore cubano protagonista si doppia per la prima volta da solo (e la cosa, superato l'iniziale sconcerto per chi è abituato a sentirlo parlare col piglio romanesco di Ferruccio Amendola, ha una sua valenza aggiuntiva che rende il personaggio assolutamente plausibile) mentre Welles, pur affascinante, sembra svogliato e poco convinto (è notoria la sua frequentazione del set per pure questioni alimentari - tra l'altro pare che, finite le riprese, l'attore sia scappato trafugando un enorme quantitativo di pellicola per terminare il suo Otello). Nel complesso il film tiene ancora molto bene, ma qua e là la scansione dei  tempi filmici si fa pesante e anacronistica (cosa che, ad esempio, non succede col quasi coevo Quien Sabe). Resta, comunque, un film di culto per gli amanti.

15 commenti:

LUIGI BICCO ha detto...

Ecco qua. Ho imparato un'altra cosa sul blog del Di Monopoli. Tomas Milian e Orson Welles in uno stesso film. Non ci sarei mai arrivato, da solo. Non ne sapevo nulla e devo correre a vederlo. Ma il primo piano dipinto sulla locandina del film, da solo vale già parecchio.

Fabrizio ha detto...

Questo film fa parte del sottofilone politico-rivoluzionario appartenente alla grande famiglia dello spaghetti-western.
per gli amanti (e non) del genere segnalo che nella notte tra giovedi e venerdi prox su Iris dovrebbe andare in onda un altro pilastro di questo sottofilone: "Vamos a matar Companeros" con un cast da urlo (particina anche per Karin Schubert - divenuta famosa per altre apprezabilissime imprese)e con T. Milian che si doppia da solo come in Tepepa.

Anonimo ha detto...

Welles + Milian, due miti a confronto per un film passato alla storia (una storia underground, certo:)

A.

Annalisa ha detto...

Bene. E lasciamo allora tranquilli e felici gli amanti. Non disturbiamo la loro intimità :-P

sartoris ha detto...

@Luigi: iconograficamente è un film molto interessante, lungaggini a parte, e la locandina ne è la riprova (ma tutto il periodo ha delle particolarità stilistiche molto marcate!)

@Fab: grazie della puntualità, sei sempre informatissimo :-)

@A. concordo, Storia a parte ma pur sempre Storia della cinematografia...

@Annalisa: il west è cosa da maschietti, suvvia ;-)

Pimpi ha detto...

veramente nel 2001 sono andata fino a Madonna di Campiglio per il festival del Western all'Italiana....(che fascino Gianni Garko...) e non sono un maschietto...;)

sartoris ha detto...

@Pimpi, ma tu sei l'eccezione che conferma la regola: lo stesso Leone ha sempre dichiarato che immaginava il west come un luogo in cui non ci sono molte donne, e infatti nei suoi film sono figurine attaccate con lo scotch (salvo regalarci poi una "femmina" eroina totale con la Gil impersonata da una fantastica Claudia Cardinale in C'ERA UNA VOLTA IL WEST: appunto, l'eccezione - e che eccezione, miodio!!!!)

Fabrizio ha detto...

@Pimpi; a proposito di donne nel west, vogliamo dimenticarci "Little Rita nel west" con Luci Rosato (se non sbaglio) che fa Django:-))

Pimpi ha detto...

Grazie Fabrizio...inizierò la caccia ;)

sartoris ha detto...

@Pimpi: a parte quella cagata di BANDIDAS con la Cruz e Salma Ayek realizzato qualche tempo fa ti consiglierei, in tema di film western con donne, "Le pistolere", un divertissement con La BArdot e la Cardinal in grande forma (trovi notizie qui:

http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=18564

e poi, non dimentichiamoci il più bel film di femmine con la pistola e i camperos: ovvero Johnny Guitar, di cui ho parlato tempo fa qui:

http://www.omardimonopoli.blogspot.it/2009/11/johnny-guitar-1954.html

cia ciao)

Fabrizio ha detto...

@pimpi. Ovviamente scherzavo, si tratta di un musicarello western con Rita Pavone (forse anche Lucio Dalla). Dove ci sono i vari Django, Ringo ecc..
Mi raccomando domani notte....
Levantando en aire los sombreros
vamos a matar, vamos a matar, compañeros!
Pintaremos de rojo sol y cielos,
vamos a matar, vamos a matar, compañeros!
Hay que ganar moriendo, pistoleros,
vamos a matar, vamos a matar, compañeros!
Hay que morir venciendo, guerrilleros,
vamos a matar, vamos a matar, compañeros!
Luchando con el hambre, sin dineros,
vamos a matar, vamos a matar, compañeros!
Estudiantes, rebeldes, bandoleros,
Vamos a matar, vamos a matar, compañeros!
Hermanos somos, reyes y obreros,
Vamos a matar, vamos a matar, compañeros!

Pimpi ha detto...

scusa Fabrizio, ma sono in piena crisi influenzale perciò il mio cervellino va più lento del solito....domani notte..?

Fabrizio ha detto...

@Pimpi (domani notte...)Come scritto nel mio primo post in tv c'era "vamos a matar companeros"

Pimpi ha detto...

Tra tosse, febbre e gola in fiamme perdo proprio colpi....sorry. ;)

sartoris ha detto...

@Pimpi: perdere colpi - trattandosi di pistoel - mi sembra quantomeno azzeccato :-) (guarisci, ora, al mio tre guarisci!)