lunedì 28 maggio 2012

e quando ci vuole ci vuole...

La Palma era annunciata, l’ha vinta, come da pronostici, il film duro e puro dell’austriaco Michael Haneke, cronaca dell’amore al tempo della malattia, fino alle conseguenze più estreme, la dolce morte per porre fine alla sofferenza. A Matteo Garrone, quattro anni dopo Gomorra, va il secondo riconoscimento in ordine di importanza, un Gran Premio per cui il presidente della giuria Nanni Moretti spende numerose parole di elogio: «Molti dei giurati, come me, sono stati colpiti dalla miscela di umorismo e dramma, dall’interpretazione del protagonista e dell’attrice che fa sua moglie, dal grande amore che il regista dimostra verso i propri attori, dalla capacità di rinnovare la tradizione della commedia all’italiana». [continua su La Stampa]

2 commenti:

Fabrizio ha detto...

Mi sembra il minimo, visto che nel 2001 Moretti con "la stanza del figlio" aveva scippato la palma d'oro ad Haneke in concorso con "la pianista" (capolavoro assoluto - gran premio della giuria - miglior attore - miglior attrice)

Anonimo ha detto...

@Fab: sono lietissimo per Haneke e altrettanto per Garrone ;-))))

Sartoris by Mobile