venerdì 14 settembre 2012

...occhio alle crociere!

Dopo i treni e le isole occhio alle crociere!
Sia perché ci si può trovare di fronte ad un novello Schettino, sia perché il brivido del viaggio in mare si accompagna spesso con il brivido della morte.
Delitto a bordo di Marion Mainwaring, Mondadori 2011.
Nave da crociera (la Florabunda) con morto ammazzato. Niente di nuovo sotto il sole. Di nuovo c’è che il morto ammazzato, tra l’altro con una bella botta di sfollagente in testa, è il giornalista Paul Price ma, soprattutto, che sulla Florabunda, oltre ai normali passeggeri, si trovano un bel po’ di famosi detective delle nostre letture, nascosti, più meno bene, sotto nomi un po’ diversi. Insomma siamo di fronte ad una sorridente parodia. Li becchiamo subito in qua e là: Atlas Poireau è la classica testa d’uovo di Poirot di Agatha Christie; Mallory King rappresenta Ellery Queen; Miss Fan Silver è la Miss Silver della Wentworth sempre alle prese con la maglia; Jerry Pason incarna il Perry Mason di Gardner; Sir John Nappleby è il dotto Appleby di Michael Innes, praticamente una valanga di citazioni poetiche; non manca Broderck Tournier, il Roderick Alleyn di Ngaio Marsh, Lord Simon Quisley, cioè Lord Peter Wimsey della Dorothy L. Sayers, Traian Beare, alias Nero Wolfe insieme al braccio destro Ernie Woodbin arialias Archie Goodwin. Ops… dimenticavo Spike Bludgeon, ergo Mike Hammer, della hard boiled che vorrebbe risolvere tutto a cazzotti e pistolettate. Se non ne ho lasciato indietro nessuno. Ognuno dei detective menzionati agirà per proprio conto seguendo il proprio metodo investigativo, mentre il primo ufficiale Waggish farà da collegamento. C’è pure il medico di bordo che scrive e declama poesie a tutto spiano “Sono un poeta!” esulta soddisfatto (chi lo ascolta un po’ meno). Parodia sorridente, dicevo, ed esilarante: Bear (Wolfe) non vuole spostarsi dalla cabina e non vuole vedere nessuno; Poireau (Poirot) non ammette il “sovvertimento dell’ordine rappresentato dall’omicidio”; Miss Silver sferruzza, sferruzza e tossisce, tossisce; Spike Bludgeon (Mike Hammer) vorrebbe risolvere tutto a suon di cazzotti e rivoltellate (imitato pure lo stile dell’hard boiled) ecc…Viene perfino fuori che il possibile assassino sia il pifferaio magico, avendo Price una faccia da topo e io mi immagino come si sia divertita la Mainwaring a scrivere questo libro.

Il dramma del Florida di Rufus King, Mondadori 2012.
Inizio col botto: “Gans, il radiotelegrafista, era morto…Qualcuno lo aveva afferrato per la gola e non aveva lasciato la stretta fino a che i polmoni non avevano cessato di funzionare”. A scoprire per prima il cadavere Margaret Sidderby sul “modesto” piroscafo Florida con rotta Bermude-Halifax. Diversi passeggeri fra cui la conosciuta coppia dei coniugi Poole (lei ricchissima, lui bello) e il tenente Valcour sulle tracce di un assassino che, prima della partenza dallo scalo di New York, ha ucciso un uomo e ferito un altro. Il morto ucciso, vedi un po’, è il primo marito della signora Burton, ora signora Poole. L’assassino ha lasciato sul luogo del delitto una busta indirizzata proprio a lei.
Il Florida è praticamente isolato dal resto del mondo come dimostrano i continui dispacci tra la Direzione della polizia di New York e le autorità portuali di Bermuda per capire la posizione del piroscafo. La situazione si fa sempre più difficile, spariscono oggetti, forbici calamitate, uno spillone, e pure i soldi nella cassaforte del capitano, la ruota del timone viene addirittura legata. Cielo e mare grigi, lamento della sirena, nebbia fitta, senso di terrore “Una cosa tutt’altro che piacevole. E pericolosa, anche” con in giro un assassino che deve essere un pazzo provvisto “di quel genere di astuzia che solo gli anormali possiedono, in tal misura” sentenzia Valcour. E ci si mette pure il capitano Sohme a creare apprensione con le sue misteriose “forze” che solo i marinai possono capire, causa della fine di Gans.

Omicidi in crociera, Mondadori 2012
Due romanzi ed un racconto a cura di Mauro Boncompagni.
Il libro contiene:
• Una tragica promessa di Earl Derr Biggers
Duff, ispettore capo di Scotland Yard (6 febbraio 1930), deve indagare sull’assassinio di Hugh Morris Drake, cittadino americano, al Broome’s Hotel, strangolato con la cinghia di una valigia. Fa parte di una comitiva che viaggia intorno al mondo, tra le dita le maglie di una sottile catena da orologio di platino e una chiavetta, sul letto “uno stupido sacchetto di sassi”. Il viaggio riprende senza che sia stato scoperto l’assassino e, siccome Honolulu è una meta del viaggio, ecco comparire l’ispettore Chan di questa città, amico di Duff. Praticamente entra in azione nella seconda parte della storia con i suoi proverbiali aforismi asiatici e la sua numerosa famiglia. Tra i componenti della comitiva si nasconde l’assassino che continua imperterrito il suo “lavoro”, una frecciatina al sistema di indagine italiano spesso in contrasto tra polizia e carabinieri (anche allora).
• Crociera dell’incubo di Wade Miller. Ed Cook a Puerto Rico, pilota ricercato per vari motivi, uccide un poliziotto e poi fuga con l’aereo che cade tra le alghe del Mar dei Sargassi. Viene recuperato dal Ninfa in avaria (sfortuna cieca). Qui è ucciso un negro strozzato dalla corda di un pianoforte, si aggiungono furti di cibo, addirittura il morto che sembra camminare sulle alghe, l’assalto degli anfibodi (crostacei simili a scarafaggi), altri morti uccisi, il “mostro” davanti allo stesso Cook…
In questi due romanzi apprensione, timore, ansia (l’assassino è tra noi), paura, mistero, clima di crescente tensione.
• Un problema in alto mare di Agatha Christie.
Racconto capolavoro. La signora Clapperton che umilia il marito viene trovata uccisa nel suo letto con un pugnale indigeno conficcato nel cuore (ben gli sta!) nella sua cabina chiusa a chiave dall’interno. Di fronte a testimoni aveva dichiarato al marito di non volere uscire perché si sentiva poco bene. Mistero insolubile se sulla nave da crociera attraccata ad Alessandria d’Egitto non ci fosse Poirot con le sue frenetiche cellule grigie.

Insomma, occhio alle crociere! (ma anche restare a casa è dura).
[articolo by Fabio Lotti, of course]

Nessun commento: