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Era il 2003 (urca, come passa il tempo!) quando la romana Minimum Fax diede alle stampe questa seconda raccolta di racconti (la prima s'intitolava Il pugile a riposo) a firma Thom Jones, scrittore americano dotatissimo, capace come pochi di rappresentare in poche sferzanti paginette un'umanità completamente allo sbando, quasi interamente composta da atleti in pensione, ex-combattenti finiti nell'oblio e operai incazzati ai margini di una suburbia in perenne sfacelo. Con l'abilità di un fine cesellatore, l'autore statunitense - ex bidello ed operaio egli stesso prima di venire baciato dalla fortuna grazie alla pubblicazione di due suoi racconti su riviste prestigiosissime come Esquire e New Yorker - snocciola una lista di feroci casi umani, utilizzando una lingua glabra e devastante come i pugni che ha sferrato nei suoi trascorsi da pugile dilettante. E così nel racconto “Rossa incendio” conosciamo una surfista diciottenne che diventa dapprima campionessa di dragster e poi supermodella; in “Ohh baby baby” c'è un chirurgo plastico che sceglie una morte ingloriosa; un diabetico dai piedi amputati che adotta una vedova nera come animale domestico è invece il protagonista de “il borsaiolo”, e giù di questo passo in un compendio davvero raggelante (è questa infatti L'ondata di freddo che da il titol
o alla raccolta) di esseri umani alle prese con nemici interiori davvero invincibili, che incapaci di reagire si abbrutiscono in una singolare spirale di alcool, droghe e diffidenza senza riuscire a migliorarsi, senza imparare dai propri errori e anzi perpetuando inesorabilmente la loro lenta, predestinata agonia. Che altro dire se non che libri come questi fanno capire quanto la letteratura confini con il niente (lo diceva Balzac), ma è un niente straodinariamente denso di significati.
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Ondata di freddo – Thom Jones (Ed. Minimum Fax)
3 commenti:
Il pugile è diventato mio in un amen. Ora pure questo, mi proponi?
Argh.
Annalisa, e lo so ti capisco ma certi libri uno DEVE averli in casa, possono servire sempre, da un momento all'altro :-)
Ah, ecco, avevo proprio bisogno di essere convinta ;-)
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