mercoledì 30 gennaio 2013

il diavolo col furgone...

Cronache Letterarie continua la riproposizione di alcuni vecchi pezzi di questo blog. Oggi si parla di quel gioiellino horror che è Jeepers Creepers, un filmetto in fondo, pieno però di cose interessanti.
Per trovare qualcosa di immediatamente assimilabile al furgone scalcinato di Jeepers Creepers (2001), un rottame rugginoso targato “BeatNU” (beating you, qualcosa tipo «ti batto di mazzate»!) alla cui guida c’è un figuro terribile che dà la caccia a ignari automobilisti, bisogna frugare nei meandri della celluloide americana anni ’70 e recupare quel piccolo capolavoro di suspense che è Duel, by Steven Spielberg (con lo script di un inarrivabile Richard Matheson, quello di Io sono Ellen Driscoll). Citazione dichiarata a parte (e ce ne sono a bizzeffe, in questa pellicola), rimane un dato obiettivo, il terrore cioè che quest’apparizione provoca nei due giovani protagonisti e, di conseguenza, nel pubblico in platea!
Fin dalla prima, concitata scena di questo incalzante horror presentato dalla Zoetrope di Coppola, infatti, lo spettatore in cerca d’una sana risalita di brividi lungo la schiena, magari con una spolverata di gelido raccapriccio, è prontamente accontentato. [continua qui]

5 commenti:

Boh non so mah ha detto...

Un cultone della madonna.
E il secondo, imho, è ancora meglio. Strano, no?

sartoris ha detto...

@Eddy, me invece il secondo mi ha deluso un po', a fronte di un inizio spumeggiante poi l'ho trovato floscio e pretestuoso... (vabe', comunque il brand ci sta tutto, peccato poi sia un po' finito nell'oblio)

Anonimo ha detto...

il secondo era più svelto, ma meno d'impatto.
PIPPO

LUIGI BICCO ha detto...

Non l'ho mai visto. Né il primo né il secondo. E non so se vedrò il terzo che, ho scoperto solo ora qui, uscirà proprio quest'anno. Qui c'è pure la locandina.

Ma l'auto dei due ragazzi nel trailer del primo film non è una Plymouth Belvedere? Christine la macchina infernale inspiration? :D

sartoris ha detto...

@Luigi una visione il primo la merita tutta, per lo meno nella misura in cui si assiste al tentativo di creare un nuovo villain (riuscendoci in parte, ma con grande fascino nella messa in scena, giuro!!)