Il giovane Kenneth Tyler e sua sorella Corrie si ritrovano a scoprire che la bara del loro padre defunto è stata profanata. Ma scoperchiando altre tombe capiscono che c'è di peggio: cadaveri evirati, morti composti in fogge oscene. A dedicarsi alle perverse pratiche necrofile è l'impresario funebre, tale Fenton Breece. Mentre sua sorella vorrebbe ricattare il becchino, il ragazzo è invece ossessionato dall'idea di consegnarlo al giudizio della legge e degli uomini. Deve però sfuggire a Granville Sutter, un criminale assunto da Fenton Breece per recuperare - ad ogni costo - le prove incriminanti. Comincia così l'avventurosa fuga per la salvezza del giovane Tyler, un inseguimento per le tortuose lande dell'Harrikin, oscura terra di nessuno.
Si riverberano gustosi echi faulkneriani in questo splendido Crepuscolo (ma anche tanto McCarthy e forse ancor di più è lo spettro della somma Flannery O'Connor a presidiarne le palpitanti pagine), un romanzo gotico ambientato in un Tennessee sporco e affascinante, cupo e polveroso, firmato da uno scrittore in patria molto frequentato (qui da noi ce lo presenta - finalmente - la coraggiosa casa editrice palermitana Gea Schirò) e che risponde al nome di William Gay, non a caso accomunato dal critico Tony Earley ai grandi scrittori della southern literature sulla New York Times Book Review.
«Gay scrive con la pazienza e la saggezza di un uomo che è stato testimone di momenti durissimi e ha imparato che la paura, nevrosi e violenza non faranno tornare prima la serenità. lui guarda alla bellezza e alla violenza con equanimità e fa un resoconto dettagliato della lotta tra il bene e il male che il cuore dell’uomo racchiude».
È autore dei romanzi The Long Home e Provinces of Night e della raccolta di racconti I Hate to See That Evening Sun Go Down. Crepuscolo è il suo primo libro tradotto in italiano.
Crepuscolo - William Gay (Ed. Gea Schirò)
2 commenti:
Un libro magnifico, in effetti. Non sapevo fosse uscito anche in italiano (l'ho proposto per un paio d'anni, e invano, agli editori per cui traduco).
Speriamo ne pubblichino ancora, Luca. Ma manca il coraggio, quaggiù, per 'ste sfide!!!! (vabe', li capisco, se fai un giro in libreria è tutto un proliferare di vampiri e adolescenti)...
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