venerdì 20 marzo 2015

postmortem...

«Venerdì 6 giugno a Richmond pioveva. L'acquazzone incessante, cominciato all'alba, aveva infierito sui gigli riducendoli a nudi steli e sparso foglie sull'asfalto e sui marciapiedi. Rivoli d'acqua correvano per le strade; nei campi da gioco e nei prati si allargavano grandi pozze. Andai a dormire con il sottofondo della pioggia che scrosciava sulle lastre di ardesia del tetto e, mentre la notte sfumava nella nebbia dell'aurora del sabato, feci un sogno orribile. Al di là dei vetri della finestra striati di pioggia apparve un volto livido, dai tratti informi e inumani come quelli delle bambole fatte con le calze di nylon. La finestra era buia quando la sagoma apparve, simile a uno spirito maligno, intenta a scrutare all'interno. Mi svegliai e fissai l'oscurità. Soltanto quando il telefono squillò di nuovo capii cosa mi aveva destato. Trovai la cornetta senza annaspare.
- La dottoressa Scarpetta?
- Sì?
Allungai una mano verso l'interruttore dell'abatjour e lo accesi.
- Qui Pete Marino. Ne abbiamo trovata un'altra al 52602 di Berkley Avenue. Mi sa che è meglio che venga.»

Postmortem
Patricia Cornwell (Ed. Mondadori)

5 commenti:

La firma cangiante ha detto...

La Cornwell non mi ha mai convinto, poi mi son fatto l'idea che sia anche un po' matta...

sartoris ha detto...

Le prime cose della Cornwell a me invece erano piaciute, poi è diventata un'industria: libri in ciclostile in cui non succede granché... (comunque concordo, è matta!!! - ma non che altri autori di bestseller siano meglio: le mattane di King prima della disintossicazione da farmaci sono note e molti suoi colleghi si sono spesso fatti notare per comportamenti quanto meno eccentrici:-)))

CREPASCOLO ha detto...

" Nessuno, in quei locali dalle luci soffuse che non enfatizzano le rughe delle signore, ti guarda neglio occhi, allontana i salatini, e ti fa l'occhiolino come Gene Hackman prima di sussurrarti che sta bevendo troppo. (..) Il primo campanello d'allarme è stato il bidone dell'immondizia, sul retro, che mi salutava, dopo il crepuscolo, con una montagna di lattine di birra vuote che cercavano di toccare il cielo con un dito. Un mostro steam- punk tutto preso nella parodia della Cappella Sistina. Smisi di bere. (...) Un uomo deve avere un vizio per ricordarsi di essere tale, come disse il tale in Cape Fear. Ero grande e grosso e cominciai a mangiare. Nutrire la bestia. Zuppe messicane speziate. E finivo sempre con la scarpetta. Il doc sentenziò che la scarpetta era una intollerabile overdose di carboidrati. Presi nota, ma non cambiai registro. (...) Stavo tornando a casa quando quel tanghero con il suo fuoristrada cercò di cancellare una dimensione dalla mia persona. Mentre attendevo l'arrivo dei soccorsi, persi conoscenza e sognai il bidone sul retro di casa mia da cui sorgeva un Golem di pane. Cavai da una tasca la mia prima macchina da scrivere - don't ask, avrete pur visto Io ti Salverò di HItch , no ? - da cui estrassi il primo capitolo di Carrie prima di scrivere la parola yiddish che significa dieta dissociata. Il Golem emise un rantolò e corse verso il lago come un personaggio del mio collega Joe R. Lansdale. (...) Quando ripresi i sensi, ero legato su di un lettino e la dottoressa, dal tratto severo e dallo sguardo di pazza, era truccata da Bozo il Clown. Urlai e mi risvegliai nel mio lettino di degente. Circondato da quelli tra i miei colleghi che non vorrei vedere in giro quando qualcuno ha dimenticato sul tavolo il trinciapolli o il diserbante.
Jimmie Ellroy parlava ad un punto a nord fuori dalla finestra delle serate burlesque di Hoover. Pat Cornwell discorreva con la sua bodyguard di quanto debba essere acuta uno spuntone dissuasore sopra un cancello x impedire ad un fan di arrivare fino al suo sancta sanctorum..."
( dalle bozze mai pubblicate della prima stesura di On Writing di Steve King )

Anonimo ha detto...

Sono andato a rivedere la mia rubrica "Detective lady" che tenevo su "Thriller magazine" per ritrovare Kay Scarpetta. Come sottotitolo al pezzo "Sul viale del tramonto?" che la dice lunga riguardo alla mia considerazione sull'autrice. Partita bene e poi rimasta a crogiolarsi al sole.
Fabio

sartoris ha detto...

@Fabio mi pare di ricordare che qualche tempo fa nei commenti ci scambiammo dei pareri al riguardo ed eravamo - come spesso - decisamente in accordo :-)

@Crepa: quante prime stesure di autori noti riempiono il tuo archivio segreto, nevvero? :-)))