venerdì 6 giugno 2014

expect the hell!

(ci siamo, la nuova raccolta di racconti esce tra una decina di giorni: ve ne proponiamo un breve assaggio, è tratto da Figli della palude, uno degli inediti contenuti nell'antologia)
«Conosceva come le sue tasche quel dedalo di acque sozze. Ci aveva passato un’infanzia solitaria, in mezzo al fetore di quella palude: pomeriggi interi a caccia di ramarri mentre il padre schiavizzava la squadra di operai che aveva ingaggiato per dare forma al suo fallimento.
Scivolò lungo sentieri scoscesi tra i reflui calpestando erba rorida e guazzosa, i richiami d’ogni genere di rapace notturno ad affollare l’umida vastità del sottobosco e le colonie di funghi a ombrello che gli ostacolavano la corsa facendolo procedere incespiconi. Sapeva che non poteva essersi inoltrata più di tanto nella scuraglia e che - se almeno una volta la fortuna lo avesse degnato di un po’ di riguardo - forse l’avrebbe incontrata prima di quel pezzo da galera di Pà Nasi.
D’un tratto si smarrì, il buio attorno a sé brulicava come un barattolo pieno di lombrichi e l’aria sciamava del ronzio instancabile di un milione di moscerini. Cominciò a girare su se stesso alla cieca, da una parte all’altra, il fucile rigorosamente armato, incerto se mettersi a urlare il nome della ragazza oppure continuare a scandagliare muto la zona senza alcuna altra valida strategia che non fosse desiderio di trovarla subito, adesso, per salvarla per sempre da lui.»

Aspettati l'inferno
racconti
Omar Di Monopoli (Ed. Isbn)

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Ulalà!!! (Ethel)

sartoris ha detto...

@Ethel: essì ragazza ;-)

CREPASCOLO ha detto...

Da leggere. 'Nuff said, come direbbe il mio amico ed allievo Stan The Man Lee.

Scuraglia & Incespiconi sono una citaz di Scardaglione & Maruzzella ( fumetto sceneggiato da Lello Arena e disegnato da Francesco Artibani ndr x i sartorisiani nati dopo il Matteo Staisereno ). Concetto ripreso da quello scandagliare la muta zona ( del crepuscolo di dylaniata memoria ).

Se non dovessi passare la mattinata a trovare una alternativa al Mose per salvare Venezia dalla acque ( come poteva funzionare una cosa presa di pesa da una storia di Paperino ? ) , mi metterei a scrivere di Rorida & Guazzosa, due Thelma & Louise nate nella terra del Blasco , che decidono di uscire dalle tasche dei loro chiamiamoli uomini che le usavano come lime per dare forma ai loro prossimi, inevitabili, fallimenti. Una storia di donzelle in fuga inseguite da un milione di moscerini bipedi e con codice fiscale che brulicano nel crepuscolo come lombrichi in un barattolo. Tempus fugit, purtroppo.
Chissà se funzionerebbe un dedalo artificiale che guidi le acque sozze della laguna lontano dalla città del Casanova ? Mm. Lo proporrò al prossimo sindaco, ma mi aspetto già l'inferno...

sartoris ha detto...

@Crepa: il Mose è il passato, ora tocca ai castori con le loro dighe dentute ;-)

Anonimo ha detto...

Solo sulla lingua che a me interessa molto (che poi diventa pure sostanza). Mi pare un bell'impasto di suoni.
Fabio

LUIGI BICCO ha detto...

Ragazzo, che dire? Si aspetta con trepidazione spasmodica. La commistione di generi mi sollucchera. Appena c'è l'ufficialità facci sapere che 1, prenoto e compro e 2, ti pubblicizzo, nel mio piccolo, senza ritegno.

P.S.: Io la cover me la ricordo. E' molto bella, si. Ma sul sito della ISBN non ce n'è ancora traccia.

sartoris ha detto...

Caro Luigi, tenchìu. La copertina, quella definitiva, sarà pronta a giorni. Comunque ne trovi una quasi definitiva (che in parte conosci già) sul sito ISBN alla voce "diritti per l'estero", ma tanto la posterò quaggiù appena da Milano mi danno l'OK ;-))

sartoris ha detto...

@Fabio, se ti interessa la lingua - e ti interessa assai - troverai davvero pane per i tuoi denti :-)

Goliarda ha detto...

F-I-N-A-L-M-E-N-T-E !!!!!
(Kissssss ;)

sartoris ha detto...

@Goliarda; già, ci siamo! (mi raccomando: diffondi il verbo!)(ma come? Più di così?)( Sì, almeno il doppio;-))))

Anonimo ha detto...

Più si diventa vecchietti (in generale) e più ci si attacca alle parole, credo, per venir fuori dalle più o meno solite trame che si sono ingurgitate migliaia di volte. Non dico che chi non sa far stupir vada alla striglia ma almeno un sopracciglio ce lo faccia alzare.
Fabio

sartoris ha detto...

Bhe' caro il mio boss, personalmente non ho la benché minima illusione di stupirti con le mie trame (avrai letto centoventilioni di gialli: quanti modi per assassinare qualcuno ci potranno essere?) ma conto di incuriosirti con la mia consueta mescolanza di dialetto terrone e italiano aulico, con in più, stavolta, l'aggiunta della varietà del genere: un po' di fantascienza, un po' di ghost-stories, tanto southern gothic e soprattutto la solita, superlativa PUGLIA ;-)

Anonimo ha detto...

Difficile anche, secondo il tuo boss, usare il classico linguaggio "semplice e pulito" che non cada nel banale. E, insomma, la vita di chi scrive è duretta.
Fabio