domenica 28 giugno 2015

ancora e sempre Robicheaux!

da queste parti si è sempre guardato con una certa venerazione a James Lee Burke, scrittore dalla robusta poetica southern ormai decisamente assurto a status di classico (e non solo all'interno dei confini del genere noir) di cui la vecchia Meridiano Zero ha pubblicato l'intera opera in Italia (ma anche sul sito della nuova casa editrice il catalogo originario è interamente disponibile, per cui affrettatevi a metter mano al mouse).
La ballata di Jolie Blon, nell'edizione rivista e aggiornata dall’ottima traduzione di Matteo Curtoni e Maura Parolini, è da considerarsi sicuramente la testa di ponte della cospicua e comunque sempre qualitativamente valida produzione dell'autore statunitense. Questo romanzo, come la quasi totalità dei libri di Burke, si svolge nella Louisiana selvaggia e rurale dei rednecks e dei bayou e mette in scena una realtà sociale e culturale distante anni luce dalla cartolina high-tech delle grandi metropoli costiere. Con la sua abituale destrezza narrativa, Burke ci trascina infatti nell'ennesima indagine del poliziotto ex-alcolista Dave Robicheaux, andando ad aggiungere un altro tassello al proprio personalissimo Grande Mosaico Noir.
Ma mai come questa volta il razzismo e le contraddizioni del Sud vecchia maniera fungono da detonatore per una vicenda che si fonda su una capacità di analisi sociale davvero sopraffina, attenta alle più sottili sfumature dell'animo umano e basata su una lucida, amara contemplazione del Male in tutte le sue svariate (e per questo inseparabili dalla vita stessa) modulazioni. Le descrizioni della natura sono come sempre superbe, perfettamente amalgamate al ritmo della storia al punto da diventarne un efficace contrappunto (e come non intravedervi tanto Faulkner, in questo?). Su tutto risplende d'una luce plumbea e sulfurea la strepitosa, agghiacciante figura di Legion Guindry, granitico ancorché anziano razzista che dal passato arriva a inoculare alla vicenda il suo contributo di sangue e soprusi con leggendaria, epica prepotenza. Davvero il miglior Burke di tutti i tempi.

La ballata di Jolie Blon - James Lee Burke (Ed. Meridiano Zero)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh eh stavolta non mi freghi: ho tutti i libri di Burke impilati nella mia biblioteca domestica ☆☆☆
Pippo

sartoris ha detto...

@Pippo: e lo so bene, conoscevo questa tua "deriva" :-)

La firma cangiante ha detto...

Io ne ho solo uno ma è ancora da leggere... :(

sartoris ha detto...

@Firma e che stai aspettando? (beato te, sei ancora vergine:-)))

Annalisa ha detto...

Ma che bello, davvero.
Ho iniziato con Burke dopo aver letto qui di "In the eletric mist" e aver trovato in una fiera di piccoli editori la Meridiano zero che vendeva a metà prezzo.
Ho appena finito Joli Blon
(e ho scoperto che sul sito della Meridiano Zero ci sono un sacco di sconti)

sartoris ha detto...

@Annalisa sì ma infatti la morte di Meridiano Zero è una non-morte, per fortuna :-)))