mercoledì 25 marzo 2015

ieri, Torre Columena (Ta)

pic by Bernardino Dimitri.

8 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Mena Torre stava alla finestra della sua cameretta e guardava giù nella piazza gli ottopodi alieni decollare carichi di pistacchi OGM senzienti e canterini. Si diceva che i loro cori- sempre diversi - avessero il potere di mesmerizzare gli angeli che, in estasi, si spetasciavano contro i palloni pubblicitari che invitavano gli ultimi umani, mutanti e mutati e cyborgs, a visitare le colonie extra mondo. Mena aveva cent'anni, ma si sentiva + vecchia e le pareva di ricordare un tempo in cui in piazza si potevano comperare le caldarroste prima di fare le vasche nella main street x sorprendere il sorriso birichino di qualche giovinotto col farfallino.
Dimitri entro' in quel momento con il vassoio e la zuppa di succedaneo di surrogato di sintesi di cuoio macerato nelle alghe. Come tutti i gg da tanto tempo. Mena alzò lo sguardo x sorprendere un sorriso birichino in un goffo succedaneo di surrogato di biscottino proustiano ed incappò in un ghigno diabolico. Con il bastone mandò all'aria vassoio e pietanza prima di estrudere la lama della sua verga animata - termini che le ricordarono certa letteratura licenziosa pseudodannunziana - con cui trafisse il Primo dei Caduti che infatti cadde lungo disteso. Mena ora ricordava di essere la Prima Mamma, drogata ed imprigionata nel nulla, e, buttato lo scialle da parte, dirottò un ottopode per tornare alla sua Torre.
Adoro il lieto fine.

sartoris ha detto...

@Crepa: addirittura! E pensare che un paesaggio così a me ispira riflessioni profonde sui miei fallimenti :-)

CREPASCOLO ha detto...

Non riesco a considerare un fallimento il tuo commovente tentativo di riscattare la carriera di Mickey Rourke - so che hai fatto pressione sul signor Scamarcio xchè avesse il ruolo della suora in fuga nel Pericle il Nero tratto da Ferrandino - o la tua campagna on line xchè nei collegi militari del regno la divisa dei maschietti sia un giubboto di pelle nera, una t-shirt bianca, jeans e stivaletti con il tacco ( il delirio tricologico scolpito nella brillantina al posto del classico taglio tattico mi sembra un azzardo di gusto camp, ma pazienza ). I sognatori, parafrasando il vecchio Marcel Proust, sono il sale della terra. I nevrotici sono invece, a mio parere, il tabasco.

sartoris ha detto...

@Crepa, un po' di tabasco non fa mai male :-) (purché non si esageri, ma pure per il sale vale lo stesso discorso)

(oh, stamattina filosofia davvero spicciola eh?)

CREPASCOLO ha detto...

sarà il tempo: nella ex capitale morale il cielo oggi ha il colore di certa emulsione x lucidare il truciolato e persino Santa Lory ha deciso di posporre gli esterni della sua fiction.

sartoris ha detto...

@Crepa pure qui colori da tregenda... (dai, ma la Lory sta preparando la nuova serie? Quelli di House of card staranno tremando :-)))

CREPASCOLO ha detto...

E' una fiction ambiziosa che racconta di come una popstar modellata su una combo di Ivan Cattaneo e Donatella Rettore - Lory è pur sempre "figlia" degli anni di plastica - sia in realtà un alieno caduto sulla Terra con lo scopo di diventare la star di una fiction su di un alieno caduto sulla Terra che combatte un serpente mitologico che si ciuccia la coda nel tentativo di suggere una pattuglia di alieni microscopici che ha scambiato x sale ( o tabasco ) e che in realtà è una posse di saggi naniti in fuga da un mondo dove ci sono alieni che cantano dall'alba al tramonto bang bang e chiedono a gran voce una lametta x tagliarsi le vene...senza avere nessuna intenzione di farlo.
Kev Spacey ed il suo team hanno tutto il diritto di essere preoccpati.

sartoris ha detto...

(^-^)