«Davanti a un edificio di legno, con il portone di quercia massiccia rafforzato da borchie di ferro, era raccolto un capannello di uomini barbuti, in abiti dai colori tristi e grigi, con cappelli alti a punta, e di donne, alcune con un cappuccio sul capo, altre a testa nuda.
I fondatori di una nuova colonia - non importa quale sia stato in origine il progetto utopistico di umana virtù e felicità - hanno invariabilmente riconosciuto, tra le prime necessità pratiche, quella di destinare una parte del suolo vergine al cimitero e un'altra al carcere.»
La lettera scarlatta
Nathaniel Hawthorne (Biblioteca Universale Rizzoli)
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