domenica 27 aprile 2014

nell’America del razzismo…

(una lettura di Fabio Lotti per il blog)
Già mi ero allenato con La gabbia delle scimmie di Victor Gischler. Voglio dire a correre di qua e di là per gli spazi creati dal noto scrittore insieme a Charlie Swift detto il “Sarto”. Per cui, quando mi sono trovato davanti a Corri, uomo, corri! di Chester Himes, Meridiano Zero 2009, non l’ho fatta troppo lunga. Se c’è da correre, corriamo. A dir la verità un po’ di titubanza l’ho avuta, perché alla fine del primo libro ero rimasto a terra con il fiatone come i cani d’estate, ma poiché non mi piace arrendermi ho accettato di nuovo la sfida. E questa volta mi sono trovato a mulinar gambe insieme a Jimmy Johnson. Non in Florida ma tra i vicoli di Harlem.
Jimmy Johnson, dicevo, giovane studente nero che lavora come inserviente notturno in una tavola calda “bersaglio dell’implacabile assassino, un agente di polizia corrotto e ferocemente razzista che vive in uno stato di perenne ubriachezza”. Praticamente il detective Walker, Matt Walker, trentadue anni, scapolo e donnaiolo. Ha fatto fuori due neri in un batter d’occhio e il terzo, il nostro Jimmy, è in ospedale infagottato come un pazzo. Nessuno gli crede (cioè che il poliziotto gli abbia sparato), né la sua fidanzata, né il suo avvocato, bravo a farlo liberare. Ed ora si trova a respirare aria di città con la fifa addosso che Walker gliela faccia pagare. Dubbi, tormenti, angoscia, paura in un continuo confronto con se stesso e (soprattutto) con la sorella. Solo contro tutti come nel più classico dei classici. E se si deve morire lo si faccia a viso aperto. Linguaggio secco, duro, senza tanti fronzoli, talora spietato come gli esseri che si muovono in questo caos di città “tra cabaret equivoci, bische clandestine, botteghe di barbiere e stazioni di polizia”. E puttane. Chi vince è il colore della pelle e il dio quattrino. Ma non sempre le storie finiscono male.

Corri, uomo, corri!
Chester Himes (Ed. Meridiano Zero)

4 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Una epidemia uccise tutti gli animali domestici, cani e gatti in primis , ma anche i coniglietti anti stress, quelli che ti salutano contraendo il nasino quando torni a casa dopo otto ore in un cubicolo che altri definiscono il tuo ufficio. L'Uomo promosse a bestiola di compagnia la scimmia - dove ho già sentito questa storia ? - ma Charlton Heston ed isuoi amici della Rifle
Association prsero a provare le loro spingarde tirando nella gabbie delle scimmie e
facendo finta che i primati
fossero tanti cosplayers di Michael Moore. Quando un quadrumane senza pistola incontra un picchiatello senescente con un fucile, il quadrumane è in un brutto guaio.
Non proprio un colpo di genio, ad ogni modo. Le elites ed i sanculotti - il ceto medio non esiste mai in queste storie di sci-fi, non che se la passi bene nella Realtà Prima dove passa il tempo rantolando - non avevano + creaturine da misurare al garrese, a cui comperare i croccantini o da abbandonare in autostrada. Poi, come al solito in simili circostanze, arrivò un Uomo della Provvidenza Non Strettamente Manzoniana chiamato Walker che propose di organizzare nei cinodromi delle corse con cloni di Heston. Panem eccetera. Tutto in fondo in nome del dio quatrino. Pazienza.

sartoris ha detto...

@crepa la settimana non comincia se non c'è una delle tue folli notazioni :-)

Anonimo ha detto...

Crepascolo mi diverte un mondo. Allegria della parola pirotecnica che scoppietta da tutte le parti fregandosene del lettore allibito. E credo che si diverta un mondo anche lui.
Fabio

sartoris ha detto...

@Fabio, si diverte, si diverte, non aver dubbi ;-)