Bob Krusoe entro nella sala riunioni a riunione già iniziata e si sedette sul fondo con le spalle alla vetrata da cui si vedevano i micro fiumi di acqua salata scavare un solco scuro sulla crosta del pianeta rosso. Wally Wallander stava spiegando x l'ennesima volta che la fusione tra la Black Rain e la Alien Oyl era l'unico modo di salvare il mercato delle olive umide di nebbia marziana. Era vero che le due società, una volta diventata una, si sarebbero pappate quasi il quaranta per cento del mercato del sistema solare, strangolando le olive greche - la Grecia era sempre tra i piedi quando occorreva un collo da stringere - ma secondo Scott Free , il risk manager della operazione, l'unico modo di contrastare l'inesorabile erosione della quota di mercato minacciata da ciofeghe come le denocciolate mutanti al gusto di popcorno delle colonie extra-mondo. Krusoe prese la parola e spiegò che occorreva, prima di tutto, salvaguardare quello straccio di succedaneo di libero mercato che tanti avevano difeso affondando i denti nelle olive - loro ed altrui - fino a spolparne l'essenza. Il consiglio dei blade runners lo guardava come sulla Terra secoli prima si era guardato il primo marziano - che era stato denocciolato nella famigerata area 51 - e lo blandì, assicurandogli che le sue parole sarebbero state tenute nella giusta considerazione. Il giorno dopo Bob sarebbe stato dimenticato su di un asteroide nomato Planetoide 51 dove avrebbe potuto passare il tempo ibridando le patate e le olive. So goes life.
@Crepa leggevo un commento in calce al post della Lipperini su On Writing oggi e mentre andavo avanti pensavo "io questo stile lo conosco", poi ho letto la tua firma in fondo al pezzo e mi è venuto da ridere :-)
(maledetto! solo qui vaneggi, mentre a casa d'altri fai il professore:-))))))
Credo e temo , comunque , che la tendenza a vaneggiare sia ereditaria e si trasmetta come le orecchie a sventola. Qualche giorno fa, Crepascolino è tornato a casa e , come nelle ultime tre settimane, gli ho chiesto cosa stesse facendo in classe. Per la prima volta si è degnato di rispondere e mi ha detto che " stavano x finire lo studio sulla lettera A". Da sagomaccia intollerabile ho chiesto quale sarebbe stata la lettera successiva sotto esame e 'Lino mi ha detto che non ne aveva idea ( conosce l'alfabeto da quando aveva 4 anni ). Io ho obiettato che sarebbe stata sicuramente la B ed il mio cucciolo ha preso un fare da professore, ha fatto un sorrido da ultimi secondi di C'era una Volta in America, ma senza tutto quell'oppio, e ha ribattuto che non era detto, che c'erano altre vie da percorrere...
Un suo compagno di classe, Loris Lipperini, sostiene che gli studenti della Prima A, come Lino, studieranno solo la lettera A e quelli della Prima B solo la B e così via x le cinque sezioni. Ho obiettato che esistono + di cinque lettere nell'alfabeto, ma Loris mi ha detto che vaneggio xchè " due consonanti e tre vocali sono quanto basta x farsi strada nella nebbia ". Sei anni scarsi. Ed una cartella con i Minions + grande di lui.
Salgo le scale fino alla segreteria x consegnare le deleghe per il ritiro del mio cucciolo dal doposcuola. Per errore entro nello spogliatoio della palestra e noto dei distributori automatici di tablet. Chiedo al bidello Olivio se sono a pagamento e quello scoppia a ridere e dice che no, sono gratis come gli assorbenti in uno spogliatoio di una scuola negli anni settanta nel Maine e mi chiede se ho mai letto On Writing. Io sto rimuginando su quella cosa dei supporti elettronici come succedaneo degli insegnanti e penso ad un futuro in cui la mancata connessione alla rete scateni i latenti poteri psionici di uno studente a malapena in grado di conoscere l'alfabeto e chiedo stupidamente ad Olivio se On Writing è un libro di testo. Mi sveglio alle sette nella mia camera al suono della sveglia. Nella sua , Lino è già davanti alla tv, guarda uncle grandpa e ride di Pizza Steve.
Anche il mio nipotino Jonathan, che già legge e scrive in stampatello, è alle prese con la lettera "A" in prima elementare. Traducendo in parole povere il suo linguaggio ha praticamente detto che si è già rotto i coglioni. Ma la colpa è di quel vecchiaccio del suo nonno che lo voleva dotto o edotto prima del tempo. Fabio
Se già legge e scrive in stampatello ( cosa che potrebbe crearli dei problemi solo se commenta in rete x via della netiquette che identifica lo stampatello con l'urlo ) ed è ancora in prima elementare, è già nel ristrettissimo club dei Mozart.
La mia giornata era cominciata malissimo - sto spulciando la lista delle spese di un sindaco e ho trovato cento euro di Moccia tradotto in esperanto che mi insospettiscono - ma il vento è cambiato quando sono andato a leggere i commenti ad un post della signora Lori Lipperini di ieri in merito alla nuova traduzione di On Writing e sotto il mio commento postato io ho trovato una nota della padrona del vapore che copia incollo " Omar Di Monopoli, puoi anche firmarti col tuo nome. Fra Kinghiani, sia pur occasionali, non ci si formalizza " Non riesco a copia incollare la faccina che sorride, ma emoticon a parte , il senso è quello. Parafrasando il tale che ha spiegato al mondo che la caccia ad una balena non è solo una faccenda di arpioni, chiamatemi Omar !!!
@Crepa visto le coincidenze? Avevo appena scritto che riconosco il tuo stile e ora scopro che invece vieni scambiato per me? (non so se ricordi, ma ai tuoi primi commenti bislacchi su questo blog io ipotizzai tu fossi un mio sdoppiamento di personalità del quale ero all'oscuro: ribadisco il dubbio:-)))))
Quindi io sarei Brad Pitt e tu Ed Norton. Considerato che uno scrittore "è" di volta in volta tutti i personaggi che scrive o almeno deve fare un tentativo di entrare nella pelle anche di creature distanti come un alieno che respira cloro ( Writing Comics di Alan Moore ), diciamo che tu sei uno scrittore chiamato Brad Norton che porta la sua famiglia - un cane chiamato The Fonz ed il chirurgo plastico di Mickey Rourke - in un albergo nella nebbia circondanto dalle olive nel tentativo di scrivere un manuale che dissuada la legione di aspiranti narratori in un contesto in cui i lettori sono sempre meno. Nell'isolamento ovattato, Plastic Bertrand comincia ad avere allucinazioni in cui scolpisce con il suo bisturi la faccia di gomma di Jack La Cayenne. The Fonz tenta di saltare con una biciclettina da bambini sopra la cuccia di Snoopy. Brad finisce il suo saggio. Torna a casa e riesce a pubblicarlo, ma purtroppo nei giorni in cui esce la storia di un conflitto tra Tonno Nostromo ed un misterioso , sfuggente pesce candido ad opera di Ammo Ammaniti. Sei mesi nella nebbia con il ronzìo delle pedalate del migliore amico dell'uomo come rumore di fondo...Brr. So goes life.
Ah, quindi abbiamo scoperto che Crepascolo è l'alter ego di Omar? Interessante. Sproloqui a parte volevo solo dire che la foto è bellissima. Ieri mattina presto c'era parecchia nebbia anche a Torino. Ma qui, di questi tempi, è cosa naturale. Non credo invece che dalle tue capiti spessissimo (o sbaglio?).
@luigi Sì come ben sai la nebbia non è usuale quaggiù... ma la mattina presto capita di vederla (io da un po di tempo poi mi sveglio a fare bicicletta - ordine del medico - e ti assicuro mi capita di vedere scene campestri di struggente bellezza - per la gioia di instagram☺
15 commenti:
Bob Krusoe entro nella sala riunioni a riunione già iniziata e si sedette sul fondo con le spalle alla vetrata da cui si vedevano i micro fiumi di acqua salata scavare un solco scuro sulla crosta del pianeta rosso. Wally Wallander stava spiegando x l'ennesima volta che la fusione tra la Black Rain e la Alien Oyl era l'unico modo di salvare il mercato delle olive umide di nebbia marziana. Era vero che le due società, una volta diventata una, si sarebbero pappate quasi il quaranta per cento del mercato del sistema solare, strangolando le olive greche - la Grecia era sempre tra i piedi quando occorreva un collo da stringere - ma secondo Scott Free , il risk manager della operazione, l'unico modo di contrastare l'inesorabile erosione della quota di mercato minacciata da ciofeghe come le denocciolate mutanti al gusto di popcorno delle colonie extra-mondo.
Krusoe prese la parola e spiegò che occorreva, prima di tutto, salvaguardare quello straccio di succedaneo di libero mercato che tanti avevano difeso affondando i denti nelle olive - loro ed altrui - fino a spolparne l'essenza. Il consiglio dei blade runners lo guardava come sulla Terra secoli prima si era guardato il primo marziano - che era stato denocciolato nella famigerata area 51 - e lo blandì, assicurandogli che le sue parole sarebbero state tenute nella giusta considerazione.
Il giorno dopo Bob sarebbe stato dimenticato su di un asteroide nomato Planetoide 51 dove avrebbe potuto passare il tempo ibridando le patate e le olive. So goes life.
@Crepa leggevo un commento in calce al post della Lipperini su On Writing oggi e mentre andavo avanti pensavo "io questo stile lo conosco", poi ho letto la tua firma in fondo al pezzo e mi è venuto da ridere :-)
(maledetto! solo qui vaneggi, mentre a casa d'altri fai il professore:-))))))
Sono lusingato dal fatto di avere uno stile riconoscibile sia quando vaneggio sia quando professo.
Credo e temo , comunque , che la tendenza a vaneggiare sia ereditaria e si trasmetta come le orecchie a sventola. Qualche giorno fa, Crepascolino è tornato a casa e , come nelle ultime tre settimane, gli ho chiesto cosa stesse facendo in classe. Per la prima volta si è degnato di rispondere e mi ha detto che " stavano x finire lo studio sulla lettera A". Da sagomaccia intollerabile ho chiesto quale sarebbe stata la lettera successiva sotto esame e 'Lino mi ha detto che non ne aveva idea ( conosce l'alfabeto da quando aveva 4 anni ). Io ho obiettato che sarebbe stata sicuramente la B ed il mio cucciolo ha preso un fare da professore, ha fatto un sorrido da ultimi secondi di C'era una Volta in America, ma senza tutto quell'oppio, e ha ribattuto che non era detto, che c'erano altre vie da percorrere...
Un suo compagno di classe, Loris Lipperini, sostiene che gli studenti della Prima A, come Lino, studieranno solo la lettera A e quelli della Prima B solo la B e così via x le cinque sezioni.
Ho obiettato che esistono + di cinque lettere nell'alfabeto, ma Loris mi ha detto che vaneggio xchè " due consonanti e tre vocali sono quanto basta x farsi strada nella nebbia ".
Sei anni scarsi. Ed una cartella con i Minions + grande di lui.
Salgo le scale fino alla segreteria x consegnare le deleghe per il ritiro del mio cucciolo dal doposcuola. Per errore entro nello spogliatoio della palestra e noto dei distributori automatici di tablet. Chiedo al bidello Olivio se sono a pagamento e quello scoppia a ridere e dice che no, sono gratis come gli assorbenti in uno spogliatoio di una scuola negli anni settanta nel Maine e mi chiede se ho mai letto On Writing. Io sto rimuginando su quella cosa dei supporti elettronici come succedaneo degli insegnanti e penso ad un futuro in cui la mancata connessione alla rete scateni i latenti poteri psionici di uno studente a malapena in grado di conoscere l'alfabeto e chiedo stupidamente ad Olivio se On Writing è un libro di testo. Mi sveglio alle sette nella mia camera al suono della sveglia. Nella sua , Lino è già davanti alla tv, guarda uncle grandpa e ride di Pizza Steve.
Anche il mio nipotino Jonathan, che già legge e scrive in stampatello, è alle prese con la lettera "A" in prima elementare. Traducendo in parole povere il suo linguaggio ha praticamente detto che si è già rotto i coglioni. Ma la colpa è di quel vecchiaccio del suo nonno che lo voleva dotto o edotto prima del tempo.
Fabio
Se già legge e scrive in stampatello ( cosa che potrebbe crearli dei problemi solo se commenta in rete x via della netiquette che identifica lo stampatello con l'urlo ) ed è ancora in prima elementare, è già nel ristrettissimo club dei Mozart.
La mia giornata era cominciata malissimo - sto spulciando la lista delle spese di un sindaco e ho trovato cento euro di Moccia tradotto in esperanto che mi insospettiscono - ma il vento è cambiato quando sono andato a leggere i commenti ad un post della signora Lori Lipperini di ieri in merito alla nuova traduzione di On Writing e sotto il mio commento postato io ho trovato una nota della padrona del vapore che copia incollo " Omar Di Monopoli, puoi anche firmarti col tuo nome. Fra Kinghiani, sia pur occasionali, non ci si formalizza " Non riesco a copia incollare la faccina che sorride, ma emoticon a parte , il senso è quello.
Parafrasando il tale che ha spiegato al mondo che la caccia ad una balena non è solo una faccenda di arpioni, chiamatemi Omar !!!
@Crepa visto le coincidenze? Avevo appena scritto che riconosco il tuo stile e ora scopro che invece vieni scambiato per me? (non so se ricordi, ma ai tuoi primi commenti bislacchi su questo blog io ipotizzai tu fossi un mio sdoppiamento di personalità del quale ero all'oscuro: ribadisco il dubbio:-)))))
La metà oscura. Sempre King.
@Crepa: ...o più recentemente chuck palahniuk (Fight Club:-)
Quindi io sarei Brad Pitt e tu Ed Norton. Considerato che uno scrittore "è" di volta in volta tutti i personaggi che scrive o almeno deve fare un tentativo di entrare nella pelle anche di creature distanti come un alieno che respira cloro ( Writing Comics di Alan Moore ), diciamo che tu sei uno scrittore chiamato Brad Norton che porta la sua famiglia - un cane chiamato The Fonz ed il chirurgo plastico di Mickey Rourke - in un albergo nella nebbia circondanto dalle olive nel tentativo di scrivere un manuale che dissuada la legione di aspiranti narratori in un contesto in cui i lettori sono sempre meno. Nell'isolamento ovattato, Plastic Bertrand comincia ad avere allucinazioni in cui scolpisce con il suo bisturi la faccia di gomma di Jack La Cayenne. The Fonz tenta di saltare con una biciclettina da bambini sopra la cuccia di Snoopy. Brad finisce il suo saggio. Torna a casa e riesce a pubblicarlo, ma purtroppo nei giorni in cui esce la storia di un conflitto tra Tonno Nostromo ed un misterioso , sfuggente pesce candido ad opera di Ammo Ammaniti. Sei mesi nella nebbia con il ronzìo delle pedalate del migliore amico dell'uomo come rumore di fondo...Brr. So goes life.
Ah, quindi abbiamo scoperto che Crepascolo è l'alter ego di Omar? Interessante. Sproloqui a parte volevo solo dire che la foto è bellissima. Ieri mattina presto c'era parecchia nebbia anche a Torino. Ma qui, di questi tempi, è cosa naturale. Non credo invece che dalle tue capiti spessissimo (o sbaglio?).
@luigi Sì come ben sai la nebbia non è usuale quaggiù... ma la mattina presto capita di vederla (io da un po di tempo poi mi sveglio a fare bicicletta - ordine del medico - e ti assicuro mi capita di vedere scene campestri di struggente bellezza - per la gioia di instagram☺
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