domenica 18 giugno 2017

su La Lettura...

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9 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Lo ricordo come fosse ieri, ma ieri non era perchè ero al parco a giocare al triello degli spaghetti western con Crepascolino e la sua posse e le colt ad acqua, quel crepuscolo di tanti anni fa quando, mentre assistevo ad una conferenza sulle figure retoriche, una ipallage radioattiva zompò da un verso foscoliano e morse la mia pargoletta mano. Io sono mezzo veneto ( parla poco e parla ben mi disse un commilite alpino 25 anni fa ) e tutta quella danza di aggettivi che si cambiano di posto mi seduce e la temo ad un tempo alla ricerca di una sintesi che temo mai sarà mia.

CREPASCOLO ha detto...

E se la cover del prossimo tuo romanzo fosse di Brendan McCarthy ?
Tratto pop e lisergico ( Rogan Gosh per esempio ) e molto lontano dalla estetica delle copertine di Adelphi, ma sarebbe difficile per chiunque sostentere che l'orizzone dei McCarthy resta diverso.

CREPASCOLO ha detto...

Tu sei anche un ex underground cartoonist. Brendan ha cocreato il folle personaggio di Danny The Street, una strada senziente transessuale che si sposta di città in città e pensa e parla attraverso le scritte nelle vetrine o nelle case per la famosa run della Doom Patrol di Grant Morrison. Immagina un paesino pugliese con la sua fauna pittoresca che si teleporta in una capitale trasfigurata o in una metropoli moderna e cablata del nord.

CREPASCOLO ha detto...

O un fumetto in cui si racconta di un parco in cui bimbi che in realtà sono fazioni in lotta della sacra corona unita si battono dall'alba al crepuscolo con le pistole ad acqua. Un tratto alla Chris Giarrusso ( Mini-Marvel ). B/n. Tascabile alla Diabolik.

sartoris ha detto...

@Crepa, grazie per aver bypassato cortesemente - grazie alle tue consuete speculazioni dadaiste - sul fatto che Giglioli, in chiusura di una recensione per lo più positiva, in definitiva mi da dell'"italiano" e riconosce (ca va sans dire) che non sono Faulkner né la O'Connor :-)))

CREPASCOLO ha detto...

Credo ti abbia letto con attenzione - almeno a giudicare dal suo chirurgico intervento sul tuo incipit - e che ti abbia fatto l'onore di riconoscere in te uno specifico che non deve per forza rifarsi a modelli altri e lontani nel tempo e nello spazio ( immagino che ora Cormac stia ispezionando con la sua pargoletta mano le chiavi di metallo o le pudenda ) per essere interessante.

CREPASCOLO ha detto...

Ronzano le mosche sulle cotiche pugliesi. Il candidato chef ha la fronte imperlata di sudore. Il giudice del talent show ha qualcosa di Bob Calasso, ma è spietato. Non assaggia nemmeno. A fil di labbra dice che un piatto su cui svolazzino radenti insetti sì molesti è cosa troppo "italiana".

Dan Giglioli si sveglia di soprassalto nel crepuscolo e sente un rumore di là in cucina. Impugna un mazzo di chiavi e le fa filtrare tra le dita a foggia di artigli come ha visto fare in uno zilione di film e rimpiange di non avere una pistola come gli eroi dei suoi amati spaghetti western.
Si affaccia in cucina e sorprende il suo cuoco americano che scuoce - as usual - gli spaghetti.

sartoris ha detto...

@Crepa sei matto (comunque grazie: la tua interpretazione della coda della recensione mi rincuora, in fondo noi scrittori vorremmo fosse tutto un unanime coro di WOW, ma qualche analisi più attenta e meticolosa ci sta:-)

CREPASCOLO ha detto...

Immagino che l'asticella ora sia più alta. Il tuo editore pubblica James Cain e Simenon e Nabokov e Sciascia. E naturalmente anche tanti altri che possono scrivere oggi e domani.