sabato 29 marzo 2014

angosciante e sublime...

«Attraversare un guado: era questo che mi veniva in mente quando ci ripensavo. Forse anche mia madre stava facendo lo stesso. Attraversava un guado. Passando da una terra nota a una ignota. Da un luogo dove tutti ti conoscono a uno dove semplicemente credono di conoscerti. Come quando attraversi a nuoto un fiume reale, imprevedibile e infido, e se riesci a raggiungere l'altra sponda sei una persona diversa rispetto a quella che è entrata in acqua.
Iniziò tutto un anno fa, lo scorso luglio. Poche settimane dopo il mio quattordicesimo compleanno. Fu allora che Occhi di Tempesta mi entrò nel cuore.»

Occhi di Tempesta
Joyce Carol Oates (Ed. Mondadori)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La Oates ci piace sempre un botto!
(Pippo)

sartoris ha detto...

Sempre sia lodata, Pips ;-)