Appeso ad una parete di un capannone, in cui alcuni loschi figuri discutono come spartirsi ulteriormente le spoglie della Expo, nella tutina da Ragno tedesca rimediata da Peter Parker in una celebre storia del 1987 ( Spider-Man vs Wolverine ndr ) - cosa non si fa x aiutare il tizio che ha fermato Sandokan e che dovrebbe, secondo Matt Staisereno, limitare i danni nella ex capitale morale - ho sentito distintamente un tremito nella Forza ed il mio senso di ragno ha cominciato a pizzicare come le superpippo in lana sulla pelle dei tempi della leva: "celebrare la morte" è espressione troppo evocativa ed ambigua , nonostante tutto, per non mettere in moto il mio neurone solitario e solitamente ossidato. Anche mentre lasciavo la Scena del Crimine appeso ad una tela spaghettiforme come quelle che McFarlane ha scippato a Michael Golden, accompagnato da una salva di pallottole pietose in gomma marca Punisher anni settanta ( oggi Castle stecchisce chiunque, ovunque ) , pensavo al signor Golan che, Altrove, progetta un Golem - movie come fosse lo Hulk di Herb Trimbe e Marie Severin, con Robin Williams nella parte del Golia Verde, Lauren Bacall in quella di Betty Ross e Eli Wallach in quella di Thunderbolt Ross. Una pellicola di quelle che Corman girava con un pugno di dollari ( " se penso che in quei gg Nicholson interpretava quattro dei miei film x 1000 dollari ! " ) con la complicità di un Golan implume. Bruce Banner è un medico che sta sperimentando una cura x la narcolessìa - ipotizza che i raggi gamma possano risvegliare pazienti addormentati da decenni, ma commette l'errore di parlarne con l'amico generale Ross, un messicano naturalizzato americano con un passato di guerrigliero che è interessato all'effetto galvanizzante della scoperta di Banner ed intende servirsene per creare un esercito di metaumani che si riprendano Alamo. Betty " lo Sguardo " Ross è innamorata di quel buffo scienziato che sembra un alieno e gli rifischia il progetto paterno ( " sai come si fischia, vero Bruce ? " ). Banner brucia i suoi appunti - la storia è ambientata in giorni in cui la gente prendeva appunti su carta - e si inietta un siero ripieno di roba gamma prima di sparire nella giungla e di trovare lavoro come popolare dj. Nascosto in piena vista, considerato che il suo Goooooodmorning Everglades ! diventa popolare come lo stufato di alligatore tra i cajun. E' solo questione di tempo prima che le truppe speciali circondino la radiolina, ma BB non è la persona che è consigliabile innervosire...
(in tutto 'sto po' po' di informazioni quello che mi ha colpito di più è la tua idea che McFarlane abbia scippato la tela spaghettiforme a Michael Golden: ottima teoria, hai dati per confermarlo o è una tua personalissima deduzione?)(io, sia chiaro, come ogni appassionato di fumetti dotato di senno, preferisco di gran lunga Golden tra i due)(McFarlane lo odiavo anche quando tutti lo incensavano, figuriamoci adesso che lo schifa la qualunque:-)))))
E' stato lo stesso Toddster a confermarlo. Qualche tempo fa la Star Comics ha ristampato in un albetto celebrativo un mumero di Marvel Fanfare con un team - up di Spidey e Hulk e la partecipaz di Nick Fury e di JJJ in cui il web del super-eroe è al dente come dovrebbe essere sempre la pasta. Il mio non è un giudizio di merito - il papà di Spawn ha fatto del gran bene al Ragno risvegliando l'interesse dei lettori in gg in cui era sopito -ma resta il fatto che gli " occhioni " della maschera sono una citaz di Ditko ( vecchia intervista pubblicata da noi su uno zine come I Mostri o Splatter ) e la ragnatela ai carboidrati e amidi è farina, appunto , di " The Nam " Golden.
Personalmente ritengo che McF non sia un grande storyteller - è decente solo quando lavora su testi di altro, si veda lo Hulk di Peter David - e che sia troppo didascalico ed autoindulgente quando lavora totalmente da solo ( Torment è noioso ed i primi numeri di Spawn sono una collezione di splash pages accompagnate da didas ), ma che abbia saputo, prima di altri , mixare picchiatelli in costume e blando horror ( Faust è altro e pure underground ) preparando il terreno a Witchblade e Darkness. Raramente è tornato ad essere disegnatore tout court - le sue matite x lo Spawn/Bats del 1994 su testi di Miller, al servizio di uno oneshot dal fascino bislacco che, curiosamente, anticipa mood e ritmi di tanti comics 21mo secolo -preso da altro , come i suoi giocattoli vendutissimi. Toddster come male necessario ? La crepa nella diga prima della alluvione di Kelley Jones, Angel Medina e Sam Kieth ( to name a few )? Siamo pronti x gli Avengers disegnati alla maniera di Carlos Nine ? il mondo digerirebbe Supes filtrato da un clone di Tullio Pericoli ? è possibile un The Walking Dead in modalità Mario Addis ? evviva il fantafumetto
Ti dirò che preferivo persino Medina alle matite su Hulk, piuttosto che le deformità di McFarlane... hai ragione quando dici che ha fatto bene al Ragno - ha fatto lo stesso anche col Golia Verde/Grigio, infatti - però oggettivamente le sue anatomie deformi mi hanno subito fatto venire l'orticaria e, per quanto abbia cominciato una stagione di esperimenti (anche commerciali) interessanti, io lo considero tra i principali colpevoli di una certa deriva (Rob Liedfild? Ma ne vogliamo parlare?) cui ancora oggi i bicipiti di molti miei beniamini pagano le conseguenze... (Supes disegnato da Pericoli potrebbe funzionare, ricordati Cavazzano alle prese con Spiderman:-)))
Carlos Meglia ha disegnato Supes su di una ongoing e persino in un team up con Tarzan ( testi di Chuck Dixon , covers di Humberto Ramos, " discepolo " di Meglia ) quindi tutto è possibile. Liefeld è altra roba - sebbene i due fossero amici in quei gg e McF abbia inchiostrato una famosa cover dei New Mutants con Cable matitata da Rob - ma anche il cartooonist a cui dobbiamo Deadpool, Shatterstar e Domino ( to name a few ) era digeribile fino a X Force esclusa ( corretto da inchiostratori come Hilary Barta e Bob Wiacek ). Poi la deriva. A me Medina piace. Specialmente negli anni novanta - vedi lo Hulk inchiostrato da Robin Riggs e l'effimero Blackwulf o il suo Warlock and the infinity Watch - quando non aveva l'ossessione del del dettaglio che appesantirà i suoi lavori successivi - la mini dei Kiss, Spawn e Sam & Twich etc -ma tante teste tante sentenze, per fortuna. Paradossalmente - opinione personale e sindacabilissima -ritengo che tra gli Image Boys solo Erik Larsen abbia continuato a migliorare nel tempo ( oggi il suo Dragon è un piccolo capolavoro di sintesi dal punto di vista del tratto ): Valentino, Liefeld e Portacio, per ragioni diverse, si sono persi, Jim Lee è meccanico e freddo, seppure amatissimo e professionale, Silvestri decisamente + lezioso e jimleeoriented di quando con tratto schizzato ed istintivo ( chine del veterano Dan Green ) raccontava gli X Men di Claremont ed il Wolverine di Hama.
@Crepa, mi trovi stra-d'accordo su Larsen e la sua indubitabile progressione qualitativa (tra l'altro, la tua competenza in questo campo è come sempre proverbiale, grazie di esistere!:-))))
Larsen aggiorna la lezione di Kirby ( quello " cubista " che culmina nel Quarto Mondo, Kamandi e Demon ) e la applica alla sintesi di Ditko di cui è un fan ( ha inchiostrato anche una storiellina della Torcia disegnava dal papà di Spidey e dr Strange tradotta in uno dei primi albi dei FF Marvel Italia ). E' il + cinetico degli Image Boys ed il suo tratto funziona anche quando è poco più di un lay out ( si vedano i suoi Defenders con chine di Klaus Janson di inizio 21mo secolo ). Peccato che abbia lasciato la Doom Patrol poco prima della run di Morrison. Peccato che non abbia disegnato anche la Freak Force ( Victor Bridges era un dignitoso clone di John Byrne, ma non abbastanza cool ) spin off del suo Dragon. Peccato che non abbia mai disegnato una run di Daredevil, magari dopo l'incursione di DeMatteis /Wagner/Reinhold, di modo da alternare i toni cupi della catarsi con una saga supereroica e solare che riprendesse le storie di Romita sr o del primo Colan ( chine di John Tartaglione periodo 66/68 ). Peccato. Una serena serata.
7 commenti:
Appeso ad una parete di un capannone, in cui alcuni loschi figuri discutono come spartirsi ulteriormente le spoglie della Expo, nella tutina da Ragno tedesca rimediata da Peter Parker in una celebre storia del 1987
( Spider-Man vs Wolverine ndr ) - cosa non si fa x aiutare il tizio che ha fermato Sandokan e che dovrebbe, secondo Matt Staisereno, limitare i danni nella ex capitale morale - ho sentito distintamente un tremito nella Forza ed il mio senso di ragno ha cominciato a pizzicare come le superpippo in lana sulla pelle dei tempi della leva: "celebrare la morte" è espressione troppo evocativa ed ambigua , nonostante tutto, per non mettere in moto il mio neurone solitario e solitamente ossidato. Anche mentre lasciavo la Scena del Crimine appeso ad una tela spaghettiforme come quelle che McFarlane ha scippato a Michael Golden, accompagnato da una salva di pallottole pietose in gomma marca Punisher anni settanta
( oggi Castle stecchisce chiunque, ovunque ) , pensavo al signor Golan che, Altrove, progetta un Golem - movie come fosse lo Hulk di Herb Trimbe e Marie Severin, con Robin Williams nella parte del Golia Verde, Lauren Bacall in quella di Betty Ross e Eli Wallach in quella di Thunderbolt Ross. Una pellicola di quelle che Corman girava con un pugno di dollari ( " se penso che in quei gg Nicholson interpretava quattro dei miei film x 1000 dollari ! " ) con la complicità di un Golan implume.
Bruce Banner è un medico che sta sperimentando una cura x la narcolessìa - ipotizza che i raggi gamma possano risvegliare pazienti addormentati da decenni, ma commette l'errore di parlarne con l'amico generale Ross, un messicano naturalizzato americano con un passato di guerrigliero che è interessato all'effetto galvanizzante della scoperta di Banner ed intende servirsene per creare un esercito di metaumani che si riprendano Alamo. Betty " lo Sguardo " Ross è innamorata di quel buffo scienziato che sembra un alieno e gli rifischia il progetto paterno ( " sai come si fischia, vero Bruce ? " ). Banner brucia i suoi appunti - la storia è ambientata in giorni in cui la gente prendeva appunti su carta - e si inietta un siero ripieno di roba gamma prima di sparire nella giungla e di trovare lavoro come popolare dj. Nascosto in piena vista, considerato che il suo Goooooodmorning Everglades ! diventa popolare come lo stufato di alligatore tra i cajun. E' solo questione di tempo prima che le truppe speciali circondino la radiolina, ma BB non è la persona che è consigliabile innervosire...
(in tutto 'sto po' po' di informazioni quello che mi ha colpito di più è la tua idea che McFarlane abbia scippato la tela spaghettiforme a Michael Golden: ottima teoria, hai dati per confermarlo o è una tua personalissima deduzione?)(io, sia chiaro, come ogni appassionato di fumetti dotato di senno, preferisco di gran lunga Golden tra i due)(McFarlane lo odiavo anche quando tutti lo incensavano, figuriamoci adesso che lo schifa la qualunque:-)))))
E' stato lo stesso Toddster a confermarlo. Qualche tempo fa la Star Comics ha ristampato in un albetto celebrativo un mumero di Marvel Fanfare con un team - up di Spidey e Hulk e la partecipaz di Nick Fury e di JJJ in cui il web del super-eroe è al dente come dovrebbe essere sempre la pasta.
Il mio non è un giudizio di merito - il papà di Spawn ha fatto del gran bene al Ragno risvegliando l'interesse dei lettori in gg in cui era sopito -ma resta il fatto che gli
" occhioni " della maschera sono una citaz di Ditko ( vecchia intervista pubblicata da noi su uno zine come I Mostri o Splatter ) e la ragnatela ai carboidrati e amidi è farina, appunto , di " The Nam " Golden.
Personalmente ritengo che McF non sia un grande storyteller - è decente solo quando lavora su testi di altro, si veda lo Hulk di Peter David - e che sia troppo didascalico ed autoindulgente quando lavora totalmente da solo
( Torment è noioso ed i primi numeri di Spawn sono una collezione di splash pages accompagnate da didas ), ma che abbia saputo, prima di altri , mixare picchiatelli in costume e blando horror ( Faust è altro e pure underground ) preparando il terreno a Witchblade e Darkness.
Raramente è tornato ad essere disegnatore tout court - le sue matite x lo Spawn/Bats del 1994 su testi di Miller, al servizio di uno oneshot dal fascino bislacco che, curiosamente, anticipa mood e ritmi di tanti comics 21mo secolo -preso da altro , come i suoi giocattoli vendutissimi.
Toddster come male necessario ? La crepa nella diga prima della alluvione di Kelley Jones, Angel Medina e Sam Kieth ( to name a few )? Siamo pronti x gli Avengers disegnati alla maniera di Carlos Nine ? il mondo digerirebbe Supes filtrato da un clone di Tullio Pericoli ? è possibile un The Walking Dead in modalità Mario Addis ? evviva il fantafumetto
Ti dirò che preferivo persino Medina alle matite su Hulk, piuttosto che le deformità di McFarlane... hai ragione quando dici che ha fatto bene al Ragno - ha fatto lo stesso anche col Golia Verde/Grigio, infatti - però oggettivamente le sue anatomie deformi mi hanno subito fatto venire l'orticaria e, per quanto abbia cominciato una stagione di esperimenti (anche commerciali) interessanti, io lo considero tra i principali colpevoli di una certa deriva (Rob Liedfild? Ma ne vogliamo parlare?) cui ancora oggi i bicipiti di molti miei beniamini pagano le conseguenze... (Supes disegnato da Pericoli potrebbe funzionare, ricordati Cavazzano alle prese con Spiderman:-)))
Carlos Meglia ha disegnato Supes su di una ongoing e persino in un team up con Tarzan ( testi di Chuck Dixon , covers di Humberto Ramos, " discepolo " di Meglia ) quindi tutto è possibile.
Liefeld è altra roba - sebbene i due fossero amici in quei gg e McF abbia inchiostrato una famosa cover dei New Mutants con Cable matitata da Rob - ma anche il cartooonist a cui dobbiamo Deadpool, Shatterstar e Domino
( to name a few ) era digeribile fino a X Force esclusa ( corretto da inchiostratori come Hilary Barta e Bob Wiacek ). Poi la deriva.
A me Medina piace. Specialmente negli anni novanta - vedi lo Hulk inchiostrato da Robin Riggs e l'effimero Blackwulf o il suo Warlock and the infinity Watch - quando non aveva l'ossessione del del dettaglio che appesantirà i suoi lavori successivi - la mini dei Kiss, Spawn e Sam & Twich etc -ma tante teste tante sentenze, per fortuna.
Paradossalmente - opinione personale e sindacabilissima -ritengo che tra gli Image Boys solo Erik Larsen abbia continuato a migliorare nel tempo ( oggi il suo Dragon è un piccolo capolavoro di sintesi dal punto di vista del tratto ): Valentino, Liefeld e Portacio, per ragioni diverse, si sono persi, Jim Lee è meccanico e freddo, seppure amatissimo e professionale, Silvestri decisamente + lezioso e jimleeoriented di quando con tratto schizzato ed istintivo
( chine del veterano Dan Green ) raccontava gli X Men di Claremont ed il Wolverine di Hama.
@Crepa, mi trovi stra-d'accordo su Larsen e la sua indubitabile progressione qualitativa (tra l'altro, la tua competenza in questo campo è come sempre proverbiale, grazie di esistere!:-))))
Larsen aggiorna la lezione di Kirby ( quello " cubista " che culmina nel Quarto Mondo, Kamandi e Demon ) e la applica alla sintesi di Ditko di cui è un fan ( ha inchiostrato anche una storiellina della Torcia disegnava dal papà di Spidey e dr Strange tradotta in uno dei primi albi dei FF Marvel Italia ).
E' il + cinetico degli Image Boys ed il suo tratto funziona anche quando è poco più di un lay out
( si vedano i suoi Defenders con chine di Klaus Janson di inizio
21mo secolo ).
Peccato che abbia lasciato la Doom Patrol poco prima della run di Morrison. Peccato che non abbia disegnato anche la Freak Force
( Victor Bridges era un dignitoso clone di John Byrne, ma non abbastanza cool ) spin off del suo Dragon. Peccato che non abbia mai disegnato una run di Daredevil, magari dopo l'incursione di DeMatteis /Wagner/Reinhold, di modo da alternare i toni cupi della catarsi con una saga supereroica e solare che riprendesse le storie di Romita sr o del primo Colan ( chine di John Tartaglione periodo 66/68 ). Peccato. Una serena serata.
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