giovedì 14 luglio 2011

appena uscito in libreria...

«Una cosa era evidente: nessuno, tra gli abitanti di Jato, giovane o vecchio, sapeva chi fosse il Duka. Qualcuno aveva sentito dire che sarebbe arrivato, e che con il suo arrivo le cose si sarebbero messe a posto da sole per padre Rocché e per tutto il paese.
Dice che il Duka, quello vero, nato Edward Kennedy Ellington il 29 aprile 1899 a Washington, e conosciuto in tutto il mondo come Duke, alla fine del concerto al festival Palermo Pop 70 che si sarebbe svolto di lí a una settimana, prima di salire sull’aereo per Milano per l’altro concerto italiano, sarebbe passato da Jato per un saluto. Una cosa veloce, da perderci al massimo una mezz’ora. Anche solo un gesto, un sorriso dal palco, magari sfiorando il pianoforte, improvvisando una scala, dando l’attacco ai ragazzi della banda che avrebbe suonato un medley delle sue canzoni immortali, imparandole in pochi giorni. Neanche i ragazzi avevano mai sentito parlare di lui, né della sua musica, e al massimo avevano suonato qualche marcia funebre o, nel migliore dei casi, qualche tarantella. Ragazzi che, in poco tempo, avrebbero dovuto rivoluzionare il loro modo di tenere lo strumento, e non solo. Il Duka sarebbe arrivato, e tutto si sarebbe risolto.
Dice che Duke Ellington era un uomo bellissimo ed elegantissimo, e che il 17 luglio 1970, a Jato, a una trentina di chilometri da Palermo, tutti lo avevano aspettato. Compreso san Calogero in persona.»

Il Duka in Sicilia - Vittorio Bongiorno (Ed. Einaudi)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Sembra davvero trascinante, immaginifico , giocoso ed espressionista questo romanzo, proprio come la musica immortale del duca.
silvia

sartoris ha detto...

Vittorio è un mio caro amico, garantisco sulla bontà dei suoi scritti :-))

(il Duca pure, è un mio amico:-)

la S-Fusa di natura ha detto...

wooooooooooooow un blog dedicato ai libri!mi piace!

sartoris ha detto...

@ Ciao S-Fusa, benvenuta: non solo ai libri, anche ai film, alla grafica, ai bei posti, alle robe e alle cazzate :-)))

(seguici)

Gigistar ha detto...

...e non necessariamente in questo ordine! ;-)

Luca Conti ha detto...

Il libro di Bongiorno non è male, anzi. L'idea di fondo ricorda non poco quella del film Big Night, con Stanley Tucci, in cui i gestori del ristorante aspettano (invano) il ventilato arrivo a cena del famoso trombettista Louis Prima. Comunque è un bel libro, mi è piaciuto.

sartoris ha detto...

@Luca: il tuo è l'ennesimo attestato di qualità, conosco e stimo Vittorio e gli auguro il successo che si merita!