«Un ragazzo ho mandato alla camera a gas di Huntsville. Uno e soltanto uno. Su mio arresto e mia testimonianza. Sono andato a trovarlo due o tre volte. Tre volte. L'ultima volta il giorno dell'esecuzione. Non ero tenuto ad andarci, ma ci sono andato lo stesso. E non avevo certo voglia. Aveva ammazzato una ragazzina di quattordici anni e posso dirvi subito che non ho mai avuto questa gran voglia di andarlo a trovare né tantomeno di assistere all'esecuzione però ci sono andato lo stesso. I giornali scrissero che era un crimine passionale e lui mi disse che la passione non c'entrava niente. Lui con quella ragazzina ci usciva insieme, anche se era così piccola. Il ragazzo aveva diciannove anni. E mi disse che da quando si ricordava aveva sempre avuto in mente di ammazzare qualcuno.»
Non è un paese per vecchi
Cormac McCarthy (Ed. Einaudi)
10 commenti:
Il vecchio portava voglia di raccontare da quando era così piccolo che non sarebbe stato possibile gasarlo se pure avesse stecchito qualcuno con la sua prosa adrenalinica e senza scampo alcuno quasi che avesse aspettato di scendere all'inferno x chiedere alla Malombra di regalargli le parole che abbracciano senza scampo come una nuvola di fumo puzzolente e fanno persone consapevoli di quattro beccamorti di provincia. Era a Cinelandia e sul palco due fratelli attendevano di ricevere un premio x un film tratto da una storia che aveva scippato al diavolo e scritto con ritmo indiavolato. Non era casa sua e stava pensando di scollare il culo dalla sedia e di percorrere il corridoio che lo avrebbe portato fuori nel mondo vero dove la gente si gioca tutto x un pugno di dollari e x qualche dollaro in + si gioca anche il prossimo senza chiedergli se è d'accordo. Il vecchio prese a raccontarsi di un bestione che si chiamava Rosario tutto preso dal fattore gnocca e che non accettava un no come risposta e che x questo era arrivato all'età giusta nella camera a gas e ora sorrideva al tizio che si era messo il costume con le corna xchè arriva sempre il momento di pagare e non sempre in dollari. Stava stuzzicando la sua storia x vedere come reagiva quando uno dei fratelli lo chiamò sul palco xchè era ora di ringraziare Oscar o un altro bestione che però aveva un che di composto. Rosario tornò in una nicchia a comporsi. Prima o poi sapremo tutto di lui. Mai la fine.
Crepa: in definitiva la tua tecnica narrativa trattasi di "mischione"... :-)
Hai riconosciuto le fonti ? Diavolaccio! Ti meritesti la mia tutina giallo e nero del primo Daredevil firmata da Bill Eeverett che mi è costata solo una cornea, ma tanto il personaggio non ci vede benissimo.
Mischione e tentativo di riprodurre l'assenza di punteggiatura del mio vecchio amico ed ex allievo Cormac. Decisamente post moderno.
Vita vissuta: anni fa, prima di Crepascolino, malgrado stessi tutte le notti sul pc, riuscivo a ritagliarmi qualche sera x il cine con gli amici. Multisala periferico. Solo io ed un mio amico che chiameremo Amico xchè Crepascola non ama i Coen.
Amico ha mal di gola e così mentre sullo schermo Bardem si comporta come quei fornetti elettrici con le zanzare nelle pizzerie d'estate, Amico pesca senza guardare una caramella detta Amico del Pescatore e la assume forse come momento di ottimismo considerato il tasso di disoccupazione che cominciava a montare. A me piacciono i Coen e quindi ho l'occhio che tengo da parte x comperare la prima armatura di Iron Man ( sì, l'armadio grigio da Robbie il Robot, de gustibus eccetera ) firmata da Donnie Heck , ma man mano che Javier stecchisce gli altri attori noto che Amico perde colore e suda e temo davvero che i Coen questa volta abbiano esagerato. Sto pensando di alzarmi e portarlo in braccio - pesa come una action figure di Ant-Man - fuori nel mondo reale, quando Amico mi spiega che ha preso la caramella utilizzando il suo senso radar e senza vederla e che è allergico alle Amico del Pescatore. Ha rischiato la pelle, ma non x colpa di Ethan e Joel. Adoro il lieto fine.
@Crepa: come si fa a non amare i Coen? E come si fa a non amare McCarthy? E Iron Man? eh, son cose che sono cose...
(a ben guardare la risposta semplice - e semplicistica - sarebbe: basta essere donne :-) (anche se poi, le donne in sala i Coen le hanno trascinate con Bardem, che pare faccia molto sesso nell'altra metà della mela)(io lo trovo bruttissimo, ottimo interprete, anzi magnifico, ma mica bello dai!!!)
Bardem sarà Wolverine in un film dei Marvel Studios , se non ricordo male , e quindi sarà contrapposto al Jackman che Crepascola ha sempre apprezzato fino all'ultima pellicola della Fox ( ora le preferisce James McAvoy, lo Xavier giovane e cappellone e presto Il Lercio da Welsh - non proprio l'attore che avrei scelto io, ma pazienza ).
Bardem è il Logan delle tavole della ongoing di Darick Robertson o della mini di Gary Erskine, praticamente il cantante degli AC/DC vestito come un camallo in un film su Hoffa.
Jackman è quello apollineo delle serie Ultimate ( infatti nate dopo il primo film ) o di JRjr. Magari non piacerà ai puristi che ricordano le versioni di Trimpe, Cockrum e Byrne, ma decisamente il punto di riferimento x i cartoonists in questi gg di iperrealismo.
I Coen hanno sicuramente anche un pubblico di signore: immagino che + di una mamma abbia capito Arizona jr. Nat Arizona è il mio Wolverine dal momento in cui capisce che Nic e Holly stanno restituendo un bimbo che avevano rapito e ne capisce il dolore e cerca di consolarli. Grande film.
Da vedere mangiando manciate di Amici del Marinaio x avere una scusa se l'occhio ( uno me ne resta ) si fa umido come il pancotto.
Insieme a Storia di cani di Ferrandino e Caracuzzo (Granata Press), il libro che mi ha radicalmente cambiato lo sguardo e indicato la direzione.
[emo] hai dimenticato l'altro grandissmo romanzo: UOMINI E CANI di uno scrittore pugliese davvero dotato :-)))
Mi sembrava poco credibile citarlo qui :D
Non l'ho mai letto, ma ho visto il film. Fortunatamente il libro me lo sono portato a casa proprio un paio di mesi fa (c'era il 25% di sconto sulla collana "Numeri Primi" della Einaudi).
Davanti ha solo un paio di cose. Poi tocca a lui.
Voglio dire... mica posso mettere McCarthy in fila come un comune cristiano, no? :)
@Luigi: cerco di citarlo poco per non disperderne la magia, ma McCarthy è davvero l'erede contemporaneo di Faulkner :-)))
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