giovedì 4 dicembre 2014

il tramonto di McQueen...

Sono numerose e contraddittorie le testimonianze riguardanti la figura reale di Tom Horn «assurto a vera leggenda del West» secondo il sito farwest.it, per il quale fu «sicuramente una figura emblematica degli ultimi violenti anni della Frontiera. Partecipò alle azioni che portarono alla cattura del grande Geronimo. Lavorò saltuariamente presso molti rancheros, ma la sua indole avventurosa lo portò presto ad essere aiutante sceriffo (deputy) in Colorado. Lavorò alacremente per circa quattro anni con l’Agenzia Pinkerton, sempre in Colorado, arrestando molti ladri di banche ed assalitori di treni e spedendone al cimitero ben 17, conquistandosi sul campo fama imperitura di bounty hunter». Nel 1980 il cineasta William Wiard ebbe l'acume di affidare la parte principale del suo film dedicato a Tom Horne all'unico attore probabilmente in grado di rappresentarne in maniera efficace lo spirito crepuscolare: quello Steve McQueen a sua volta monumentale simbolo di ribellismo decaduto e ormai prossimo alla morte (un cancro se lo divorerà lo stesso anno, con grande sgomento di più di una generazione di fan).
La pellicola è incentrata sugli ultimi anni del discusso eroe dell'epoca pionieristica, quando finì al servizio di alcuni allevatori del Wyoming come tutore dell'ordine e in seguito all’uccisione (per la verità rimasta misteriosa) di un giovane pecoraio venne impiccato il 20 novembre 1903 a Cheyenne. Nella chiave tipicamente revisionista del periodo, che affidava agli scenari western uno sguardo cupamente malinconico, McQueen fa proprio il fatalismo del personaggio, impadronendosi della sua incapacità di adeguare alla ferocia della modernità una mentalità da cowboy individualista. Finirà nella trappola che lo porterà alla forca con una rassegnazione da eroe brechtiano.
Buona parte del film, con lo scontro e l'eliminazione dei cattivastri, è davvero folgorante, con una resa fotografica che esalta ottimamente il sistematico metodo di caccia al ladro di Horn e il suo agire senza scrupoli in mezzo a un mondo che ormai sta cambiando. Poi il film prende la via giudiziaria e le cose si fanno tristi, struggenti (vedere la faccia di McQueen ormai priva di quel guizzo altero e sornione che la caratterizzava mozza davvero il fiato).
Comunque un film a suo modo unico e spettacolare.

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