giovedì 1 novembre 2012

pensieri gialLotti

Lo so, il titolo è una stronzata ma mi è venuto così. Come le due o tre cosette che vado a presentare. La prendo alla larga. Da piccolo pensavo che le maestre non avessero l’obbligo di espletare i loro bisogni corporali, esseri perfetti come erano. Soprattutto la maestra Elvira che mi gratificava con una caterva di medaglie di cartone (alle elementari ero bravino). Quando seppi che anche lei cacava e pisciava mi venne un colpo e non l’ho più guardata con gli occhi incantati di prima. Nella mia vita ho sempre avuto bisogno di pulizia e integrità, di qualcosa che andasse al di là delle esigenze umane. Almeno negli altri (furbetto, eh?). Lo stesso nei confronti di carabinieri e forze dell’ordine pubblico. Mai avrei immaginato che potessero intascare mazzette o cose di questo tipo contro la legge che essi stessi rappresentavano. La vita, ma forse ancora di più la letteratura poliziesca ingoiata fin da imberbe ragazzotto, mi ha tolto dagli occhi il velo dell’ingenuità.
Ne ho viste, come voi, di cotte e di crude, partendo dal giallo classico (e qui non c’era male), continuando con l’hard boiled dove il distintivo lordato si mischiava facilmente con il fango della mala e su, su fino ai giorni nostri in cui una discreta matassa di merda si trova dappertutto (anche nei consigli regionali).
Per quanto riguarda il sesso pensavo, sempre da ragazzotto imberbotto e paesanotto, che un commissario che si rispetti dovesse avere la sua brava mogliera come Maigret e se ne stesse a casa tranquillo in pantofole o al massimo a giocare a carte con gli amici, senza fare tanto il bischero a gironzolare nei territori friccicarelli altrui. Anche qui grave errore, ne avessi mai imbroccata una. I commissari hanno la loro vita umana. Ergo fluttuante e incasinata una cifra. Soprattutto in certi romanzi polizieschi dove saltellano allegri da un letto all’altro.
Il giallo psicologico mi mette angoscia. Avete visto che cosa ti combinano Nesbo e Fitzek (quest’ultimo fissato con gli occhi). Psicopatici che uccidono causa la loro infanzia di merda, esperimenti per eliminare i ricordi più tremendi, addirittura omicidi in un’altra vita, schizofrenici maledetti, personaggi di libri che possono diventare reali, fisioterapiste investigatrici cieche, menti sotto shock, deliri, torture fisiche e psicologiche, i fantasmi di Harry Hole ubriaco fradicio che si porta appresso ovunque si giri (anche in Cina). A volte, leggendone qualcuno, mi viene il sospetto che pure il sottoscritto nasconda un pazzoide squartatore.
Continua, imperterrito e gongolante, indicato da tempo, anche il momento dei vampiri. E quello del diavolo, dei fantasmi, delle streghe, dei morti viventi. Insomma dell’horror, del gotico e dell’occulto. Un brivido ci corre lungo la schiena passando in libreria tra file di copertine con ali di pipistrello, artigli sanguinanti, teschi paurosi, volti mefistofelici armati di corna. Un ritorno all’infanzia, all’uomo nero (c’è anche questo) che mi teneva un anno intero e per me era già lunga la settimana da passare con la Befana (brrrrr!!!). Alla Feltrinelli di Siena via i romanzi polizieschi a bella vista relegati in un angolo a pedate nel culo e in loro vece la nuova, terribile masnada di canini affilati. Il mercato è mercato gli pigliasse un colpo.
Il problema, però, è costituito essenzialmente dal libro, uno dei parti più scellerati dell’uomo, come sottolineai diverso tempo fa. "Quando nostro Signore beccò Adamo ed Eva a mordicchiar la mela non è che li condannò a vivere con il sudore della fronte e a partorir soffrendo. Tutte balle per nascondere una verità ancor più angosciosa. Incazzato fradicio e coll’occhi di fori gridò loro «Scriverete libri!». I due si guardarono con un sospirone e un mezzo sorrisetto come a dire ci è andata male e ci poteva andare peggio. Ma quando nostro Signore aggiunse con la bava alla bocca «E li leggerete pure!» allora si prostrarono in ginocchio, si strapparono i capelli e all’unisono «Meglio sarebbe che governi Berlusconi!». «Avrete tutti e due!» sbraitò sempre nostro Signore e se ne andò via incespicando su tacchi alti".
In effetti nostro Signore ci ha beccato solo in parte. È arrivato il Berlusca, tutti scrivono libri ma nessuno li legge.       [Fabio e Jonathan Lotti]

4 commenti:

Annalisa ha detto...

L'articolo è bellissimo, me ne rendo conto, ma sono le dodici meno venti di un giorno di festa, mio marito sta preparando il pranzo (mentre io bighellono per Internet, sì :-P) e io non riesco a staccare gli occhi dalla foto lì sopra. Gasp.

NostraDannus ha detto...

Insomma ci tocca scrivere, e pure leggere... che horror!

sartoris ha detto...

@Annalisa: sapevo che l'immagine vi avrebbe colpito (conosco i miei followers ormai;-)

@NostraDannus: ci tocca, mi sa :-)

Anonimo ha detto...

@Annalisa
Stesso effetto al sottoscritto.
@Per tutti gli altri.
Se con le mie stronzate butto troppo giù il machismo del blog ditemelo. Fermi, aspettate almeno un momento... :-)
Fabio