domenica 26 febbraio 2012

qualche personalità di troppo...

Fa piacere scoprire che anche in tempi di magra come questi continuino a sorgere in Italia nuove, interessanti case editrici. Atmosphere libri è un progetto nato a Roma qualche mese fa con «l'intenzione di invitare il lettore a un viaggio attorno al mondo» e che oggi, all'interno di un piccolo ma sfaccettato catalogo (per il momento rigorosamente di autori stranieri), sfoggia anche un intrigante noir francese intitolato Angeli.
La storia, molto ben scritta, s'impernia sul tragico personaggio di Colline, trentatré anni, celibe, residente in un paesino della Normandia, 120 chili di stazza, volto orrendamente sfigurato: lavora in un negozio di bricolage e ha una famiglia con la quale i legami affettivi sono per lo più monchi. Nella sua vita ci sono inoltre una bella dose di psicofarmaci, la terapia di gruppo, la visita obbligatoria dall’ispettore giudiziario, le preghiere in cattedrale e il progetto di avere un angelo tutto per sé, mai abbandonato malgrado gli anni di carcere scontati dopo una condanna per rapimento e aggressione sessuale su minore. L'autrice del libro Julie Grelley, sceneggiatrice parigina classe 1970, ha bene in mente la lezione del primo Bret Easton Ellis, e nell'allestimento della insana vicenda si affida a un procedere sciolto, a una terminologia cadenzata e millimetrica grazie alla quale mostra al lettore il baratro di schizofrenia in cui precipita la vita della protagonista. In Colline convivono infatti più persone, e non a caso (con un certo sconcerto iniziale) a narrare la storia è un Io che non sempre coincide con Colline, Io al quale si aggiungono Lynn e Mathilde, altre due personalità deviate della protagonista. Alcune di queste identità sono vere: l’io/Colline è la protagonista odierna, così come la conosciamo, Lynn che entra in scena poco oltre è il passato, l’adolescenza nel mondo della moda in cui era una sensuale modella, mentre Mathilde sarà la falsa identità telefonica, la bambina inventata dalla protagonista per ingannare e circuire David, il piccolo destinato nelle sue farneticazioni a diventare un “angelo senza sesso”. Individuatolo coi suoi capelli ricciuti e occhi «di un blu fosforescente» - il ragazzino ideale per le proprie deliranti mire - Colline architetta un piano elaborato per catturarlo. La storia sfreccia veloce verso la conclusione: accerchiata dalle indagini e sempre più fuori di testa, Colline tenta finalmente di concretizzare il proprio sogno di possedere un angelo asessuato tutto per sé. La follia della protagonista di Angeli acquista pertanto tratti mistici; le ragioni del suo dolore, il suo desiderio di purificazione, sono mostrate al lettore attraverso una catena di brevi capitoli sincopati in cui scopriamo che la macchina dell'apparenza, il mondo della Moda, l'ha macinata e rigettata (vabe', che i serial-killer possano considerarsi a loro volta delle vittime è deduzione scontata, ma le motivazioni servono a sostenere l'architettura narrativa). La Grelley è abbastanza abile nel descrivere l'evirazione cui sono sottoposti i ragazzini senza compiacimento, servendosi di una chiarezza espositiva ammirevole, ma l'effettaccio è dietro l'angolo. Da tenere sott'occhio.

Angeli - Julie Grelley (Ed. Atmosphere)

2 commenti:

Gigistar ha detto...

Qualche commento flash:

1) Aho ma quanto tempo ci passi in libreria?!

2) Forte anche questa copertina. Ha del già visto ma nella sua essenzialità... colpisce.

3) Sempre bello scoprire nuove realtà editoriali, anche piccole. Adesso qualcuno verrà a lamentarsi che nella loro linea editoriale prevedono solo stranieri e nessun astro emergente italiano, sta' a vedere eh?

4) Questo "topos" della doppia (o tripla) personalità mi annoia da morire. Lo sento così poco reale (anche se ovviamente sono disturbi che purtroppo esistono) che sbadiglio a raffica. Purtroppo mi fece lo stesso effetto "La Spaccatura" di Allan Guthrie, che per fortuna aveva però altri pregi.

sartoris ha detto...

@Gigi anche a me lo sdoppiamento di personalità annoia (ricordo un film di De Palma incentrato su questa cosa che mi fece due palle così) però di questo libro si apprezza, più che l'originalità del plot (assente) la costruzione strutturale. Non è facile gestire più voci all'interno della stessa persona, la Grelley è stata brava...

(PS i libri spesso me li spediscono le case editrici, in libreria ci passo meno tempo di quanto vorrei, da un po' di tempo a 'sta parte:-))