lunedì 11 novembre 2013

il braccio violento di un grande regista...

William Friedkin, mitico regista di capolavori come L’esorcista, Killer Joe e Il braccio violento della legge, per la prima volta si racconta. Il Buio e la Luce. La mia vita e i miei film è uno sguardo impietoso su un artista e un’arte che hanno cambiato chi siamo - e come vediamo noi stessi. Scritto dal regista stesso, The Friedkin Connection (il titolo originale) racconta un viaggio attraverso molti incontri e alcune occasioni impreviste che hanno portato un giovane dal quartiere povero in cui abitava al centro di una delle industrie più potenti del mondo. Dalle strade di Chicago ai set internazionali, fino ai teatri d’opera delle sue più recenti esperienze. Irresistibile!

«Un mese prima che il mio Il braccio violento della legge uscisse nelle sale, durante il tour promozionale ero finito a San Francisco. Mi ricordai di un pacchetto che avevo ricevuto prima di partire e che avevo messo in valigia. Dopo una doccia, decisi di aprirlo. Conteneva un romanzo appena uscito e che conoscevo solo per sentito dire: L'esorcista di William Peter Blatty.
Aveva una strana copertina, con la foto di quello che sembrava il volto di una ragazza ripreso da un'angolazione insolita, con la luce che veniva dall'alto, gli occhi nell'ombra e persi nel vuoto. Alzai di nuovo lo sguardo verso il panorama. Fu l'ultima volta: nelle tre ore che seguirono non staccai gli occhi dal libro. Telefonai per disdire la cena e mi infilai l'accappatoio. Mi misi comodo su una poltrona con poggiapiedi davanti alla finestra, e continuai a leggere.
Come la maggior parte di coloro che hanno letto il romanzo, alla fine rimasi commosso e terrorizzato. Alcune parti del libro sono divertenti, soddisfacendo così tutti e tre i criteri che ho sempre ritenuto necessari a un buon racconto: far ridere, far piangere, far paura. La mia stanza ora era immersa nel buio, a eccezione della lampada che si rifletteva sul vetro, al di là del quale le silhouette degli uccelli marini volavano sopra le case color pastello, stagliandosi nella luce dei lampioni.
Questo panorama sereno non poteva contrastare con maggior forza il mio senso di sgomento di fronte al soprannaturale. Credendo da sempre, come dice Amleto al suo amico, che "ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quanto ne sogni la tua filosofia", intrapresi un viaggio che avrebbe cambiato ciò in cui credevo e la mia stessa vita. Jane Fonda disse: "CHE STRONZATA!"»

Il Buio e la Luce.
La mia vita e i miei film
William Friedkin - (Ed. Bompiani)

4 commenti:

LUIGI BICCO ha detto...

Stupendo! Così com'è, con quel cofanetto rosso che fa tanto classico della letteratura. Sarebbe davvero da prendere, si.

sartoris ha detto...

Libro eccezionale, giuro, soprattutto per gli amanti di certo cinema; il cofanetto rosso non c'è però, almeno, io ho preso la versione "consumer" con la foto del regista così come si intravede nel post, ma ho trovato questa renderizzazione sul sito bompiani quindi evidentemente esiste una versione cofanetto!!!

(il libro vale, comunque, e me lo sono sciroppato in due giorni con grande goduria;-)

Fabrizio ha detto...

E mò ti devo ca@@iare, parli di Friedkin e neanche una parola su CRUISING. stai cambiando ragazzo:-)

sartoris ha detto...

Ragazzo e mica li posso citare tutti :-) (grande Cruising)