giovedì 8 ottobre 2015

svetlana...

salutiamo il nuovo Nobel per la Letteratura. Si tratta della scrittrice e giornalista bielorussa Svjatlana Aleksievič. Lo ha annunciato l’Accademia Reale Svedese, segnalando che è stata premiata la «sua polifonica scrittura nel raccontare un monumento alla sofferenza e al coraggio dei nostri tempi». Il premio, del valore di otto milioni di corone (circa 850 mila euro), verrà consegnato il 10 dicembre - giorno in cui morì Alfred Nobel - a Stoccolma da Re Carlo XVI Gustavo di Svezia. (in Italia i libri dell'autrice vincitrice li pubblica Bompiani e E/o Edizioni)

5 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Leggo in wiki che è stata sospettata di esser un agente CIA. Ha qualcosa di Danny Craig o sbaglio ? Cosa può fare 007 con 850 mila euros ? Quanti Martini può agitare e non mescolare ?
Quando qualcuno darà a me ottanta milioni di corone per produrre un remake di Cagney e Lacey con la signora Sviatlana Aleksievič e Susi Camusso ?
Ok, basta vaneggiamenti.
A parte uno solo: come si può raccontare un monumento con voce polifonica ? Non era meglio erigere ? Il tizio che ha scritto la motivazione, a mio parere, non ci ha pensato a fondo.
Ciao dalla Metà Oscura.

LUIGI BICCO ha detto...

Per salutare, salutiamo pure. Mi duole però constatare che si tratta di un altro Nobel "politico". Sarebbe forse il caso di incanalare il concetto a capo di certi scritti in altra sede e lasciare che questo Nobel premi solo ed esclusivamente la Letteratura "pura".
O no? Boh.

sartoris ha detto...

No caro Crepascolo, quando i monumenti sono come Chernobyl (una vera zombie-town, oggi) vanno raccontati e pare che questa scrittrice l'abbia fatto in maniera straziante (sto valutando quale suo libro comprare - ovviamente la conoscevo poco, come spesso capita per i vincitori di questo premio negli ultimi decenni!)

sartoris ha detto...

@Luigi puntualmente ne parliamo qui come altrove: il Nobel è purtroppo un riconoscimento politico, ed è pure la ragione per cui dobbiamo scordarci un Roth, un McCarthy o una Oates lassù sul podio (almeno per un po') poiché in quanto americani non vengono presi in considerazione dalla Accademia :-(

sartoris ha detto...

πß La Oates è ormai da decenni naturalizzata canadese, ma è originaria degli USA (non fatemi andare a verificare ché me lo son scordato:-) (però è una Dea della scrittura, questo non lo dimenticherò mai:-))))