mercoledì 1 aprile 2015

i giocattoli macabri della Carter...

Angela Carter (1940-1992) è oggi considerata una delle più illustri esponenti del genere gotico anglosassone. Nelle sue opere, sovente intrise di un particolare gusto per il macabro, seppe mescolare la ossessione per la sessualità con l’interesse per le favole e l’inconscio freudiano. Femminista convinta, il suo nome è abitualmente legato al rovesciamento degli stereotipi, come ad esempio fece ripensando ai personaggi delle fiabe più conosciute per stravolgerne il ruolo. Ciò avviene in maniera originale nei racconti de La camera di sangue (1979), dove la vittima di Barbablù finirà i suoi giorni ricca e felice, Cappuccetto Rosso ammansisce sbrigativamente il Lupo e strangola l'amante, la Bella ha la meglio sulla Bestia grazie ai sensi, la Vampira si scopre umanamente sofferente, e le gioie del sesso redimono da ogni terrore (Neil Jordan ne trarrà ispirazione per In compagnia dei Lupi, horror barocchissimo del 1984).
In La bottega dei giocattoli, racconto delicatamente sospeso su un crinale di gioia fiabesca e turbamento contemporaneo, Melanie, durante una notte d'estate, presa da una strana ebbrezza vaga per il giardino di casa indossando l'abito da sposa di sua madre - lontana insieme al marito per un lungo viaggio - e finisce per rovinarlo irrimediabilmente. Il giorno dipoi scoprirà di essere diventata orfana e destinata a vivere con suo zio Philip, giocattolaio. Nella lugubre bottega di costui la ragazzina sarà protagonista e testimone d'una gragnuola di episodi abbastanza grotteschi in una periferia di Londra che resta sullo sfondo sfocata e inafferrabile. La Carter dipana una storia lineare e piuttosto cupa dove le prime, vibranti esperienze di un'adolescente si mischiano a quadri di vita eccentrici e derelitti.
Veloce, ficcante e impreziosito da uno stile efficace, il libro avvinghia il lettore incentrando la narrazione esclusivamente sulle sensazioni di Melanie e sul suo rapporto con gli abitanti della casa del giocattolaio, le sue impressioni, i suoi sogni e pensieri; le situazioni cariche di una strana inquietudine e le inusitate regole della magione rendono l'atmosfera piuttosto surreale, sicuramente perturbante. Il finale un po' sgonfia il mordente, ma la storia non delude rimanendoti appiccicata per giorni.

Angela Carter
La bottega dei giocattoli (Fanucci)

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