«Nessuno è più irrecuperabile di un bravo ragazzo che si è rovinato. Per troppo tempo se n’era stato da solo con il suo senso della realtà […] perché io potessi cancellare la sua interpretazione del terribile evento della sua vita o modificare la sua relazione con esso. Bucky non era un uomo brillante […] né aveva mai preso qualcosa alla leggera. Era fondamentalmente una persona priva di umorismo, piuttosto efficace nell’esprimersi ma senza la minima traccia di arguzia, uno che mai in vita sua aveva parlato in termini satirici o con ironia, che di rado faceva una battuta o parlava in modo faceto; un uomo ossessionato da uno strenuo senso del dovere ma privo di una grande forza d’animo, e che per tutto questo aveva pagato un prezzo molto alto conferendo alla propria storia il più greve dei significati, il quale intensificandosi nel corso del tempo, aveva perniciosamente ingigantito la sua malasorte.»
Nemesis - Philip Roth (Ed. Einaudi)
4 commenti:
Il lavoro mi uccide [*]. Non gliela fo a starti dietro :-)
(e comunque, ora basta, voglio finire Cryptonomicon!)
[*] sono una delle prof che non fanno una beata mazza (profumata) per tutto l'anno... Vado a correggere le verifiche, va'...
@Annalisa: Roth vale sempre la pena... ;-)
“Uno pro puncto caruit Martinus Asellu«s»” non di cappa ma di esse qui si parli.
MASSIMO ALFREDO GIUSEPPE MARIA, per la precisione ;-)
@NostraDannus, c'hai ragione, corretto adesso, grazie mille!!!
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