In principio, quando il mondo era giovane, c’erano molti pensieri ma non esisteva nulla di simile a una verità. Le verità le fabbricò l’uomo, e ogni verità fu composta da un grande numero di pensieri imprecisi. Così in tutto il mondo ci furono verità. Ed erano meravigliose.
Il vecchio aveva elencato nel suo libro centinaia di verità. Io non cercherò di riferirvele tutte. C’erano la verità della verginità e la verità della passione, la verità della ricchezza e quella della povertà, della modestia e dello sperpero, dell’indifferenza e dell’entusiasmo. Centinaia e centinaia erano le verità, ed erano tutte meravigliose. Poi veniva la gente. Ognuno appena compariva, si gettava su una delle verità e se ne impadroniva; alcuni, molto forti, arrivavano a possederne una dozzina contemporaneamente.
Erano le verità che trasformavano la gente in caricature grottesche. Il vecchio aveva una sua complessa teoria a questo proposito. Era sua opinione che quando qualcuno s’impadroniva di una verità, e diceva che quella era la sua verità e si sforzava di vivere secondo essa, allora costui si trasformava in una caricatura, e la verità che egli abbracciava, in una menzogna.»
Racconti dell'Ohio
Sherwood Anderson (Ed. Einaudi)
Sherwood Anderson (Ed. Einaudi)
4 commenti:
Allora, "Scomparso" l'ho appena preso, Anderson l'avevi già consigliato ma non sono ancora riuscita a leggerlo. Starti dietro è un'impresa ;-)
È vero, l'avevo già consigliato, ma non ho resistito a riproporlo: è il padre della letteratura statunitense così come la intendiamo oggi ;-)))
Ciao Omar!
Io ho la vecchia edizione Mondadori. La rispolvererò. Un Anderson al giorno leva la mediocrità attorno.
(licenza poetica autoapplicata)
dpmg
ciao Dario, non avevo mica dubbi, sul fatto che tu ti ritrovassi la vecchia edizione ;-) (io ho preso anche quella Einaudi:-)))
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