i sequel di alcune tra le più popolari saghe horror possono contenere, nel loro pazzo tentativo di rinverdire icone che periodicamente sembrano destinate all'oblio (salvo risorgere all'improvviso, come da manuale), qualche guizzo creativo davvero interessante.
Jason X (o meglio J-X come da originale), decimo episodio del 2002 con protagonista il carnefice di Venerdì 13 con la sua immancabile maschera da Hockey, è sicuramente una pellicola appartenente a quella florida genia di lungometraggi strampalati cui però si deve riconoscere un certo indomito coraggio cheap.
Dopo avere affrontato Freddy Krueger, qui l'ineffabile Jason Voorhees viene congelato attraverso un processo criogenico assieme a una studiosa artefice della sua ibernazione. Dopo 455 anni i due corpi vengono portati a bordo di un'astronave e una volta lassù la scienziata viene guarita e rianimata. La donna è convinta che Jason sia ancora vivo ma inizialmente nessuno la crede tranne il capo degli scienziati che però vuole rivendere il mostro ai militari. Nel frattempo il killer si desta e la carneficina riprende il suo micidiale abbrivio.
Jason X (o meglio J-X come da originale), decimo episodio del 2002 con protagonista il carnefice di Venerdì 13 con la sua immancabile maschera da Hockey, è sicuramente una pellicola appartenente a quella florida genia di lungometraggi strampalati cui però si deve riconoscere un certo indomito coraggio cheap.
Dopo avere affrontato Freddy Krueger, qui l'ineffabile Jason Voorhees viene congelato attraverso un processo criogenico assieme a una studiosa artefice della sua ibernazione. Dopo 455 anni i due corpi vengono portati a bordo di un'astronave e una volta lassù la scienziata viene guarita e rianimata. La donna è convinta che Jason sia ancora vivo ma inizialmente nessuno la crede tranne il capo degli scienziati che però vuole rivendere il mostro ai militari. Nel frattempo il killer si desta e la carneficina riprende il suo micidiale abbrivio.
Se dopo tanti capitoli non si poteva che prevedere un inutile e stanco reiterarsi delle mattane del mostro, Jason X, forte di una sceneggiatura fresca e autoironica, riesce invece a stupire inserendosi di prepotenza tra i migliori titoli della saga. Il film ha il grande merito di non prendersi mai sul serio, risultando un divertissement sanguinoso fatto apposta per gli amanti del genere: vedere Jason che si muove con il suo classico terrificante incedere tra i corridoi di una nave spaziale, impugnando un machete futuristico e sorprendendo alle spalle le proprie vittime come se fosse uno dei viscidi xenomorfi di Alien, è innegabilmente divertente!
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Alcune situazioni a fare i pignoli potrebbero sembrare del tutto prive di logica, si fa un pò di confusione con le date, alcune cose nel futuro possono sembrare abbastanza assurde - tipo fare un'autopsia senza mascherine protettive e quasi in topless, senza uno straccio di camice. E la GC è ancora invadente come si usava nei tardi Novanta. Ma nel complesso si ride e ci si spaventa di gusto, e questo è già tantissimo per un prodotto di questa (sotto)specie. Giudizio finale: sconsigliato ai puristi dell'horror classico che non hanno a cuore la fantascienza.
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