domenica 25 gennaio 2015

pericolo imminente targato Koontz...

«Già prima di ciò che accadde nel supermercato, Jim Ironheart avrebbe dovuto capire che c'erano guai in arrivo. Quella notte aveva fatto un sogno: era in un campo coltivato e fuggiva, inseguito da uno stormo di grossi uccelli neri che gli volavano attorno strillando in un turbinio di ali e lo colpivano con i becchi ricurvi, affilati come bisturi da chirurgo. Quando si svegliò, senza fiato, uscì sul balcone così com'era, con addosso i calzoni del pigiama, per respirare un po' d'aria fresca. Ma alle nove e mezzo del mattino la temperatura, che aveva già superato i trenta gradi, non fece che aggravare la sensazione di soffocameno di quando si era svegliato.
Una lunga doccia e una rasatura lo rinfrescarono.
Il frigorifero non conteneva altro che un pezzo di torta Sara Lee andata a male. Sembrava la coltura di laboratorio di qualche nuovo ceppo di botulino intensamente virulento. L'alternativa era morire di fame o uscire in quel calore da fornace.»

Fuoco freddo
Dean Koontz (Ed. Sperling Paperback)

2 commenti:

Gigistar ha detto...

Ah, bei tempi, quando ne sfornava uno meglio dell'altro. Purtroppo ha smesso da un bel pezzo! Sigh!

sartoris ha detto...

@Gigistar, vero (io in questo momento sono in fotta con Michael Connelly. Non è allo stesso livello, però sempre di narrativa di consumo ad alti livelli si tratta!) :-)