sabato 25 settembre 2010

Recensione di Piero Ferrante...

«DICIAMOLO subito: Omar Di Monopoli è un genio. Con quella fissa per Faulkner, quell’aria trasandata, quella sua scrittura barocca più prolifica d'un dizionario dei sinonimi e contrari. Per chi ha letto Uomini e cani ed ha pensato ad una meteora. Per chi ha spolpato Ferro e fuoco ed ha ritenuto che, in fondo in fondo, anche Paganini, una volta sola, nella sua vita, si sarà pur ripetuto. Per tutti loro, La legge di Fonzi è la risposta più pura, netta e fottutamente sporca che ci potesse essere. Il nuovo libro del trentanovenne autore di Manduria ha chiuso la trilogia western partita quattro anni fa. “Orecchiette western”, si potrebbero tutti definire. Con la sua scrittura di genere, Omar Di Monopoli non ha (gioco di parole più che voluto) inventato un genere. L’ha semplicemente applicato all’unica entità geografica italiana dove indiani e cowboys non sfigurerebbero: la Puglia». [continua qui]

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ehi, mi sa che sulle "orecchiette western" mi tocchi un copyright!! :)

sartoris ha detto...

Ah, veditela con il recensore, io non voglio saperne gnente!!! :-))))

Anonimo ha detto...

oh io non ho mai letto nessuna recensione. E non ho letto nemmeno il libro. e non so nemmeno chi l'abbia scritto

Anonimo ha detto...

Omar, sei un omertoso!!!1 Eh eh!! :))))))