Si era deciso di non occuparsi in questo blog di segnalazioni troppo local, un po' per spudorato snobismo un po' per mettersi al riparo da sguardi indagatori lungo le piacevoli passeggiate serali. Sono costretto a rompere l'indugio quantomeno per linkare qui un'iniziativa importante: Giuse Dimitri era un artista dedito alla scrittura e alla grafica, e negli anni sessanta aveva fatto parte di un gruppo creativo molto operoso, i cui risultati sono ancora oggi carburante per un sacco di idee comunicative (ricordate la creatura più famosa di Paul Campani, l'omino Bialetti? Giuse ne è stato l'ideatore non accreditato!!). Ebbene, a più di un decennio dalla sua scomparsa, una piccola ma prestigiosa casa editrice meridionale ha deciso di dare alle stampe un sunto dei suoi schizzi più rappresentativi (vignette, acquerelli e illustrazioni - anche inediti): splendide opere che frullano efficacemente l'estetica di Otto Dix con la matrice cromatica di un Armando Testa. Giuse Dimitri aveva scelto di ritirarsi nella sua amata Puglia, lontano dalla luce accecante dei riflettori, e oggi questo poderoso volume curato da Anna Maria Leccese - in parte - ce lo restituisce.
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