martedì 10 settembre 2013

due libri da ricordare...

Scomparso
di Joseph Hansen, Elliot 2013.
Da ragazzetto degli anni Cinquanta i froci erano froci, via. A trovarli per le strade di paese insulti, sberleffi, sghignazzate. Altri tempi. Da vergognarsi. Come leggendo i libri di Joseph Hansen in cui compare l’investigatore Dave Brandstetter della Pinnacle Assicurazioni. Gay. Con i ricordi struggenti del suo compagno Rod venuto a mancare che lasciano un tocco al cuore tanto lievi e puri.
In California a Pima (anni sessanta). Fox Olson, famoso speaker radiofonico, musicista e scrittore, sparisce dopo un incidente in macchina, spappolata in un burrone. Dave alla sua ricerca. Piano, piano attraverso gli incontri con i membri della famiglia e i personaggi a lui in qualche modo legati, ecco i primi spunti, il quadro che si delinea, gli intrecci relazionali, i possibili moventi di una sua possibile morte violenta (il sindaco Chalmers che forse ce l’aveva con lui per una questione di appalti, un tizio francese che voleva vederlo…).
Incontri e incontri, persone e persone (perfino una partita a scacchi con un bambino in carrozzella), luoghi diversi tratteggiati con amore, ricordi e ricordi, il tempo che passa, i desideri che cambiano (il padre puttaniere vorrebbe, addirittura, un nipote). La ricerca va avanti, ferma, incrollabile, svela sentimenti e passioni, risvolti insospettati fino all’ultima pagina con il passato che ritorna inflessibile. Non una parola mancante, non una parola di troppo. Il racconto fila spedito senza il peso della scrittura con straordinaria delicatezza.
Il Nostro al centro della scena insieme al Tempo. Dimagrito e addolorato, lasagne e salsiccia, pane tostato all’aglio e vino (anche un Martini se ci sta bene), Madge vecchia amica lesbica lasciata dalla compagna di turno, una stretta di mano, spunti sulla vita, la Traviata a ricordargli, tremenda, il suo Rod. Il Tempo, dicevo, che scolora e il Tempo che ravviva. Perché per Hansen la vita ha da continuare. Per Dave, per Madge. Per tutti.
A fine lettura un po’ di commozione e un certo rossore per quello stupido ragazzetto degli anni Cinquanta.

Paura nella notte
di Joseph Hansen, Elliot 2013.
«Il romanzo d’azione si può dire riuscito quando riflette un’epoca, una società» ed è «fondamentalmente tragico» ha scritto l’autore. «Volevo mostrare gli omosessuali come sono, non come di solito vengono presentati: cioè delle caricature», essendo lui stesso un omosessuale.
Los Angeles. Bande di meticci e di neri che si affrontano. Povertà, paura, delinquenza. Dave Brandstetter della Pinnacle Assicurazioni in giro con una Jaguar (praticamente una provocazione) per incontrare la moglie di Paul Myers, camionista morto in un incidente di auto. Secondo lui, invece, fatto saltare in aria da specialisti. Bisogna vederci chiaro (tra l’altro che cosa trasportava?).
Qualche spunto: la moglie Angela porta i segni di percosse, il marito aveva fatto una polizza sulla vita dopo la strana morte dell’amico Ossie Bishop la cui consorte se ne era andata via frettolosamente. Forse l’assassino è semplicemente Silencio Ruiz condannato per rapina a mano armata proprio per la testimonianza di Paul Myers. Una bella matassa da sbrogliare. C’è pure il guardone gay su carrozzella che ha visto un sacco di cose dalla sua finestra (figura memorabile il vecchio Gifford), la “Duchessa” a comandare con la sua banda di delinquenti, il possibile amante della signora Angela, l’amico di Dave, il giovane nero Cecil Harris che lo accompagna nella ricerca (questa volta, prudentemente, con un’auto scassata).
E la ricerca è dura, difficile, non priva di pericoli dove ci scappa pure il morto ammazzato, portata avanti con grande tenacia da Brandstetter che «Una cosa giusta la dicevano. Non molla mai».
Città mista, violenta, con i bambini bianchi che nella scuola pubblica aggrediscono quelli neri, bande che si dividono il territorio, in giro una umanità povera, derelitta, le frustrazioni, i sogni, le speranze in un futuro migliore, piccoli squarci di verità affastellati fra di loro. Finale a sorpresa che mi ricorda una storia di Agatha Christie con Miss Marple (vedete un po’ certi incontri di opere così diverse fra loro).
Scrittura energica, priva di fronzoli, che va dritta al cuore delle cose.

2 commenti:

Annalisa ha detto...

Convincente, e per fortuna libri che si trovano in giro. Brava Elliot.

sartoris ha detto...

@Annalisa: Elliot è davvero una bella casa editrice, convengo!!!!!