Sono sicuramente ghiotte e meritevoli le aspirazioni della blasonata Ami Canaan, che con la sua opera seconda Le paludi della morte costruisce un thriller torbido e impregnato al punto giusto di putridume, tra loosers di chiara derivazione peckinphaniana e paludi che portarono al cannibalismo anche i nativi.
I geni paterni (la regista è figlia di cotanto Michael Mann) si manifestano nella fotografia dal respiro ampio e ambizioso, nel ritmo implacabile che mozza a tratti il fiato, nelle musiche quasi rycooderiane di Dickon Hinchliffe, negli scoppi di violenza improvvisa che destabilizzano (il prefinale nella casa è un pugno allo stomaco assai ben congegnato) e nei redneck grugnenti (come non rimarcare l'efficacia di Jason Clarke nonché la bravura di un viscido Stephen Graham) conditi come da cliché di famiglie del tutto disfunzionali (ritroviamo qui una sfatta ma incisiva ex Laura Palmer). Una visione d'insieme nitida che pesca a piene mani da referenti importanti, insomma, che la brava cineasta impreziosisce di personali tocchi quasi fiabeschi (la piccola Chloe Moretz in balia degli orchi, che si racconta filastrocche per esorcizzare il male, ha un retrogusto quasi kinghiano), straordinaria la sequenza nell'abitacolo del carro attrezzi e commovente l'invito a pranzo del suo tutore (il detective Heigh, interpretato da un intenso Jeffrey Dean Morgan).
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In tutto ciò, impossibile non segnalare - con una certa dose di turbamento - la mostruosa somiglianza del protagonista
Jeffrey Dean Morgan con due celebri e amatissimi personaggioni dello star-system,
Javier Bardem e Robert Downey Jr. (guardare per credere: Morgan sembra l'anello di congiunzione tra i due)
9 commenti:
Crepascola guardava Gray's Anatomy e già lì notai quanto Jeffrey Dean Morgan ( il Comico di Watchmen ) assomigliasse a Javier Bardem. Probabilmente è vero che tutti assogliano a qualcuno. Elio Germano chiamo Pierfrancesco Favino a casa x dirgli che di fianco a lui ( premiaz di un festival cinematograf ) era Bardem, a suo dire identico alla ns star internazionale.
Comunque , dopo un paio di ore al trucco, Dean Morgan è pronto x il biopic che sto scrivendo sui gg di Almodovar nella movida degli anni ottanta quando era impiegato della compagnia telefonica e sceneggiava fumetti.
Però è vero, c'è qualcosa di Dean Morgan in Favino :-)
(d'altronde, io sono uguale a Paul Newman, almeno così mi ripeto tutti i giorni guardandomi allo specchio, ma non ci ha mai creduto nessuno:-)))
Madooo' questa è come la storia di Robin Williams che somiglia a Bono Vox e anche a Sean Penn!!!
PIPPO
(ovviamente, ahinoi, "somigliaVA" a Bono e Sean Penn)
PIPPO
Bé, sarebbe stato uno smacco non da poco, però, affidare l'adattamento cinematografico di un romanzo ad uno scrittore diverso :)
Detto questo, chiaramente, qualsiasi cosa tu possa far scrivere a Lansdale, andrà bene.
E mi hai fatto tanto ridere, con quelle tre fotine alla fine. Sembra un giochino da morphing di photoshop, quasi.
(Comunque, in quella foto lì, Bardem sembra ancora un altro attore di cui ora non ricordo il nome).
@PIPPO se cominciamo col gioco delle somiglianze non la finiamo più, il web ne è pieno: esempi classici? Cameron Diaz e Helena Christensen, Gary Busey e Nick Nolte, Keira Knightley e Natalie Portman ecc ecc fino a morirne (alcuni casi, sia detto, davvero impressionanti)
@Luigi, be' certo sarebbe stata tutta un'altra storia forse. Comunque il tono qua e là è lansdaliano, privo però di qualsiasi ironia (il che, lo segnalo, va anche bene, perché lo scrittore del texas quaggiù venerato trovo che talvolta ecceda in umorismo greve:-)
Una volta assomigliavo a Lando Buzzanca.
Fabio
@Fabio: ah ah ah, bella questa, Boss, sarai stato molto popolare nel tuo quartiere (il Merlo Maschio passava per essere uno con gli attributi, negli anni d'oro:-)
Beh, non ne sono stato tanto fiero...Però parecchio tempo prima mi avevano soprannominato Capitan Miki per i capelli che portavo divisi nel mezzo e allo specchio mi guardavo con orgoglio.
Fabio
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