« - Non si dovrebbero fare queste cose la notte di Natale - disse la donna. Era piccola di statura e scura di pelle, con grandi seni penduli sotto il camicione, e la pancia gonfia per la sua terza creatura in arrivo.
L’uomo bestemmiò frustando il mulo su per il viottolo. La bestia s’impuntava, e l’uomo prese a tirarla per la cavezza. - Queste cose si fanno quando si può, e non quando si deve - ribatté. E le donne erano fatte per dare una mano, non per mettere i bastoni fra le ruote. Non usava la frusta anche con lei solo perché c’era quel figlio in viaggio.
Anzi, bisognava proprio ringraziare il Signore perché aveva mandato un dicembre senza neve, così i muli potevano salire fino a Verdeggia e poi al passo del Collardente senza dare nell’occhio. La loro groppa scura si confondeva con la terra e il sottobosco, e non c’era il pericolo che le guardie li avvistassero da lontano. Quando c’era la neve invece bisognava lasciarli nella stalla, e farsela tutta a piedi e di notte: perfino la merda delle bestie avrebbe spiccato sul quel candore, e lui non aveva proprio voglia di fermarsi a coprirla, ogni volta, con la neve fresca.
Lo ripeté ad alta voce: - E ringrazia Dio se riusciamo a farlo anche a Natale.
La donna spinse il mulo con le mani aperte, pregando che non s’imbizzarrisse mettendosi a tirar calci alla cieca, ma alla fine quello si mosse e riprese a salire. Era un buon carico di sale di Provenza. Oltre il Collardente c’erano i piemontesi ad aspettarlo, esente dal dazio. Tutti miscredenti, a sentire la moglie: ma era colpa sua se le guardie campestri lasciavano liberi i viottoli proprio la Notte Santa?»
Strega - Remo Guerrini (Ed. TimeCRIME)
3 commenti:
Mi incuriosisce
(pensa te che strano...)
@Annalisa: libro davvero bello e originale, ne parlerò appena posso in maniera un po' più approfondita (per il momento fidati alla cieca: è bello!!)
Bello, sì!
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