martedì 3 marzo 2015

meta thriller lombrosiano...

«Poiché non è né città, né campagna, né montagna, né periferia, ma un ibrido che contiene la misura cosmetica degli stenti di ogni luogo, Cossila è un paese triste.
Angustia e transitorietà di posizione su cui incombe Oropa. Sconfitta e vicaria presenza di Cappelle Votive la cui devozione è prorogata alla Vergine Bruna del Santuario di Oropa. Funzione panoramica dai requisiti mortificati di uno sfondo per lo più di sanatorio. La comprova dell'architettura di piccoli edifici che promettono la scolorita salubrità differita delle vetrate di verande invernali. Sono schermi d'anima alla circolazione di un sentimento di gioia. Non c'è nulla di più triste in natura che l'angolo giardino, la miniatura verde personalizzata, tirata su dall'ostinazione in spazi stentati, grottesca replica del lusso riprodotto in versione pettinata e sbarbata modello vivaio. Aiuole immalinconite da privazioni di sontuosità. Isolati bossi scolpiti senza la ripetitività dello schieramento geometrico sembrano bottegai in cerca di refrigerio. Nobili cedri contagiati dal brusio alimentare di una mensa di ricovero. Verdi tempietti corredati da tavolino e bandierine segnavento sempre deserti»

Contro la mia volontà
Oddone Camerana (ed. Einaudi/La Stampa)

3 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Lo Scrittore Ics dorme di un sonno agitato. Ogni tanto riapre gli occhi ed incontra lo sguardo ed il sorriso di The Fonz. Il pollice verso nord è di buon auspicio. Leo Nimoy sorride da un altra parete. Anche le stelle sono benigne.

Il giorno dopo Ics entra nella sede della grande azienda che fa le macchinine x gli italiani da sempre. Ha un appuntamento con un signore che prende molti meno ordini di quanti ogni tanto decida di impartirne. Lo chiameremo Oddo la Rana x proteggere la sua identità. Oddo non ha nulla di batracico, ma sbadiglia come Kermit nel suo ufficio xchè è stufo di macchinine ed è troppo giovane x costruire trenini con cui punteggiare plastici nella rimessa dietro un villino in uno di quei posti dall'intollerabile clima mite. Vuole il suo nome sulla copertina dei romanzi
( " come quel tale che era stufo di guardare tutto quel verde dalla finestra del suo uffficio e ha scritto il caso Kodra " ) e gli manca solo qualcuno che li scriva ( " mi serve un giovine sconosciuto, di talento, che sappia mescolare prosa aulica e popolare ").
Ics è stato selezionato da un pool di cacciatori di teste che si sono imbattuti nella sua luccicanza, x caso, mentre filtravano il testo di un questionario rivolto ai clienti sul xchè la 128 Verde Pisello è ancora oggi un cult. Ics compilò 20 cartelle fitte fitte con la storia di uno sciamano laico chiamato Verdenero che sorrideva negramaro e che lasciava la sua Puglia su di una 128 che trainava una bara piena di ricordi da seppellire quando e se il crepuscolo fosse diventato solo un momento di transizione tra un nulla abbagliante ed un oscuro risorgere. Più o meno. Gente abituata a discutere di cambio non sincronizzato come Ultima Frontiera da attraversare per entrare nel Cruise Control Mood e resta siccome un micio davanti alla vetrina di una pasticceria quando si imbatte nel sogno su carta. Ics ha vinto la sua prima gara con il mondo. Un giorno firmerà anche con il suo nome e con la zucca è già lì. Adoro il lieto fine.

sartoris ha detto...

Crepa: sto leggendo questo vecchio libro di camerana trovato tra gli usati e ti giuro ha un suo fascino ipnotico che ti piacerebbe :-)

sartoris ha detto...
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