martedì 8 settembre 2015

American Ultra Official Weapon

4 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Non sarebbe male una variante italiana , tanto x cambiare.
Diciamo che un ex militare radiato xchè potrebbe aver commesso un crimine di guerra, torturando un prigioniero in uno di quei Paesi europei che non esistono più, ora attende un non megli specificato qualcosa dietro il bancone del drugstore della mamma e ritrova una ex fiamma che tanto tempo prima se ne era andata altrove x dimenticare l'umiliazione di essersi piegata ad una famiglia che era meglio non frequentare. L'ex soldato passa le notti torturato da incubi e di giorno sfugge miracolosamente ad attentati come il suo fuoristrada che prende fuoco. Crede di esser nel mirino dell'ex della sua amica, ma la verità è un'altra: è l'ultimo di un progetto vagamente gladatorio x creare agenti silenti da impiegare quando e se ci fosse stato il rischio di cosacchi a Roma in gg in cui il Muro era in piedi e cominciava a sbriciolarsi. Una scoria. Uno scomodo souvenir, come una maglietta su cui è scritto " i miei genitori sono andati a spasso a piedi nudi x la guerra fredda e mi hanno riportato solo questa t-shirt con un bersaglio sul cuore". Il ritorno dei generi al cinema. Una spy story ed un western.

sartoris ha detto...

@crepa una variante italiana di un film simile costerebbe quanto dieci film #daunideadistefanoaccorsi ;-)

CREPASCOLO ha detto...

Mi pare che comunque la macchina della promozione della produzione nostrana non spinga x il ritorno0 delle pellicole di genere. Ricordo che della cosa si lamentò Valerio Mastandrea al tempo di Notturno Bus ( che fu un flop ).
Immagino che ibridare Telefon ( Don Siegel 1977 - visto da bimbo: ricordo che fu la prima volta che vidi un ascensore esterno ad un edificio ) ed un pezzettimo di Uomini e Cani costerebbe tanto, ma se poi, una volta nelle sale, non fosse accompagnato da trailers intriganti, la corsa di Italian Ultra Gladio Silent Weapon against the Pizzicata Posse and the Spiders from Mars durebbe meno di quanto tempo occorra per prendere confidenza con il titolo...

sartoris ha detto...

discorso lungo, caro Crepa, che da anni e in più occasioni su questo blog si è cercato di portare avanti: ma siccome sono stufo di lamentarmi direi di tagliare la testa al toro facendo riferimento a poche ma sensate motivazioni per la fine dei generi in Italia: duopolio produttivo Rai/Medusa, politicizzazione dei progetti, pigrizia del settore (leggasi: famo solo commedie!) e mancanza di coraggio di chi invete. Infine, una certa "facebookizzazione" della società di certo non aiuta la sperimentazione... (non è un caso che altrove in fondo la TV stia supplendo alle carenze del nuovo cinema tutto pensato per teenager brufolosi)

e qui la smetto, giuro :-)))