martedì 23 dicembre 2014

Natale raccontato da dodici grandi scrittori...

Alcuni tra i più grandi maestri della letteratura hanno sentito il bisogno, ognuno secondo le proprie inclinazioni, di confrontarsi con il tema del Natale. Perché Natale è un momento dell'anno molto particolare, e su questo possiamo tutti dichiararci d'accordo. Se si mettono insieme questi punti di vista si ottiene un grande affresco umano, in cui la contraddizione inevitabile che un giorno di felicità artificialE sortisce sul cuore delle persone prevale sulla retorica in stile Coca-Cola, tutta focolare e buoni sentimenti. E dunque in queste storie troveremo tradimenti, amori perduti, infanzie violate, fantasmi e streghe, assassini e ladri, poveri e ricchi (in entrambi i casi infelici); ma anche, per contrasto: amore, coraggio, amicizia, dignità e accettazione del porprio destino. Un volume per celebrare lo spirito del Natale. Quello vero. Hans Christian Andersen, L'abete Anton Cechov, Van'ka Mark Twain, La lettera di Babbo Natale Guy de Maupassant, Notte di Natale Lev Tolstoj, Il Natale di Martin Fedor Dostoevskij, Il bambino con la manina Carlo Collodi, La festa di Natale Luigi Pirandello, Sogno di Natale O. Henry, Il dono dei Magi Nikolaj Gogol', La notte di Natale Dylan Thomas, Il mio Natale nel Galles Charles Dickens, La casa dei fantasmi
(foto: qui)

Il giorno più crudele
Autori Vari (Ed. ISBN)

6 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

" Martelli tentava già da qualche minuto di richiamare l'attenzione di Amatullo che, però, aveva il nasone tuffato in un fumetto stropicciato. Quando ornmai sembrava che Danny non avrebbe concesso udienza prima della fine della ricreazione, Bruno ebbe a sbottare: - Quanto ci vuole per leggere Wham, Bang ! Il mostro è morto ? -
A Gogol il dialogo non piaceva
( " rinfocola le braci mai spente sotto il pregiudizio nei confronti dei fumetti " ) e stava x prendere la porta dopo essersi coperto bene xchè fuori era freddo ( Henry e Dylan adoravano il Cappotto di Gogol come nemmeno Lattuada e Rascel ), ma Twain e Dickens si alzarono all'unisono protestando che la porta non era di Nikolaj e che quindi non era il caso di staccarla dai cardini. Faceva freddo quella notte. Fedor fece una delle sue rare battute - che non capiva nessuno - su quale delitto avesse mai commesso Babbo Natale per essersi meritato il castigo di vettore sempiterno dei regali natalizi. La legna era finita- bruciare la porta era un tabu'- ed Anton, piluccando le ciliegie del suo giardino ( " una serra, a dire il vero " ), propose di gettare nel camino il burattino di Collodi. Carlo rise come un ciuco nel paese dei balocchi. Pinocchio no. "
Estratto da " Mai La Peperonata Prima Di Coricarsi ovvero " Un Natale Come Un Altro " dal pc violato di Omar Di Monopoli ( ca 2005 ). Roba che l'autore non ammetterebbe sua nemmeno se costretto a guardare una maratona di Don Matteo...

sartoris ha detto...

@Crepa. dannato hacker :-) (dimonopoleaks)

La firma cangiante ha detto...

Ottimo consiglio, ne ho preso una copia (non economicissimo a dire il vero, però è Natale, se po' fà).

I tuoi libri sono in wishlist, speriamo qualcuno me li regali :)

sartoris ha detto...

A dirla tutta il mio editore ha una politica dei prezzi che non condivido :-) (cmq il mio "Uomini e cani" è in tascabile ora) grazie :-)

La firma cangiante ha detto...

Non la condivido nemmeno io :)

Un abbraccio e auguri di buon Natale :)

sartoris ha detto...

Auguroni Firma :-)