Il muso nello specchio è quello di un estraneo. Il baffo mimetizza il labbro superiore inesistente. Il naso con la gobbetta fa pensare a certe caricature leonardesche di vecchi. I capelli decolorati e cortissimi sulle tempie evocano Winston Smith che ascolta distratto un amico innamorato di una parola che deve eliminare. Nemmeno mia nadre mi riconoscerebbe. Sicuramente non la mia ex moglie che ha preso il largo non appena ha realizzato che facevo sul serio e non intendevo ficcare la testa, allora corvina, nella sabbia.
Era poco dopo il crepuscolo. Giravo per il paesone mentre famiglie cotte dal sole affollavano pizzerie e sale giochi. Ero solo, come al solito. L'alternativa era una serie di angeli custodi a rotazione e quattro pareti da lasciare solo per le udienze. Non avevo avuto un attimo di esitazione. Tra me e me pensavo alle trame che mi avevano portato lì. Ab soluto. Letteralmente. Sole e caldo e gente sorridente, ma erano tutti come me nella perfida terra in cui cattivi maestri erano i nostri pupari. Forse fu proprio perchè pensavo ai burattini che il mio occhio protetto da lenti a contatto colorate cadde su di un bimbo assorto davanti ad uno spettacolo di marionette e pupazzi in cui agivano Peppa Pig, Mastro Lindo, Paulista con tanto di colt e Mazinga. Lo script era ineffabile. Il bimbo rideva e rideva e pareva aver dimenticato i genitori che erano al bar a parlare di sciocchezze quando avrebbero potuto ascoltare le risate del loro cucciolo. Ora sapevo di aver preso la decisione giusta.
Sei troppo giovane per ricordare Non Stop ( 1977 ) show sperimentale senza regia della RAI con i Gatti di Vicolo Miracoli ( tra gli altri ) che celiavano sui cartoni animati di Atlas Ufo Robot e Nini' Salerno che urlava Lame Rotanti e Jerry Calà che rispondeva Lamezia Terme.
5 commenti:
Il muso nello specchio è quello di un estraneo. Il baffo mimetizza il labbro superiore inesistente. Il naso con la gobbetta fa pensare a certe caricature leonardesche di vecchi. I capelli decolorati e cortissimi sulle tempie evocano Winston Smith che ascolta distratto un amico innamorato di una parola che deve eliminare. Nemmeno mia nadre mi riconoscerebbe. Sicuramente non la mia ex moglie che ha preso il largo non appena ha realizzato che facevo sul serio e non intendevo ficcare la testa, allora corvina, nella sabbia.
Era poco dopo il crepuscolo. Giravo per il paesone mentre famiglie cotte dal sole affollavano pizzerie e sale giochi. Ero solo, come al solito. L'alternativa era una serie di angeli custodi a rotazione e quattro pareti da lasciare solo per le udienze. Non avevo avuto un attimo di esitazione. Tra me e me pensavo alle trame che mi avevano portato lì. Ab soluto. Letteralmente. Sole e caldo e gente sorridente, ma erano tutti come me nella perfida terra in cui cattivi maestri erano i nostri pupari.
Forse fu proprio perchè pensavo ai burattini che il mio occhio protetto da lenti a contatto colorate cadde su di un bimbo assorto davanti ad uno spettacolo di marionette e pupazzi in cui agivano Peppa Pig, Mastro Lindo, Paulista con tanto di colt e Mazinga. Lo script era ineffabile. Il bimbo rideva e rideva e pareva aver dimenticato i genitori che erano al bar a parlare di sciocchezze quando avrebbero potuto ascoltare le risate del loro cucciolo.
Ora sapevo di aver preso la decisione giusta.
@Crepa, col caldo e le marionette ci hai preso abbastanza :-)
Sei troppo giovane per ricordare Non Stop ( 1977 ) show sperimentale senza regia della RAI con i Gatti di Vicolo Miracoli ( tra gli altri ) che celiavano sui cartoni animati di Atlas Ufo Robot e Nini' Salerno che urlava Lame Rotanti e Jerry Calà che rispondeva Lamezia Terme.
@Crepa sono del '71, ero piccolo ma lo ricordo bene Non Stop. (ma poi mica tu mi sei sembrato tanto più grande, anzi)
Tre anni più vecchio.
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