Nella perfida terra di Dio (Adelphi, 2017) di Omar Di Monopoli, è un’opera che riesce a rinnovare in modo originale e assai letterario (la lingua descrittiva è infatti curata sotto ogni preziosa minimalità stilistica) quel tipo di southern gothic che fa della violenza, e della ruralità teologica, il suo marchio distintivo. Il libro plasma una Puglia spettrale, arida e brutale ove campeggiano predicatori esasperati, famiglie di criminali con le loro crudeli genealogie, religiose squallide che si servono di una fede ormai infranta per mercanteggiare nel territorio. C’è lo spettro onnipresente del Cormac McCarthy di Non è un paese per vecchi e di Suttree nel talento di Omar Di Monopoli. (qui il link)
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